American Magic impressiona, Team New Zealand strapazza Luna Rossa, disastro Ineos
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Prima notte, italiana, di regate da Auckland, prime impressioni, prime emozioni dolci e amare per Luna Rossa alle World Series.
Ne abbiamo parlato dettagliatamente nella puntata delle ore 13 de “Il Giornale della Coppa”, con ospiti il “guru” Luca Bassani, il fondatore del marchio Wally, e David Ingiosi, kiter, giornalista e velista eclettico, che faranno compagnia ai nostri Bacci Del Buono e Mauro Giuffrè, in diretta sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e nello spazio eventi della Milano Yachting Week. In attesa dell’approfondimento live, durante il quale risponderemo ai vostri commenti, ecco la cronaca della prima giornata di regate.
LA PRIMA GIORNATA DI REGATE
La notizia che ci arriva dall’emisfero sud è che la Coppa America è un cantiere in corso: la cancellazione delle regate di Cagliari e Southampton in primavera ha fatto arrivare i team meno preparati e con le barche ancora in pieno sviluppo, come testimonia il caso eclatante di Ineos Team UK. In una giornata con vento dai 12 ai 15 nodi non sono mancate le sorprese, come la constatazione che il defender Emirates Team New Zealand, che ha strapazzato senza pietà Luna Rossa infliggendole oltre 3 minuti di distacco, non è però ne invincibile ne esente da inconvenienti tecnici, come ha dimostrato la sconfitta dei kiwi contro American Magic che sono l’unico team a punteggio pieno dopo la prima giornata.
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LUNA ROSSA VS TEAM NEW ZEALAND
Il defender batte la barca italiana con un distacco di 3 minuti e 13, senza alcun appello. La regata si decide tutta in partenza. Luna Rossa entra nell’area di start con mure a dritta, i kiwi vanno profondi mure a sinistra (avendo il diritto di entrare nel prestart 10 secondi prima come da regolamento) sfilando davanti alla prua italiana. Luna Rossa stramba andando a caccia dell’avversario, virando successivamente per posizionarsi sottovento a Team New Zealand, dando l’impressione di provare ad attaccare e cercare l’ingaggio. I kiwi però riescono a passare e a quel punto si posizionano praticamente sulla prua italiana. Luna Rossa vira e parte mure a sinistra verso il lato destro del campo di regata, New Zealand va invece a sinistra. I kiwi pescano subito un buon salto a sinistra e si presentano al primo incrocio avanti e la regata di fatto finisce qui. Il resto lo fa la velocità sempre superiore dei kiwi di almeno un paio di nodi. Sulla barca del defender si nota un fiocco decisamente più grande come superficie velica rispetto a Luna Rossa.
Differenza netta anche nella scelta dei foil, grandi e con forma a Y aperta quelli italiani, più piccoli e retti quelli dei neozelandesi. I foil di Luna Rossa consentono alla barca italiana una grande stabilità di volo e manovre impeccabili, ma la rallentano a livello di resistenza idrodinamica sui lati lunghi dove New Zealand è apparsa superiore. Ma il compromesso ovviamente non è semplice da trovare e vanno valutate le scelte anche in condizioni differenti, dato che i team hanno l’obbligo di comunicare la scelta dei foil prima dell’inizio delle regate e non possono più cambiarli durante tutte le World Series.
AMERICAN MAGIC VS INEOS TEAM UK
I due sfidanti si cercano poco nel prestart, gli americani riescono a posizionarsi sopravvento e partono affiancati agli inglesi riuscendo però presto ad andare in copertura. La prima bolina vede una generale fluidità maggiore nelle manovre da parte del team con skipper Terry Hutchinson e timoniere Dean Barker che si presenta alla prima boa già con un buon vantaggio. All’inizio della poppa clamorosa ingavonata degli inglesi, con tanto di starmbata involontaria e successivo “parcheggio” della barca con vele lasche e scuffia evitata di poco. Il match di fatto finisce qui, gli inglesi ripartono ma decidono alla fine di non concludere la regata.
LUNA ROSSA VS INEOS TEAM UK
La sconfitta contro Team New Zealand deve avere lasciato l’amaro in bocca ai ragazzi di Luna Rossa e in particolare ai due timonieri, Francesco Bruni e James Spithill. Luna Rossa entra nel prestart mure a dritta e va immediatamente con aggressività a cercare l’avversario. Gli inglesi virano e si presentano a un incrocio nel prestart mure a dritta, Luna Rossa vira vicinissimo sottovento, parcheggia controvento Ben Ainslie e gli rifila anche una penalità. La regata si chiude per KO tecnico perché Ineos, dopo la batosta in partenza, accusa un’avaria ai sistemi di movimento dei foil e deve rientrare in porto addirittura trainata. Una giornata disastrosa per il team di Ben Ainslie.
AMERICAN MAGIC VS EMIRATES TEAM NEW ZEALAND
I kiwi accusano un problema a pochi minuti dal via che li costringe a presentarsi nella zona di partenza con qualche secondo di ritardo il che impedisce loro di potere essere aggressivi nella ricerca dell’avversario. Gli americani sembrano però in gran giornata e restano in pieno controllo riuscendo a partire sulla prua di Peter Burling.
La regata è tiratissima e spettacolare. Therry Hutchinson chiama le virate in chirurgica copertura da match race, Burling risponde spingendo al massimo The Reuthai con angoli di bolina e in poppa spesso migliori di quelli di American Magic, che regata però con un fiocco più piccolo. La regata è avvincente con gli americani avanti di pochissimo e i kiwi che danno sempre l’impressione di potere passare. La chiave della svolta all’ultima boa di bolina: New Zealand spinge l’ingresso in boa, gli americani non rispondono subito orzando e prendono penalità. La penalità consiste nel rallentare la barca fino a farle perdere 50 metri rispetto all’avversario. Dean Barker però è lanciato e resta in testa anche perché Team New Zealand cade dai foil. I kiwi però non si danno per vinti e in poppa arrivano praticamente ad appaiare American Magic. Dean Barker e Therry Hutchinson non devono più strambare per il traguardo mentre Burling e soci si. Vittoria per American Magic per 12 secondi.
L’ANALISI
Le regate delle World Series non assegnano alcun punto valido per la Prada Cup o per la Coppa America. Di fatto, aldilà dell’ovvia attenzione mediatica, sono poco più che delle regate di test.
Le performance delle barche sono in via di sviluppo e i piccoli e grandi problemi da risolvere da parte dei team sono ancora molti. Difficile quindi potere tirare conclusioni precise. Il confronto serrato tra American Magic e Emirates Team New Zealand è certamente un buona notizia per la Coppa, perché lascia presagire che le regate ravvicinate, quando le barche saranno al top, possono essere una realtà. Luna Rossa porta a casa indicazioni positive per quanto riguarda la pulizia del volo e la capacità di manovra, sensazioni meno buone in termini di velocità pura. Decisamente solida, concreta e competitiva American Magic che, nonostante sia stata favorita dal problema tecnico che ha condizionato i kiwi con il ritardo nel prestart, ha certamente dimostrato di essere estremamente competitiva e domani contro Luna Rossa va in cerca di ulteriori conferme. Impressionanti in larghi tratti i kiwi sia come velocità che come angoli di bolina e poppa. Giornata da dimenticare per Ineos che al momento è la barca più indietro e con più problemi da risolvere.
Mauro Giuffrè
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1 commento su “American Magic impressiona, Team New Zealand strapazza Luna Rossa, disastro Ineos”
I problei di Ineos sembrano essere dovuti a componenti One design…quindi la ‘colpa’ non sarebbe legata al loro progetto.
E la penalità all’ultima boa al vento è stata data ad American Magic, non a Team New Zealand.
Sarebbe meglio correggere l’articolo.