Excess 12: divertirsi, in comodità, su due scafi. FOTO
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Il gruppo Beneteau è ormai da molti anni il costruttore dei Lagoon, catamarani da crociera, anche di lusso, apprezzati in egual modo sia dal mondo del charter che da una parte del pubblico armatoriale. Con il marchio Excess il gruppo francese voleva fare un passo in più e dedicare interamente una gamma al mondo dei velisti privati, evolvendo quanto di buono fatto con i Lagoon verso una direzione che fosse anche sportiva senza ovviamente dimenticare la crociera.
Da questo concetto nasce l’Excess 12, una barca sviluppata sulla piattaforma del Lagoon 40 e affidata al design team di VPLP, interni Nauta Design, per adattarla al nuovo stile. L’obiettivo era quello di cambiare il rapporto tra superficie velica e dislocamento rispetto ai Lagoon, per realizzare una barca più prestazionale che potesse attirare non soltanto il pubblico amante dei catamarani ma soprattutto quello in arrivo dai monoscafi.
ALLA RICERCA DELLE PRESTAZIONI
Una barca in grado di restituire ai suoi velisti delle prestazioni importanti, che facciano spesso dimenticare il rumore del motore. Le sezioni esterne dello scafo sono state quindi rimodellate dagli specialisti della VPLP per creare un’estetica complessiva leggermente diversa ma soprattutto sulla costruzione è stata risparmiata una tonnellata di peso andando a razionalizzare l’arredamento interno a con una scelta differente sui materiali. Il tutto senza sconvolgere il dna di un catamarano che resta a tutti gli effetti da crociera.
ESTETICA E SOLUZIONI PROGETTUALI
All’esterno risultano interessanti le sedute del timoniere, riparate da una piccola copertura per il sole o utile anche nelle giornate di pioggia. Le prue sono piuttosto affilate e le svasature lungo gli scafi conferiscono alla barca un aspetto sportivo. Le manovre sono organizzate in modo razionale così da non sporcare la zona living esterna, con la randa rinviata all’estrema poppa. I winch primari per le manovre sono stati posizionati all’esterno del pozzetto, e sono in una posizione comoda per essere raggiunti anche dal timoniere.
La tuga a tutta vetrata richiama il mondo Lagoon, ma è ormai una costante nel mondo dei cat. Il piano velico prevede una grande randa square top e un fiocco autovirante la cui rotaia è posizionata in alto sulla tuga: una scelta che garantisce un buon angolo di tiro per la navigazione di bolina, lasciando libera la visuale verso prua se ci troviamo all’interno al tavolo da carteggio. Gli interni sono in stile piuttosto sobrio, con un buon bilanciamento tra componenti in legno e altre in composito. Disponibile in versione a 3 o 4 cabine.
I NUMERI
Cantiere: Excess
Progetto: VPLP, interni nauta Design
Lungh. f. t.: 11,73 m
Baglio massimo: 6,73 m
Pescaggio: 1,35 m
Dislocamento: 10,3 t
Sup. vel.: 82 mq
Motore: 2×29 hp
Prezzo: n.d.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
In Francia c’è un italiano che disegna barche fuori dal coro
Michele Molino è un progettista, forse ancora poco conosciuto dal grande pubblico, nato e cresciuto in Italia, ha lavorato con Andrea Vllicelli e Massimo Paperini e adesso ha stabilito il suo studio a La Rochelle. Qui Molino ha iniziato a
Svelati gli interni del nuovo Grand Soleil Blue che vedrete a Düsseldorf
Dalla matita di Matteo Polli nascono le linee d’acqua, da quelle di Nauta design, la coperta e gli interni, e dal know-how di Northern Light Composites, la messa a punto dei compositi riciclabili. Questa la formula magica che ha dato
Doppia ruota del timone: quando la regata serve la crociera
La doppia ruota del timone è ormai quasi un must-have per la maggioranza delle barche presenti sul mercato ma, in realtà, è un’esigenza nata ben addietro, per la regata. Come tanti accorgimenti sviluppati per la competizione, ha però poi preso
Lago 26, il daysailer (8m) che ha il trapezio e anche i foil
Il mondo dei daysailer è una galassia che, soprattutto in nord Europa, offre tante novità interessanti che escono dai classici schemi delle barche da crociera. Il daysailer per definizione è la barca da uscita giornaliera, c’è quindi molta più libertà
1 commento su “Excess 12: divertirsi, in comodità, su due scafi. FOTO”
Accidenti se è brutto …
Poi con quegli scafi così ciccioni sarà sicuramente agile e veloce come dice il comunicato stampa diligentemente riportato.
E sarà anche un piacere nelle onde.
Piuttosto un Outremer usato che questo nuovo.
Magari con il timone a barra per goderselo quando comincia a surfare