Dal Mar Baltico un bolide ad alta tecnologia di nome Shogun 50
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La richiesta è arrivata da un armatore che ha l’intenzione di usare la barca nel mar Baltico, lungo gli arcipelaghi della costa svedese in divertenti crociere, o in regata in manifestazioni come la Round Gotland Race che si corre proprio in quelle acque. Così è nato lo Shogun 50 e con simile filosofia il marchio ha in serbo il 42.6.
L’obiettivo era quello di ricercare un design d’avanguardia adatto a una barca sportiva contemporanea con le soluzioni funzionali a utilizzare il mezzo anche per puro divertimento croceristico. Il progetto è stato affidato allo studio svedese Södergren Yachts Design, il cantiere che l’ha realizzata è sempre svedese, Linjett Yachts, costruttore dell’omonima linea di barche, con la collaborazione della Marstrom per l’attrezzatura di coperta e gli allestimenti.
Un prodotto ad alta tecnologia tutta nord europea, la barca fra l’altro è stata costruita in epossidica e carbonio, così come è ormai praticamente d’obbligo se si ha l’intenzione di realizzare uno scafo veramente leggero e rigido. Due caratteristiche ormai fondamentali per andare alla ricerca delle vere sensazioni di una sportiva.
L’estetica complessiva riprende molto delle ultime tendenze in fatto di design, aggiungendo però alcuni particolari originali e interessanti.
ESTETICA FUORI DAL CORO
Prua inversa con un’inclinazione importante, niente spigoli, il baglio massimo che poco dopo il centro barca prosegue omogeneo fino alle estremità posteriori, poppa aperta e pozzetto ampio. Ma la verrà particolarità è nei volumi di prua. Sono abbastanza fini anche se non affilatissimi, ma soprattutto hanno due particolari alette, due redan, sporgenti, che sono interessanti.
Serviranno a deviare il flusso d’acqua e tenere la coperta più asciutta, cosa che è ormai uno degli obiettivi di tutti i designer che progettano barche veloci ma che vogliono rendere confortevoli anche con vento forte. Molti progettisti aumentano i volumi di prua, in questo caso è stata fatta una scelta diversa, anche perché questi scalini non solo devieranno il flusso ma serviranno anche a fare immergere meno la prua. Il volume anteriore è comunque a V e aumenta salendo verso la coperta.
Con gli interni l’obiettivo del cantiere era quello di costruirli il più leggero possibile con materiale sandwich divinycell, fibra di carbonio, epossidica e impiallacciatura in rovere – e allo stesso tempo far emergere la vera sensazione di artigianalità. Tutti i lavori in legno della barca sono realizzati a mano da esperti falegnami svedesi
Si vede la qualità della cura dei dettagli, tuttavia non c’è niente di superfluo o di eccessivo, ogni spessore del mobilio sembra studiato accuratamente per rispettare l’idea di una barca che prima di tutto deve essere veloce a vela. Veloce ma non solo. Anche un perfetto cruiser sportivo dove il motore si spegne appena fuori dal porto e il suo rumore si dimentica per lunghe ore. www.shogunyacht.se
SHOGUN 50
Lungh. 15,24 m
Largh. 3,88 m
Disloc. 7.900 kg
Immersione: 2-3,5 m
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