Ecco cosa dovresti sapere sulle stecche delle tue vele. Parola di esperto
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Il loro compito a volte viene, ingiustamente, sottovalutato. Ma quando parliamo dell’efficienza delle nostre vele, la randa in particolare, un ruolo fondamentale lo giocano le stecche. Supportano la forma della vela, la aiutano a preservarsi nel tempo, sono in pratica una componente fondamentale della nostra “propulsione velica” alla quale si dovrebbe dare molta piรน cura ed attenzione. Conoscerle รจ il primo passo. A cosa servono? Di che materiale sono fatte? Lunghe o corte? Quali per regata e quali per la crociera? E le stecche per il fiocco?
Di questo e molto altro abbiamo parlato con Andrea Casale, uomo North Sails, nazionale Laser negli anni ’90, con grande esperienza nel mondo One Design, svariati successi internazionali in ORC ed esperienza anche nel circuito Tp 52. Oggi Andrea Casale, oltre a quello delle regate, segue anche il mondo delle barche da crociera. La chiacchierata che abbiamo fatto con lui a proposito di stecche sarร infatti a 360 gradi.
A cosa servono le stecche?
Le stecche sono un escamotage pratico per aggiungere struttura nellโunico lato dei tre della vela che ne รจ sprovvisto, ovvero la balumina (lโinferitura รจ vincolata dallโalbero, la base sul boma). Per non fare vibrare la balumina applichiamo dellโextra struttura, ovvero le nostre stecche che serviranno anche a migliorare la forma complessiva della vela. Nelle vele avvolgibili che ne sono sprovviste, invece รจ necessario cazzare il meolo per evitare la vibrazione ma la forma non sarร mai ottimale come quella di una vela steccata. Negli ultimi anni a queste esigenze se ne sono aggiunte delle altre, questo perchรฉ anche lโutente medio si confronta con gli sviluppi tecnologici: vele allunate, square-top, con queste soluzioni le stecche sono diventate degli strumenti che proiettano in aria il profilo ideale di una vela, il quale somiglia sempre di piรน a quello di unโala ed รจ sempre meno triangolare e piรน tendente al rettangolo.
Di che materiale รจ fatta una stecca?
Il fattore materiali sulle stecche somiglia al processo storico degli alberi delle barche a vela. I profili un tempo erano solo in alluminio e adesso sono sempre di piรน in carbonio, perchรฉ รจ un materiale che ha piรน modulo, piรน leggerezza, sono migliorate le capacitร di calcolo e quindi gli alberi in carbonio sono solidi, lโunica controindicazione resta il prezzo. Per le stecche il processo รจ simile, lโobiettivo finale รจ il carbonio e il punto di partenza era la vetroresina e la resina epossidica in particolare. Oggi ci sono tanti prodotti economici in resina, ma sono piรน molli e hanno meno modulo, pian piano lโindustria ci sta portando ad avere sempre piรน stecche in carbonio anche se permane anche qui il fattore prezzo. Per un velista esperto che sa come muoversi le stecche in carbonio, piรน fragili, possono essere qualcosa in piรน perchรฉ stabilizzano maggiormente la forma della vela essendo piรน rigide e al tempo stesso la appesantiscono di meno. A un velista un poโ meno esperto consiglierei quelle in resina che sono piรน resistenti e perdonano un uso che puรฒ prevedere qualche errore come una piegatura brusca in fase di stivaggio della vela. Su barche dai 60 piedi in su invece considererei il carbonio quasi irrinunciabile, lโepossidica su quelle misure rende veramente poco e la differenza di prezzo non giustifica la perda di efficienza tecnica che avremmo con il prodotto piรน scarso.
Stecche lunghe e stecche corte, quali differenze?
La regola generale ci dice stecche full batten per barca grande, stecche parziali per barca piccola. E aggiungerei anche le full batten per la barca da crociera, le parziali per una barca da regata. Se ho una grande barca da crociera, ho la mia randa full batten sui carrelli a sfera, con il lazy jack, la randa mi si ammaina da sola, contrariamente sarebbe unโavventura soprattutto se lo faccio in solitario.
Se tu sei invece un regatante di, per esempio, un X-35 e vuoi vincere la tua regata รจ ovvio che andrai con una vela con le stecche parziali, perchรฉ avrai una maggiore possibilitร di profonditร di forma della vela e lโattrezzatura della barca, con le sue tante regolazioni, ti aiuterร a modificare il profilo della randa nelle varie esigenze. La presenza delle stecche full batten invece impone una vela con un profilo meno profondo, piรน adatto alle esigenze del crocerista che a quelle di un regatante. Sulle barche da regata con square top invece vediamo almeno tre o quattro stecche full batten in testa per sorreggere la forma dello square, ma nella parte bassa restani le stecche parziali, anche nel caso di una barca che fa offshore.
Barche da regata con randa interamente full batten, restando nellโambito della vela offshore, possono essere gli open da oceano in stile Imoca 60, ma sono barche molto particolari che rispondono a esigenze completamente diverse.
Come si installa una stecca?
Partiamo da spiegare lโimportanza delle tasche da dove andrร inserita la stessa. Ormai la tasca della stecca nelle cosiddette membrane viene costruita dentro la vela e contestualmente alla laminazione della stessa, per avere una forma finale totalmente simmetrica, cosa che non รจ fattibile se costruisci le tasche a parte e le applichi dopo solo su una โfacciaโ della vela, ottenendo due superfici diverse tra di loro. Detto ciรฒ le stecche vanno installate con la parte piรน sottile che punta verso lโinferitura e la parte piรน spessa in balumina. Questo per le stecche rastremate, poi esistono delle stecche non rastremate ma anche quelle avranno un senso in base al modo in cui vengono installate. Le stecche vengono numerate dallโalto, la 1, che viene rinominata top e di solito รจ full batten anche in presenza del resto delle stecche parziali, รจ quella piรน alta e poi le altre a scendere. Qualora le stecche non fossero giร codificate รจ bene farlo.
Quante stecche deve avere una randa da crociera e quante una da regata?
Dipende quanto รจ grossa la barca prima di tutto. A livello di performance per un regatante si cerca di mettere meno stecche perchรฉ appesantiscono la struttura, per la crociera รจ sempre meglio metterne una in piรน perchรฉ scarichi i meoli dalle vibrazioni e quindi preservi la vela. Poi ogni velaio ha i suoi parametri in base alla barca che va ad invelare. Come sempre alla fine serve avere le idee chiare sullโutilizzo che faremo della vela in base al tipo di barca.
Come fare a capire se una stecca รจ regolata bene
La regola generale dice che se ci sono le grinze verticali cโรจ poca tensione sulla stecca, ma occorre prestare molta attenzione a questo discorso e fare una riflessione sui materiali che abbiamo oggi. Di solito si pensa che sia un โdisastroโ che ci sia qualche grinzetta sulle stecche e ciรฒ viene percepito come un problema, in realtร non รจ cosรฌ. La realtร รจ che se devo scegliere di tirare le stecche a โbombaโ per eliminare qualsiasi grinza o tenerle piรน morbide sceglierei sempre la seconda opzione, perchรฉ nella prima scelta tengo tutto sotto un carico non giustificato dallโesigenza e sempre sotto pressione deformando la vela, quindi alla fine ottengo un effetto estetico migliore ma peggioro la resa. Se la lascio piรน morbida invece la stecca svolge comunque il suo lavoro bene e non ci sono controindicazioni particolari sulla forma della vela. Anche perchรฉ oggi non abbiamo le vele โsoftโ di un tempo, oggi le nostre ali sono molto rigide e poco elastiche nonchรฉ piรน performanti. Per questo si vedono spesso le grinze, che sono fisiologiche, perchรฉ le vele sono โdureโ, ma ciรฒ non significa che dobbiamo tirare a morte le stecche perchรฉ annienteremmo la forma deformando il profilo e stressando il materiale senza motivo. Le grinzine sono alla fine un problema quasi principalmente โcosmeticoโ.
Le stecche sui fiocchi
Non ha piรน senso, se non per un mero risparmio immediato ma che รจ miope sul lungo periodo, avere un fiocco avvolgibile da crociera senza stecche. Per un delta del 10% di costo ti ritrovi ad avere, senza le stecche, un fiocco (non parliamo di genoa ma di vela al 105-107%) che ha una forte negativitร tra penna e bugna, quindi una balumina molto piรน โscavataโ con unโinevitabile perdita di metri quadri anche fino al 7-10% . Questa negativitร siamo costretti a darla per evitare che la vele vibri e โflappiโ in balumina in maniera non risolvibile. Se invece applichiamo tre o quattro stecche verticali possiamo avere un fiocco un poโ piรน allunato , e migliore come forma e superficie, che ci viene bene nella maggior parte delle condizioni in cui naviga un crocerista, con una bella riserva di โcavalliโ quindi, ma che comunque ci consente di navigare correttamente anche con 20 o piรน nodi di vento. Le stecche verticali in definitiva ci aiutano ad aumentare i metri quadri e sostenere meglio la balumina. Ormai queste vele le producono tutte le velerie, le stecche si allineano con lโarrotolamento dell’avvolgitore e non ci sono contro indicazioni anche lasciando la vela issata e avvolta allโormeggio.
Mauro Giuffrรจ
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