Vendée Globe ad alta tensione: ecco cosa può essere successo su Hugo Boss
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Ore di tensione al Vendée Globe, la regata rischia di perdere un altro dei suoi protagonisti nonché uno dei candidati alla vittoria finale. Alex Thomson ha comunicato nella notte di temere danni strutturali a bordo di Hugo Boss. Il britannico è sempre in rotta, ma a velocità ridotta a 6 nodi, in attesa di ricevere indicazioni dal suo shore team.
Non si conoscono le cause esatte del problema, ma ci giunge notizia che Ross Daniel, il Technical Manager di Alex Thomson in tutte le sue sfide, ha allertato lo studio VPLP che ha progettato la barca e a lavoro sul problema ci sono tutti gli ingegneri del team. Già prima del possibile incidente la sensazione era che Thomson non stesse più tenendo il piede sull’accelleratore. Un altro dato è interessante: più o meno in corrispondenza dell’orario in cui si è verificato il problema su Hugo Boss, si nota come anche Thomas Ruyant avesse rallentato a 5 nodi, e come Apivia avesse poggiato quasi per avvicinarsi a Thomson. Inizialmente non era da escludere che i tre potessero essersi sentiti via radio dopo avere osservato una velocità anomala nell’avversario, per constatare se avesse bisogno di assistenza. Successivamente si è scoperto che il rallentamento di Ruyant è stato causato dalla rottura della drizza da testa d’albero per l’asimmetrico e il francese dovrà salire sull’albero per risolvere il problema dato che già una prima drizza da testa è fuori uso da qualche giorno.
Al momento del possibile incidente di Thomson le condizioni meteo non erano particolarmente impegnative, con vento intorno ai 15 nodi in diminuzione, ma il terzetto di testa arrivava da 3 giorni ad altissime velocità e non è escluso che nella zona potevano essere attivi dei groppi.
Quello che possiamo supporre, anche se nulla di fatto è escluso al momento, è che non dovrebbe trattarsi di un problema all’albero. La rotta è infatti invariata, in caso di problemi all’albero si noterebbe il classico “scarroccio” sottovento o un repentino cambio di mura. Dalle poche righe diffuse dal team di Hugo Boss si parla di “possibile problema strutturale”. Anche la chiglia, trattandosi di un componente One Design ormai decisamente sicuro, non dovrebbe essere interessata. Nei foiler uno dei punti critici della barca è la zona di attacco dei foil, che deve sopportare importanti sollecitazioni. Resta sempre lo spauracchio della collisione con un Ufo, ma solitamente dopo una collisione la rotta sarebbe anomala, perché gli skipper la modificano, magari cambiando anche mura, per constatare eventuali danni. Rimane quindi sul tavolo l’ipotesi di un cedimento strutturale importante che possa riguardare lo scafo o la coperta, con ogni probabilità nella zona delle derive. La posizione attuale di Hugo Boss è di circa 800 miglia a est di Rio de Janeiro, lo skipper non è in pericolo e attende istruzioni dal suo shore team sul da farsi, la rotta rimane invariata. Atteso a breve un aggiornamento.
AGGIORNAMENTO ORE 12 UTC:
Hugo Boss ha strambato e fa rotta sudovest. Un momento psicologicamente molto delicato per Thomson, da adesso in poi ha di fatto abbandonato la rotta della regata e sta pensando solo a valutare i danni a bordo. Gli scenari a questo punto restano tutti aperti. Sembra tuttavia improbabile che si possa trattare di un problema all’albero; un danno ai foil, scafo o coperta restano le ipotesi più plausibili.
Mauro Giuffrè
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