Nessun regatante si sentirebbe mai di consigliarvela, gli istruttori di vela ve la proibirebbero in maniera decisa, eppure la partenza mure a sinistra non va considerata come un tabù. Intendiamoci: nel 99% dei casi una partenza mure a sinistra è un suicidio. Ce lo di ce la regola 10 del regolamento di regata: quando due barche su mure differenti vanno all’incrocio ha diritto di rotta quella con le mure a dritta. Partire mure a sinistra in pratica significa dovere dare diritto di rotta all’intera flotta in partenza, con il rischio concreto di incappare in qualche collisione. Ma è sempre così? No. Ci sono dei casi, non più di due, nei quali la partenza mure a sinistra può essere vincente.
Normalmente un comitato di regata esperto, che si accorge di un salto di vento nei minuti precedenti alla partenza tale da favorire lo start mure a sinistra, annullerebbe la procedura per riposizionare la linea. Ma non sempre però accade questo. Ci possiamo quindi trovare nella condizione di non riuscire a tagliare la linea con le mure a dritta, tanto il vento ha saltato a sinistra, o di riuscirci a fatica. A quel punto la partenza mure a sinistra può essere la chiave. Occorre tenersi nella zona della boa a velocità ridotta, accelerare al momento giusto passando il più vicino alla boa in maniera tale da essere la barca meglio posizionata, a sinistra, sul salto di vento, ed incrociare molto probabilmente davanti a tutti i partenti mure a dritta. Attenzione: la virata deve essere sempre pronta in caso di necessità.
A volte può succedere che la linea non sia perfettamente piazzata e la boa sia più alta rispetto alla barca comitato. In questo caso partire mure a sinistra è un po’ più difficile dato che difficilmente lo start può essere così storto da consentire la partenza mure a sinistra, ma l’idea può comunque essere valutata in base alle condizioni e al livello della flotta che incontriamo.
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