La regata del secolo è partita: lunga vita al Vendée Globe
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Un golfo di Biscaglia nebbioso e con poco vento è quello che ha salutato la partenza dei 33 skipper del Vendée Globe da Les Sables d’Olonne per quella che molti ormai hanno definito come la regata del secolo (scopri chi sono I FAVORITI e il SOGNO DI GIANCARLO PEDOTE). Vento medio debole da sud est, che favorirà però una buona rotta verso ovest, verso il primo passaggio delicato di questa regata, Cape Finisterre e l’uscita dalla Biscaglia.
Le ultime parole di Giancarlo Pedote e Alex Thomson prima di salire a bordo, raccolte da Francesca Goi
LA PARTENZA
Fissata inizialmente per le 13,02, la partenza è stata posticipata dalla direzione della corsa alle 13,22, poi alle 13,42 e infine alle 14,20 a causa della visibilità molto ridotta nella zona dello start. OCS per Louis Burton per Bureau Valee, partenza più conservativa per i favoriti Alex Thomson e Jérémie Beyou e per il nostro Giancarlo Pedote su Prysmian.
LO SCENARIO METEO
Nelle prossime ore la flotta dovrà confrontarsi con la transizione verso un primo fronte, previsto tra circa 48 ore, prima del quale vedremo le prime scelte tattiche. Cape Finisterre non sembra intenzionato infatti a dare subito il semaforo verde alla flotta, con un flusso da sudovest che potrà arrivare anche a 40 nodi e obbligherà gli Imoca 60 a una bolina molto dura. Poi in rapida successione ci saranno altri passaggi strategici complicati, con diversi fronti attivi, prima di potere iniziare a fare rotta verso sud e verso e l’Aliseo portoghese.
Il percorso è quello che ha reso mitica questa regata. Partenza da Les Sables d’Olonne, discesa dell’Atlantico, poi i passaggi di Capo Buona Speranza, Capo Leuwin e Capo Horn. Infine la risalita dell’Atlantico fino all’arrivo di Les Sables d’Olonne, per un totale di oltre 25 mila miglia sulla rotta più breve che in molti casi diventeranno quasi 30 mila. Il record della regata è quello stabilito da Armel Le Cleac’h nel 2016 con il tempo di 74 giorni 03 ore 35 minuti e 46 secondi. Un record che verrà certamente ritoccato, molto probabilmente sotto i 70 giorni, ma c’è chi parla addirittura di 60 dato che le polari dei nuovi Imoca foiler sono circa il 30% più veloci rispetto a quelli del 2016. Come sempre la regola è la stessa: è un giro del mondo senza scalo e senza assistenza. Qualsiasi skipper farà uno stop a terra o riceverà un aiuto esterno verrà dichiarato fuori classifica.
Mauro Giuffrè
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