Basta cimiteri di barche! La soluzione ci sarebbe: sono gli incentivi alla rottamazione
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Quella che un tempo era la più bella barca del Mediterraneo, adesso, è un cumulo di macerie a Palma di Maiorca (Baleari): il 40 metri My Song di Pigi Loro Piana, caduto clamorosamente fuori da un cargo nel maggio scorso al largo delle Baleari (QUI la ricostruzione dell’accaduto) aveva riportato danni troppo estesi a seguito dell’incidente e sarebbe stato troppo costoso un refit integrale: la demolizione è stata inevitabile.
MA QUANTO COSTA DEMOLIRE LE BARCHE?
Quello che dovrebbe essere evitabile, invece, sono i costi di demolizione delle barche: in una nostra inchiesta avevamo fatto il punto sull’iter da seguire quando si decide di affidare la propria barca al rottamatore e come funziona lo smaltimento.
Burocrazia a parte, se per disfarsi di un 40 piedi si arrivano a spendere fino a 7.000 euro, ecco che possiamo capire il perché di tante cose. Perché ci sono zone d’Italia (a noi vengono in mente le foci fluviali, come quella dell’Arno o del Tevere) che sono dei veri e propri cimiteri di barche semidistrutte, perché trovate scafi allo sfascio nei piazzali delle campagne (e magari lo spazio è stato affittato in nero, con buona pace del fisco), perché c’è chi, in barba alla legge, decide di affondare la barca piuttosto che affrontare i costi di demolizione e l’affitto del posto barca.
LA SOLUZIONE SAREBBE SEMPLICE
La soluzione ci sarebbe e ce l’abbiamo davanti agli occhi da anni. Si chiamano incentivi statali alla rottamazione. Sono quelli a cui siamo abituati nel mondo delle automobili: sono quelli che ti fanno dire “ma si, ora è il momento giusto per cambiare macchina” e che fanno girare l’economia.
Pensate ai vantaggi: dando indietro la vostra vecchia barca obsoleta, oltre a dimenticarvi delle pratiche burocratiche e dei “verdoni” che sareste costretti a sborsare per demolirla, potreste approfittare di uno sconto su quella nuova.
Questo darebbe nuova linfa a un mercato, quello delle barche a vela, che è in Italia è ancora una nicchia. Senza dimenticare la spinta al settore delle aziende specializzate nella rottamazione (ad oggi, pochissime), che avrebbero così una forte convenienza a trovare soluzioni eco per lo smaltimento della vetroresina.
E addio cimiteri di barche. Come potrebbe insegnare qualsiasi economista da bar, è tutto collegato e la soluzione è molto semplice. Sta al governo metterla in atto, magari bussando alle porte dell’Unione Europea per ottenere fondi.
Poi, ovviamente, si potrebbero pensare a ulteriori eco-incentivi per chi acquista barche da cantieri sostenibili che montano “di serie” soluzioni green (pannelli solari, motori elettrici, etc), ma questo, forse, è il secondo passo.
Eugenio Ruocco
(foto di apertura di JL92S apparsa su http://forums.sailinganarchy.com/)
SCOPRI TUTTE LE NEWS DI BARCHE, TEST & CANTIERI
NAVIGA INFORMATO!
Per rimanere aggiornato su tutte le news dal mondo della vela, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter del Giornale della Vela! E’ semplicissimo, basta inserire la tua mail qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di vela! E’ gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno!
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Niente IVA sui corsi per la patente nautica: c’è la sentenza
C’è una buona notizia per diportisti e scuole nautiche, che scongiura un aumento del 22 per cento sui corsi di formazione per conseguire la patente nautica. A ribadirlo con una decisione destinata a fare scuola è stata la Corte di
S&S Swan Rendez-Vous 2025: torna il grande Cult del Mediterraneo
Fedele alla sua cadenza biennale, non solo torna, ma inizia oggi, uno degli eventi “classic” più esclusivi ed eleganti del Mediterraneo. Neanche a dirlo, è lo Sparkman & Stephens Swan Rendez-Vous! Incorniciate dalla splendida cornice di Marciana Marina, nel Nord-Est
RS Aira 22 (6,5 m): il daysailer semplice ed essenziale per navigare in famiglia
Un tempo era un settore di pura nicchia, ma oggi quello dei daysailer/weekender è un mercato che sembra in espansione, e promuove un modello di barche a vela diverse dal resto del mercato. Ad affacciarsi in questo mercato, che ha
USATO CLASSIC BOAT | 5 daysailer ‘vintage’ per far divertire tutti
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventicinquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così
1 commento su “Basta cimiteri di barche! La soluzione ci sarebbe: sono gli incentivi alla rottamazione”
Ho letto con interesse l’articolo relativo allo smaltimento delle barche in disuso, ma mi sembra che già altre nazioni ( Francia ) abbiano attuato forme ancor più ecologiche e vantaggiose da tempo , coinvolgendo Istituzioni Pubbliche, Produttori di Barche e Articoli Nautici, Aziende specializzate nel riciclo e tutto a costo zero o quasi per l’utente……
Spesso mi domando perché non siamo capaci di copiare le cose e iniziative buone già sperimentate da altri ?…..
Buon Vento