TOP STORIES – La tempesta sul lago di Ginevra da bordo (con disalberamento finale)
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TOP STORIES – Questa, pubblicata nel 2019 è stata una delle news più lette degli ultimi anni
Vi abbiamo raccontato della tempesta con raffiche di 60 nodi sul lago di Ginevra mentre era in corso la Bol d’Or Mirabaud. Guardate questo video pazzesco da bordo del Grand Surprise Morpho. In pochi minuti la situazione degenera, con tanto di disalberamento finale.
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15 commenti su “TOP STORIES – La tempesta sul lago di Ginevra da bordo (con disalberamento finale)”
Al Lago non si scherza
Comunque c’era.il tempo per ridurre e.viaggiare veloci in sicurezza non era un groppo improvviso che ti entra.dal montw come.sul Maggiore ,
ma.in regata… si sa si vuol vincere…
Il tempo c’era, ridurre per manovrare meglio e vincere, e non é saggezza del dopo, i segnali c’erano
Speed is really impressive. What did they do wrong?
Basically, sailing in a surprisingly violent storm with a racing sailboat. I don’t think they are built to sail in 60 knots winds.
to much back stay
Noi navigavamo al gran lasco nei pressi di Thonon. Abbiamo resistito alla tentazione di mettere lo spy, stava per arrivare il groppo. Credo che nessuno si aspettasse una violenza di quel genere, e anche gli organizzatori sono passati per farci indossare i gilet e i fuochi di segnalazione individuali, ma senza darci avviso di burrasca. Abbiamo fatto appena in tempo a ridurre il fiocco e prendere due mani di terzaroli che le raffiche sono arrivate con una serie di onde di due metri ( mai visto una cosa del genere in un lago). Siamo rimasti alla cappa a scarrocciare per quasi un’ora. Con quelle raffiche è impossibile qualsiasi andatura, dato che l’attrezzatura non regge, come dimostrato nel video. Inoltre se non si anticipano le manovre, è impossibile poi rimediare. Un’altra considerazione, è il rischio che manovrando qualcuno cada in acqua. In quelle condizioni meglio restare coperti, senza rischiare manovre affrettate e in molti casi inutili.
I commenti super critici provengono da gente che si atteggia a esperto marinaio ma in realtà è un muflone che abitualmente pontifica dallo sgabello del bar. Se la botta sorprende ca. 450 imbarcazioni, 200 delle quali senza grandi ambizioni di classifica (come noi) non dando loro il tempo di ridurre la velatura, significa che la botta era veramente improvvisa, non il solito temporale estivo che si annuncia con tuoni e fulmini. Era un muro nero che sembrava impenetrabile e avvolgeva ogni cosa, i razzi lanciati da alcune imbarcazioni nemmeno si vedevano. Bisogna capire che Ginevra è attorniata da alte montagne che impediscono di vedere molto lontano come quando si sta in mare. Qualche “provetto marinaio da sgabello del bar” pensa forse che in regata ci fossero oltre 3’000 sprovveduti? Compreso un centinaio di riconosciuti e capacissimi professionisti provenienti da tutto il mondo?
..il problema è che quando il ventone improvviso arriva da poppa lo si sente con ritardo e ridurre la randa in andatura di poppa con la pressione violenta del vento non è così facile…
Purtroppo assolutamente vero. Infatti in quel caso una straorza aiuterebbe!
Un paio di ingavonate hanno contribuito a sovraccaricare sartiame e albero che alla fine hanno ceduto. Hanno comunque una bella sparata da raccontare.
Sono d’accordo, non riuscivano più a tenere la prua alta per planare, sia per il carico dato dalla pressione sulle vele sia per l’aumentare delle onde.
Quando si sono piantati su un’onda rallentando almeno di una decina di nodi è come se la pressione sulla randa fosse aumentata di colpo di altrettanto e l’attrezzatura non ce l’ha fatta.
Era quasi impossibile a quel punto ridurre o ammainare randa, o anche solo spostare l’equipaggio per fare qialcosa, le manovre vanno fatte per tempo!
Anche il tipo che sta in coperta nel raggio d’azione del boma non si rende conto del gravissimo pericolo che sta correndo, una strambata involontaria lo potrebbe uccidere, se gli va bene lo lancerebbe in acqua .
Sta con il PFD gonfio probabilmente innescato da un’ondata, cosa che non dovrebbe avvenire se ben ripiegato.
Esattamente
In effetti al lago puo’ capitare cambi di tempo improvvisi e veloci tanto da non darti il tempo di prendere tutti gli accorgimenti, vado in vela sul lago d’ Iseo e, mi è capitato di trovarmi in mezzo a vento forte, pero’ come la situazione degli amici di Ginevra non l’ho mai vista, specialmente al lago.
nelle immagini comunque si notano barche che avvedutamente , orzano prima del l’arrivo del groppo , probabilmente per avere il tempo di ridurre e poter gestire il fatto in sicurezza …i sigg nel video , saranno anche professionisti , ma hanno privilegiato la classifica alla sicurezza . Dopo aver regatato per anni ,agli interlaghi per esempio , o sul garda , impari che il lago è bastardo , quasi imprevedibile .