AGGIORNAMENTO Chi può andare in barca e chi ancora no

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Ultimi aggiornamenti.
Sono diverse le regioni che stanno lavorando al ritorno alle barche da parte dei diportisti (anche solo per semplici lavori di manutenzione) e alla ripresa delle attività di cantiere. Ricordiamo che la nautica da sola rappresenta oltre il 2% del PIL italiano (dati di settembre 2019).

Le ultime novità riguardano: Veneto, Sicilia, Abruzzo e Puglia.

Articoli utili:

Ecco lo scenario da qui al 4 maggio a seconda delle regioni

Lazio

Come riportato sul sito della Regione Lazio (www.regione.lazio.it) una nuova ordinanza regionale, valida dal 26 aprile, prevede che sia consentito “lo spostamento – nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio Comune o dal proprio fino a quelli dove si trovano i natanti o le unità diporto di proprietà – dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, esclusivamente per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle attività di manutenzione, riparazione, e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione di natanti e imbarcazioni da diporto. Il tutto si dovrà svolgere nel rispetto di quanto previsto dai DPCM e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19.”

In sintesi, l’armatore, il proprietario o il marinaio con regolare contratto di lavoro potranno recarsi, se residenti nel Lazio, alle imbarcazioni per attività di manutenzione e per quelle propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio. I rimessaggi e le marine che hanno in deposito le imbarcazioni, nelle aree di manutenzione devono osservare il rispetto delle normative di settore e di tutte le misure finalizzate alla tutela dal contagio.


Liguria

La Liguria era stata tra le prime regioni ad aprire al lavoro dei cantieri navali. Secondo alcune indiscrezioni anche nella prossima ordinanza regionale della Liguria (che verrà resa pubblica domani)  dovrebbe esserci una novità importante, analoga alla regione Lazio: la possibilità da parte di marinai, armatori e proprietari di raggiungere la propria barca in tutto il territorio regionale (anche fuori dal comune di residenza).

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha annunciato di voler far ripartire il diporto nautico già dal quattro maggio. Queste le parole del sindaco all’Ansa:

“lo dico da sindaco di Genova e di quella che fu la più grande repubblica marinara, il diporto nautico deve poter ripartire dal 4 maggio, anche perché non si tratta solo di leisure o di turismo, ma di dare fiato a un indotto molto importante”.


Toscana

Anche la Toscana lavora alla riapertura, interpretando le norme governative sulle attività di manutenzione di unità da diporto – che Confindustria Nautica era riuscita a far confermare fra le attività consentite anche dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 – statuendo che possono ritenervisi incluse quelle di consegna delle unità già prodotte. E quindi di trasferimento dal cantiere all’ormeggio.


Veneto

Nella nuova ordinanza della regione Veneto, sono consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto, nonché sistemazione delle darsene. È consentito in Veneto lo spostamento individuale su tutto il territorio regionale per recarsi dalle imbarcazioni ormeggiate al di fuori del Comune di residenza per la manutenzione e la riparazione.


Campania

Come riporta Confindustria Nautica, da domani (27 aprile) e fino al 3 maggio “previa comunicazione al Prefetto competente, ai sensi dell’art.2, comma 12 DPCM 10 aprile 2020, sono consentite le attività conservative e di manutenzione, di pulizia e sanificazione nei locali ed aree adibiti allo svolgimento di attività commerciali e produttive […]”.

Si ritiene che la cantieristica nautica sia compresa in questa parziale riapertura, ma senza certezza. Infatti, a differenza di altre ordinanze, non si nominano il completamento ai fini della consegna delle unità da diporto, incluse le movimentazioni e le navigazioni tecniche necessarie. A questo proposito Confindustria Nautica ha chiesto alla Regione delucidazioni in merito.


Marche

Anche Ceriscioli, Presidente della Regione Marche apre alla nautica. Nella regione sono infatti consentite le prestazioni artigianali rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all’ormeggio.

Inoltre sono consentite infine le attività di manutenzione e propedeutiche alla consegna dei mezzi navali da diporto già allestiti da parte dei cantieri navali. Non solo, ma è anche consentito il loro spostamento dal cantiere all’ormeggio. È necessaria però la comunicazione al Prefetto ed alla Autorità Marittima competente e l’assenso delle parti sociali.

AGGIORNAMENTO

Nelle Marche è consentito (almeno fino al 4 maggio) lo spostamento, nell’ambito del territorio regionale, dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, esclusivamente per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione di natanti e imbarcazioni da diporto. Il tutto si dovrà svolgere nel rispetto di quanto previsto dai DPCM e di tutte le norme di sicurezza relative al mantenimento del contagio da COVID-19.

Di fatto è poi consentita la navigazione delle unità da diporto anche per semplici uscite “ludiche” con non più di due persone a bordo, entro il territorio regionale. 

Qui i tre commi aggiornati

2)nell’ambito delle attività di rimessaggio, delle marine o nei luoghi appositamente attrezzati, le attività di manutenzione di natanti e di imbarcazioni da diporto, e quelle propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio. I rimessaggi e le marine che hanno in deposito le imbarcazioni, nelle aree di manutenzione devono osservare il rispetto delle normative di settore e di tutte le misure finalizzate dalla tutela dal contagio;

3)la navigazione delle unità da diporto, entro i confini regionali per raggiungere le imprese abilitate alla manutenzione e riparazione delle unità nautiche, e la navigazione con unità da diporto al di fuori dei casi di cui ai precedenti commi. Oltre al conduttore dell’imbarcazione può essere prevista la presenza a bordo solo di un’altra persona. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale.

4)lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con unità da diporto con divieto di assembramenti e con l’obbligo di rispetto della distanza di due metri dalle persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori o non autosufficienti utilizzando mascherine e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante.

 


Emilia Romagna

In Emilia Romagna, come riportato nell’ordinanza del 22 aprile, (www.regione.emilia-romagna.it) sono consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni di diporto all’ormeggio.sono consentite, nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto.


Friuli Venezia Giulia 

Anche il Friuli Venezia Giulia libera alle prestazioni artigianali di terzi o a quelle compiute individualmente dai proprietari per la manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all’ormeggio nonché per prove, collaudo e consegna delle imbarcazioni. Può ripartire anche la sistemazione delle darsene.


Abruzzo

Ordinanza della regione Abruzzo afferma che “è consentito lo spostamento, nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o nei comuni dove sono i natanti e/o le imbarcazioni da diporto di proprietà, per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle sole attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene, da parte dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19; 

  • sono consentite, nell’ambito delle attività di rimessaggio, delle marine o nei luoghi appositamente attrezzati, in considerazione delle esigenze di tutela del bene che potrebbe essere esposto a danni irreparabili in ragione di una carente attività manutentiva e di conservazione, le attività di manutenzione dei natanti e/o delle imbarcazioni da diporto, nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio;
  • che i rimessaggi e le marine che hanno in deposito le imbarcazioni, nelle aree di manutenzione devono osservare l’obbligo di rispetto delle normative di settore e di ogni altra misura finalizzata alla tutela dal contagio, avendo anche cura di interdire l’accesso ai non addetti ai lavori;
  • sono consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni di diporto all’ormeggio;
  • sono consentite, nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto;

 Puglia

Anche la Puglia si muove a livello di regione per la fase due. Dal 29 aprile sarà consentita la manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da diporto. Sono consentiti quindi gli spostamenti individuali nell’ambito del territorio regionale per raggiungere le imbarcazioni di proprietà per lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione da parte del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19, per non più di una volta al giorno.

In Puglia si può pescare (anche con la barca). In rispetto alle norme e ai regolamenti regionali è possibile la pesca sportiva alle seguente condizioni:

  •  limitatamente alla pesca sia da terra sia in acque interne sia in mare;
  • svolta da persona abilitata all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia della comunicazione effettuata ai sensi del Decreto ministeriale 6 dicembre 2010;
  • con non più di due persone per imbarcazione, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare
  • nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa

Sicilia

Come riportato da questa circolare, la regione Sicilia specifica che le attività relative alla consegna di mezzi navali già allestiti da parte dei cantieri navali ed il loro spostamento dal cantiere all’ormeggio possono essere svolte previa comunicazione al prefetto. Resta ferma la possibilità di svolgere attività di manutenzione e pulizia a bordo.

AGGIORNAMENTO

Anche la Sicilia ha autorizzato (dal 4 al 17 maggio) le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali come la pesca e la vela.

Ancora nessuna possibilità, per gli armatori lombardi, piemontesi, trentini, umbri etc di raggiungere la propria barca in altre regioni.


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10 commenti su “AGGIORNAMENTO Chi può andare in barca e chi ancora no”

  1. Sono un armatore siciliano. Che significa resta ferma la possibilità di fare manutenzione, che non si può fare? La mia barca come tante è in acqua e non in cantiere.

  2. Ma per i laghi?? In Lombardia, con una barca alla boa sulla quale posso navigare da solo, quindi con rischio davvero nullo di contagiare o essere contagiato, si potrà o non si potrà?

  3. Io sono un siciliano ,vivo a Milano è ho la barca a Siracusa …prima della stagione estiva necessità di lavori importanti . Posso richiede lo spostamento nella mia regione natia …

  4. Purtroppo ci sono diversi esponenti politici “terricoli” che non capiscono che la nautica ha un ruolo importantissimo sia per il fattore economico che di salute fisica e mentale, anche in considerazione che si è da soli, lontani da ogni possibile contagio.

  5. se non ho interpretato male io, in Sicilia si puo secondo Ordinanza Pres.te Regione Sicilia n. 18 del 30 aprile 2020 Art 9 c.1 lett B e Ordinanza di rettifica contingibile ed urgente Presidente Regione Sicilia n. 20 del 1 maggio 2020 (che revoca l’obbligo di comunicazione alla prefettura)

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