Così hanno salvato Armenia, la barca mitica che era data per “spacciata”

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Vi ricordate della storia della barca Armenia? Il CNB 66 che venne costruito anni fa per partecipare a una circumnavigazione del globo a vela che avrebbe dovuto promuovere l’Armenia nel mondo.

E che l’eccezionale acqua alta di Venezia aveva scaraventato in banchina tra l’indifferenza generale. La nostra denuncia e le foto del 20 metri sdraiato sulle banchine dell’isola di San Lazzaro degli Armeni, a 20 minuti in vaporetto da Piazza San Marco, hanno fatto il giro del web. “La triste fine di una barca splendida e mai utilizzata. E ora, chi la recupera?”, ci eravamo chiesti nell’articolo.

SALVATA DA UN FRANCESE

Per fortuna, qualcuno lo ha fatto. “Armenia, il CNB 66 che fece il giro del mondo per la causa Armena, dopo essere stata scaraventata sul marciapiede da marea e vento è finalmente stata venduta e recuperata”, a scriverlo è il noto perito nautico Davide Zerbinati, che precisa “a dire il vero era stata venduta prima dell’incidente. L’armatore (francese molto determinato) con 3 palloni e 3 energumeni sfruttando l’alta marea sono riusciti a disincagliarla tirandola per l’albero.

La barca pesca 2.75m ed era appoggiata su un metro circo di fango. Andrà in refitting all’estero. Era stato richiesto un preventivo coi relativi permessi, per dragaggio, rimorchio etc etc, ma il francese è andato con la sua testa. Il preventivo era importante”. E ancora: “La barca in alluminio non ha avuto danni, se non un crepino in una saldatura a prua, stuccato. Il motore va”.

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1 commento su “Così hanno salvato Armenia, la barca mitica che era data per “spacciata””

  1. l'ironico andrea

    quindi i francesi non sono tutti cattivi….!!! (per chi non capisce l’ironia, non penso che i francesi siano cattive persone in genere)

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