Così puoi navigare senza strumenti e sapere sempre dove ti trovi
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato la storia dell’italo-brasiliano Elio Somaschini (nato nel 1949 a Seregno, in Brianza) e del suo viaggio in barca a vela (un First 40.7) intorno al mondo, dal 2006 al 2013, senza l’uso di strumenti di navigazione.
Invece del sestante, il navigatore (che è stato un imprenditore ma prima di tutto un luminare della fisica) ha usato la mano per misurare la posizione delle stelle.
COME HA FATTO A NAVIGARE SENZA STRUMENTI?
Lo abbiamo contattato per farci spiegare nel dettaglio la tecnica che ha utilizzato. Empirica, ma efficace. Con la “lezione” di Elio (e le illustrazioni di Luna Poggi) vi raccontiamo come calcolare latitudine e longitudine usando solo la vostra mano, gli occhi e un buon orologio. Secondo Somaschini è facile, potete farlo anche voi.
COME TI CALCOLO LA LATITUDINE CON LA MANO
Molti di voi avranno visto “Oceania”, il film di animazione della Disney: la giovane protagonista Vaiana, a un certo punto, durante la navigazione notturna sul suo “proa” (il tipico multiscafo asimmetrico polinesiano), punta la mano al cielo a mo’ di sestante per calcolare la latitudine della barca sfruttando le stelle. Somaschini utilizza un sistema molto simile, non a caso insegnatogli da un allievo del guru micronesiano della navigazione Mau Piailug (1932-2010).
Spiega Elio: “Mettetevi in piedi e aprite le braccia come se foste su una croce. Adesso girate la testa verso la mano con la quale desiderate effettuare la misurazione e aprite bene le dita, in modo tale che il mignolo sia verso il basso e il pollice verso l’alto. Con un solo occhio aperto, mettendo la punta del mignolo sulla linea dell’orizzonte, l’estremità del pollice sarà di circa 23 gradi sopra. Questo valore può cambiare poco da persona a persona, ma a spanne ci siamo. è utile sapere che ogni dito, messo perpendicolare al braccio steso vale 2 gradi e il pugno chiuso ne vale 10. Così capirete la posizione delle stelle o del sole”.
Questo sistema ha consentito a Elio di navigare e raggiungere le mete prefissate con un errore massimo di poche decine di miglia, quasi trascurabile dopo una lunga traversata. Condizione necessaria per il calcolo è sapere l’ora: la navigazione astronomica si basa sull’ora del meridiano zero (Greenwich), che dal 1948 è divenuta l’ora UT (universal time) tempo universale.
BASTA UN OROLOGIO PER CONOSCERE LA LONGITUDINE
Veniamo al calcolo “spannometrico” della longitudine. Anche in questo caso è di fondamentale importanza un buon orologio, anche digitale. Ecco il metodo utilizzato da Elio, che prevede di segnarsi la posizione delle stelle (qui viene fuori l’indole da “fisico” di Somaschini): “L’orologio usa 24 ore come misura della giornata. Però la Terra non fa un giro su sé stessa in 24 ore! Ci impiega poco più di 23 ore e 56 minuti (il valore esatto è chiamato giorno siderale). Magari vi chiederete: ma se quella che gira è la Terra, perché questa differenza? Perché mentre gira su se stessa (movimento di rotazione) si muove pure un poco più avanti intorno al sole (traslazione).
Quindi per poter compiere un giro completo, deve fare un giro più un piccolo angolo! Questo angolo vale un grado! Starete capendo il trucco: il movimento di 1° equivale al movimento fatto da qualunque stella in 4 minuti! Se guardate il cielo, per esempio alle 11 di sera del giorno X, sappiate che, se non vi muovete, troverete lo stesso cielo alle 10:56 del giorno successivo, alle 10:52 due giorni dopo e così via. Immaginate lo stesso scenario: siete partiti il primo giorno con la barca, e dopo cinque giorni vi sdraiate in coperta e osservate lo zenith del cielo sopra di voi.
Se non foste partiti, trovereste la configurazione iniziale alle 10:40 (-4 minuti x 5 giorni = -20 minuti). Ma guardando le stelle, la stessa congiunzione si verifica alle 11:10. Cosa significa? In questo caso che vi siete mossi in direzione ovest e che le stelle hanno impiegato 30 minuti per “raggiungervi”: 30 minuti diviso 4 minuti fa 7,5. Ovvero, espressa in gradi, la distanza che avete percorso verso ovest.
Se conoscete la longitudine del vostro punto di partenza, ecco che ora sapete la vostra longitudine attuale. Con la mano, come vi ho spiegato misurate la latitudine e, volete, sapendo che un grado nel circolo massimo vale 60 miglia nautiche, prendete i 7,5 gradi e moltiplicateli per 60: 450 miglia percorse, se foste all’equatore.
Se state navigando sui 30° di latitudine? Il calcolo da fare è coseno di 30 = √3/2 = 0,85. Avrete percorso 450 X 0,85 = 380 miglia, con una velocità media di 3,16 nodi (380 miglia diviso 120 ore). Che strazio, c’era poco vento!”.
E.R.
Trovate l’intera storia di Elio Somaschini sul numero di dicembre 2019 /gennaio 2020 del Giornale della Vela, in edicola e in digitale.
SCOPRI TUTTE LE NEWS DI CROCIERE, AVVENTURE & NOLEGGIO
NAVIGA INFORMATO!
Per rimanere aggiornato su tutte le news dal mondo della vela, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter del Giornale della Vela! E’ semplicissimo, basta inserire la tua mail qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di vela! E’ gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno!
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Cinque idee regalo di Natale perfette per chi ama la vela
Il Natale si avvicina e con esso la ricerca del regalo perfetto per i propri cari. Se hai un appassionato di vela nella tua vita (un parente, un amico, oppure te stesso se vuoi farti un auto regalo), sei nel
Risolto il mistero del Pogo 50 “fantasma” arenato a Cefalù
Lo scorso 7 dicembre una barca a vela di 15 metri in buone condizioni ma senza equipaggio si è arenata nella spiaggia di Cefalù, in Sicilia. Dopo un’ispezione a bordo e una serie di accertamenti la Guardia Costiera ha identificato
Il libro di Ambrogio Fogar che dovete assolutamente leggere a mezzo secolo dalla sua impresa
Cinquant’anni fa esatti, il 7 dicembre 1974, Ambrogio Fogar entra nella storia per il suo incredibile giro del mondo in solitario. Su un 12 metri, il Surprise percorre 37.000 miglia da est e ovest contro venti e correnti dominanti, sfidando
Non solo porti e marina: ecco dove si installano in Italia i pontili galleggianti
Sono sempre di più i porti e i marina che decidono di rinnovare le proprie attività con dei pontili galleggianti: più moderni, flessibili e sostenibili. Ingemar è l’azienda leader al mondo nella progettazione di strutture galleggianti, che ha contribuito all’ammodernamento