Questo Bavaria guarda al futuro, si chiama C42. FOTO
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Da un lato c’era da rispettare la filosofia del cantiere Bavaria, che ha costruito il suo successo grazie a barche per la crociera comoda. Dall’altro la richiesta di mercato: oggi chi va in barca vuole divertirsi a vela e anche le performance contano (tra l’altro, più si naviga a vela e meno si inquina: tema molto attuale). Non era una sfida facile, per lo studio Cossutti Yacht Design, disegnare la barca più piccola della gamma C-Line, il nuovo C42.
Bavaria infatti ancora oggi rappresenta il mondo del charter, mentre la nuova dimensione dei progetti firmati dallo studio italiano non guarda solo al mondo del noleggio ma anche a quello degli armatori esigenti che vogliono possedere una barca in grado di appagarli sia dal punto di vista del comfort che delle prestazioni. Un cambio di filosofia dunque, oltre che un necessario svecchiamento estetico della gamma. Un cambio per altro non semplice, dato che i nuovi modelli esteticamente e dal punto di vista concettuale si differenziano non poco da quelli vecchi.
IL FATTORE “V”
Una barca da crociera, da usare in famiglia, esige grandi spazi sottocoperta: un target raggiunto grazie alla particolare forma della carena, con una “V” che parte da prua, sottile lungo la linea di galleggiamento che si allarga man mano che raggiunge il ponte garantendo maggior volume prodiero. Lo spigolo è molto pronunciato verso poppa e il baglio massimo è arretrato: altra soluzione per aumentare lo spazio nelle cabine. I numeri parlano chiaro: se il vecchio Bavaria 42 Cruiser (lungo 12,99 m) aveva una larghezza massima di 3,99 m, il C42 (lungo 12,38 m) arriva a 4,29. Ben 30 centimetri di più. La forma dello scafo studiata da Cossutti ha un secondo vantaggio: le linee aumentano la stabilità, allungano la linea di galleggiamento e migliorano le prestazioni, conferendo maggiore sensibilità e padronanza nelle manovre. Il volume potente a prua serve a tenere la coperta più asciutta con onda. La chiglia in ghisa con 2.700 kg di zavorra e il peso complessivo di soli 9.600 kg assicurano un buon coefficiente di raddrizzamento.
Ora veniamo alle performance: come si fa a far andare una barca più forte? Semplice: con più “tela”. Ci viene ancora utile un confronto con il Bavaria Cruiser 42 (barca del 2004), che aveva una superficie velica totale di 85,47 mq. Pochissima, rispetto ai 100,6 mq del nuovo C42: 54 metri quadri di randa e 47 del fiocco (autovirante, di serie), con un Code0 di 85 metri quadrati e il gennaker di 140 metri quadrati.
ESTETICA ED INTERNI
La “firma” estetica sulla barca è certamente la finestratura sulla tuga. Un elemento che ne connota il look generale, oltre che essere funzionale a migliorare la vivibilità a bordo con un buon apporto di luce. La linea della finestra segue la tuga e si assottiglia verso poppa proseguendo sul paramare e andando a creare un disegno molto particolare. Per il resto come dicevamo lo scafo è dotato di uno spigolo a poppa che fa da appoggio dinamico in navigazione e garantisce un surplus di volume nella cabina posteriore. Le tre finestrature in murata camuffano un bordo libero che, se non può essere considerato esasperato, è comunque alto come del resto è giusto che sia su una barca dove la comodità è uno dei requisiti fondamentali e con essa i volumi interni generosi. Le cabine sono disponibili in versione a due suite con bagno, così come a tre suite e due bagni.
I NUMERI
Cantiere: Bavaria Yachts
Progetto: Cossutti Design
Lungh. f. t.: 12,90 m
Baglio massimo: 4,29 m
Pescaggio: 2,10 m
Dislocamento: 9.678 kg
Sup. vel.: 100.6 mq
Motore: 40 hp
Prezzo: 157.900 euro+IVA
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