Kenora, sembra disegnata oggi ma ha 20 anni. Ecco la sua storia
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Sembra disegnata oggi, eppure ha 20 anni. Vi raccontiamo come nasce un’icona dello yachting. Si chiama Kenora, è lunga 32 metri ed è uno dei capolavori poco conosciuti di Wally
“Mi raccomando, che la tuga non sembri un disco volante poggiato per caso in coperta” – ricorda Luca Bassani a proposito delle lunghe riunioni con il futuro armatore e i vari attori coinvolti attorno al progetto Kenora.
“L’ingegnere e sua moglie avevano le idee molto chiare sul risultato finale che avrebbero dovuto avere quelle lunghe riunioni sul tavolo da disegno – prosegue Bassani – a partire dallo stile della tuga che, come amava ripetere spesso l’armatore, doveva essere armoniosa e ben integrata con tutto il resto e non, appunto, un disco volante, o platillo volador per essere precisi, con quelle frequenti puntate in lingua spagnola che erano caratteristica dell’ingegnere, retaggio dei suoi tanti anni trascorsi in Argentina”.
Siamo sul finire degli anni Novanta. Wally è un marchio conosciuto che ha già dato una poderosa spallata allo yachting tradizionale spostando l’asticella molto in alto. Nei mari e sulle copertine di mezzo mondo sono protagonisti Genie of the Lamp, Tiketitan, Walligator e Wally B, per citare i progetti più importanti. Ed è proprio dallo stampo del Wally B che nel 1999 prende forma Kenora che ne eredita, inevitabilmente, le dimensioni, ma se ne separa per spirito e filosofia – interni e layout di coperta.
Da allora sono passati 20 anni. Il grande Wally di 107 piedi (32,72 m) avrebbe dovuto festeggiare i suoi primi vent’anni con una festa a Portofino con gli amici e la proprietà, ma ci hanno pensato gli accadimenti recenti a scompigliare i piani e così, abbiamo pensato di festeggiarla su queste pagine, proprio raccontandone la genesi e la sua evoluzione in questi anni di lunghe navigazioni e di tante regate.
Il rapporto tra Kenora e la sua armatrice è ancora forte e si riflette nelle condizioni attuali della barca: una ragazzina che pare uscita dal cantiere da poche settimane. “Mi sono sposata con un ingegnere siderurgico appassionato di vela che mi ha introdotta a quel mondo sin dal inizio – ci racconta l’armatrice, naturalmente in collegamento dal Kenora – incominciando da un vecchio sloop di legno molto difficile da manovrare subito dopo sposati in Argentina.
Con gli anni abbiamo poi avuto un Baltic 51, per poi passare a un Baltic 84 con il quale abbiamo fatto il giro del mondo; al rientro ci siamo entusiasmati con le idee di Luca Bassani e con lui abbiamo programmato quella che doveva essere la barca per il prossimo giro del mondo. L’architetto Luca Brenta ha interpretato i nostri desideri alla perfezione creando una barca veloce ma allo stesso tempo molto confortevole. Kenora è stata la realizzazione di un sogno che, sfortunatamente, mio marito non è riuscito a godere completamente lasciandoci nel 2003”.
Effettivamente il grande Wally riflette le scelte di un armatore maturo che desiderava un autentico blue water cruiser per navigare veloce e sereno in tutti i mari del mondo. Da qui delle scelte costruttive molto ‘conservative’ – per fare un esempio Kenora è una corazzata costruita da Pendennis con un dislocamento di 15 tonnellate superiore al Wallygator (oggi Nariida), oppure la grande cabina armatoriale a centro barca, e a tutto baglio, nel punto più tranquillo per riposare durante le lunghe navigazioni. Tutti gli interni infatti sono pensati per essere pratici e accoglienti nell’accezione più pura di ‘home away from home’.
Gli sforzi progettuali le valgono subito il premio come Best Sailing Yacht under 34 m della rivista ShowBoats nel 2000 e il Best Sail Boat tra i 23 e i 36 metri della International Superyacht Society nel 1999.
Ma la vita di Kenora non si è limitata al diporto: “Kenora e stata sì ideata per lunghe crociere, ma per 10 anni ha anche partecipato alle regate della classe Wally – prosegue l’armatrice nel suo racconto – anche grazie al fatto di essere accompagnata, negli ultimi anni, da un compagno anche lui grande amante della vela e un comandante che ci ha assistito sin dal inizio della nostra sfida (da 15 anni a bordo della barca, ndr).
Ho partecipato direttamente con Luca Brenta all’arredamento interno di Kenora. La barca riflette i nostri gusti e desideri essendo riusciti a ricreare ancora una volta lo spirito desiderato”. Tra le cose che non dovrebbero mancare a bordo, conclude l’armatrice: “L’entusiasmo! anche dopo una brutta traversata. Il mare è sempre stata una parte fondamentale della mia vita e le regate ti riempiono di energia; Kenora e il suo equipaggio di 23 giovani ragazze e ragazzi sapevano colmare le nostre giornate con allegria e buon umore anche quando non si ottenevano grandi risultati”.
GALLERY – KENORA, LA SIGNORA IN ROSSO
Senza scadere nella retorica: Kenora ancora oggi è a tutti gli effetti un’icona, un progetto riuscito e senza tempo come i tanti Wally di quel periodo – e non solo – protagonisti della Nouvelle Vague che tanto ha influenzato i canoni stilistici, filosofici e progettuali della vela mondiale. Per gli amanti dei dettagli, Kenora è lunga 32,72 metri, ha un baglio massimo vicino agli 8, pesca 4,20 e, benché non sia educato nei confronti di una giovane signorina, un dislocamento di 88 tonnellate.
In navigazione può contare sulla ragguardevole superficie velica di 576 metri quadri ed è uno dei grandi esempi dell’estro di Luca Brenta & C. Se dal punto di vista estetico l’obiettivo di non sembrare un ‘platillo volador’, come dalle indicazioni iniziali degli armatori, è perfettamente riuscito. Al pari di un disco volante, però, Kenora si è fatta un bel viaggio nel tempo con i suoi vent’anni portati benissimo, frutto anche di un paio di leggeri refit nel 2014 e 2016 nel cantiere che l’ha vista nascere.
Luigi Magliari Galante
I NUMERI DI KENORA
Lungh. f.t.: 32,72 m
Baglio max.: 7,92 m
Pesc.: 4,20 m
Disl.: 88,5 t
Sup. Vel.: 576 mq
6 ospiti + 4 di equipaggio
Progetto: Luca Brenta
Costruzione: Pendennis Shipyard
Motorizzazione: 1x Caterpillar 385 cavalli
Generatori: 2 x Onans 27,5 kW
Albero e boma: Southern Spars
Rigging: EC6
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KENORA, ke barca!
Marco Pellanda – Venezia