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La prima delle barche usate che vi proponiamo vi costa soltanto 10.000 euro. E’ un’Impala 36, messo in vendita dall’armatore “per problemi fisici ma con dolore”. E’ lungo 10,80 m e largo 3,25. Niccolò Puccinelli, allora patron del cantiere di Castiglione della Pescaia, si aggiudicò il disegno di Ganbare, rivoluzionaria barca del designer californiano Doug Peterson e, con sapienti modifiche, costruì in serie l’Impala 36 a partire dal 1975.
Velocissimo in ogni condizione e adatto a crociere mediterranee, incontrò un buon successo in Italia. Gli interni prevedevano sei/otto cuccette, disposte in una cabina a prua, due nei divani trasformabili e due di fortuna lungo le murate, oltre a due a poppa. La toilette era in locale separato, cucina e carteggio ai lati della discesa. La barca in questione è visibile a Fiumicino (Roma).
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Proseguiamo con un’altra “barca d’autore”. Con 13.000 euro, potrete portarvi a casa questo raro Delph 32 (lungo 9,61 m e largo 3,20), progetto di Andé Mauric, mitico designer marsigliese (1909-2003) di celebri Half Tonner (come l’Impensable) e di barche di serie come il First 30. Tra i suoi progetti più famosi, anche anche il Pen Duick VI per Éric Tabarly. Questo Delph è del 1974, motorizzato Yanmar e ha sei posti letto (una cabina più quattro cuccette), oltre che tutto ciò che vi serve per una lunga e sicura navigazione. E’ visibile in Liguria, a Marina degli Aregai.
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A 14.000 euro vi portate a casa un piccolo grande classico: si tratta di uno Show 29 dei cantieri Barberis. E’ uno dei capolavori di Alain Jezequel, il progettista francese “papà” anche dei primi Grand Soleil. In 8,90 m (per 2,98 di baglio, con pescaggio 1,60), a quei tempi, gli spazi abitabili sopra e sottocoperta erano al vertice della categoria. Lo Show 29 poi con vento leggero era una barca velocissima, grazie alla ridotta superficie bagnata. In coperta apprezzabile il grande pozzetto che sfruttava il baglio poppiero piuttosto arretrato. (foto di barca gemella tratta da sailboatdata.com)
Gli interni venivano proposti in due versioni che differivano per la disposizione della cucina, a centro barca o ai piedi dell’ingresso in funzione della tuga, lunga o corta. Una cabina prodiera con cuccetta doppia, un bagno, una dinette comoda e cuccette poppiere, ai fianchi del pozzetto. Questo modello è visibile sul lago di Garda.
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massima libertà in coperta In questa foto del Grand Soleil 44 (14,35 x 4,27 m) si capisce come la soluzione a doppia ruota sia vincente sia sulle barche da crociera che su quelle ad alte prestazioni. Consente al timoniere di avere massima visibilità e permette di progettare un pozzetto libero. Lo spazio tra le colonnine agevola la manovra del trasto di randa, qui inglobato nel pozzetto. La zona timoniere e zona equipaggio sono chiaramente suddivise offrendo la massima ergonomia. Le plancette montate sulle colonnine dei timoni, sono il posto giusto per posizionare gli strumenti elettronici.
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