INFOGRAFICA Il metodo infallibile per valutare una barca usata e non farsi fregare
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Un mercato in piena ripresa, ricco di opportunità. Questa è la situazione del segmento della barche usate per il 2017, sia per chi vende che per chi compra. I prezzi sono diventati più stabili rispetto al passato quando la forbice per uno stesso modello dei prezzi poteva oscillare anche del 50%, creando una situazione di incertezza sul reale valore di uno scafo d’occasione. Stabilizzato il mercato, conviene sempre ricordare quelle che sono le regola base per la valutazione di una barca usata. Guardate il grafico qui sotto.
UNA VALUTAZIONE CORRETTA
Dopo il primo anno di vita dovrebbe perdere il 20% del suo valore (che corrisponde più o meno al valore dell’IVA) a cui va aggiunto un ulteriore 5/10%. Stiamo parlando del valore della barca, comprese tutte le spese sostenute per accessori, attrezzature, impianti non compresi nel prezzo base di listino. Il totale della svalutazione dopo il primo anno si può valutare in un 25/30%. Negli anni successivi, dal secondo al quinto/sesto anno di vita, la svalutazione media è del 5% annuo.
L’IMPORTANZA DELLE “CONDIZIONI PARI AL NUOVO”
Dopo un quinquennio si può quindi considerare che la barca varrà all’incirca la metà del suo costo iniziale. Poi la curva di svalutazione tende ad attenuarsi sino ai 10 anni di vita, quando saranno le effettive condizioni di conservazione ed efficienza a contare di più. Per le barche oltre i dieci anni di vita diventa essenziale, perché abbia un vero valore, che sia in buona o perfetta efficienza, nelle cosiddette “condizioni pari al nuovo”.
LE ALTRE VARIABILI
All’interno di questi parametri generali vanno poi inserite altre variabili specifiche, come la tenuta di prezzo superiore di alcuni marchi rispetto ad altri. Casi specifici sono quelli relativi alle barche da regata che hanno svalutazioni molto più forti, oppure barche di serie con caratteristiche “estreme” che possono subire, anche in questo caso, maggiori svalutazioni. Un caso a parte è quello delle barche d’epoca, spesso costruite in legno. Qui entrano in gioco altri parametri, come accade anche per le auto classiche. Conta ovviamente lo stato di conservazione, ma anche la storia della barca, il prestigio di chi l’ha progettata e costruita. Un mondo a parte.
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17 commenti su “INFOGRAFICA Il metodo infallibile per valutare una barca usata e non farsi fregare”
Premetto che il commento vuole essere una critica costruttiva. Alcuni degli elementi esposti sono effettivamente utilizzati nell’estimo navale, tuttavia una valutazione fatta con questi pochi, e comunque generici, fattori non potrà mai confluire in una valutazione tecnico-economica oggettiva. Infatti per valutare un’unità, anche mercantile, occorre tener conto di molti e molti ulteriori elementi che, piaccia o non piaccia, spettano al Perito.
Utilizzando alcuni concetti, anche se corretti o, peggio, utilizzare listini dell’usato tipo quattroruote è completamente insensato. E se la barca che sto vendendo (o comprando) valesse molto di più (o molto di meno)? Vale la pena rischiare per risparmiare 1000 euro di perizia?
Buon inizio per farsi un idea del valore residuo di un imbarcazione. Leggevo anche l’altro commento: quindi secondo Lei i listini (per esempio) di Quattroruote sono insensati?, interessante ipotesi. Io non ritengo avere i mezzi per effettuare analisi di mercato di valenze tali da dimostrare cio e dubito che un normale commerciante/venditore-compratore di auto/barche li abbia. Che il perito sia un buon tramite non lo mette in dubbio nessuno.
BV
Si i listini Quattrofuote soo insensati nella realtà oggettiva, anche per quanto riguarda le auto è importante come sono tenute e lavori fatti o da fare, basti pensare che rifare un cambio automatico costa circa €3000.
La ragione di esistere dei suddetti listini sta nella difficoltà ma direi quasi pigrizia nel voler entrare nel merito e soprattutto a totale vantaggio delle assicurazioni al momento di dover risarcire totamente o parzialmente.
Di fatto nella realtà il prezzo efettivo di vendita non è quello dei listini Quattroruote ma dipende dallo stato e dalla particolare versione dell’auto, sempre salvo quanto operato dai concessionari per il ritiro usato.
Per le barche la cosa è ancor più determinante.
Direi che questo articolo è assolutamente insulso e vuoto di contenuti.
Pingback: Scegliere una barca usata: ecco i consigli utili per non sbagliare – Città delle Mamme
Bisognerebbe sempre fare attenzione ai tempi di permanenza di una barca sul mercato e se viene utilizzata fino a prima di essere venduta, fare un’analisi delle barche simili e non fidarsi troppo dei proprietari che tendono a “gonfiare” i prezzi o dei broker che potrebbero aumentarli per avere commissioni più alte, come giustamente si segnala in questo articolo: https://www.yachtworld.it/boat-content/calcolare-il-prezzo-di-una-barca-890/
Buongiorno, mi chiamo Franco ho una Fenicia 37 del 1971 e in ottime condizioni, ma non saprei dare una valutazione.
Tenedo conto che ho apportato delle modifiche migliorando la sua qualità, come il webasto, spryhood.
Spareste indicarmi quanto può essere quotata?
In attesa, porgo distinti saluti.
Franco Ghitaldo
Praticamente nessuno accetta offerte che seguano queste valutazioni, questa e la mia esperienza, se conoscete chi fatemelo sapere, grazie.
Il primo punto che giustifica una riduzione del 20% per effetto dell’iva è assolutamente fuorviante ed errato, perchè lIVA è comunque un costo di cui tener conto, tant’è che anche il TUIR dice che allorquando l’iva non è detraibile, il costo da ammortizzare deve essere comprensivo dell’IVA stessa. Quindi è errato ridurre il costo di tale valore solo perchè il venditore non puo applicare separatamente l’imposta che è diventata invece parte integrante del valore del bene.. Il prezzo deve essere depurato solo delle provvigioni e dell’utile della prima transazione commerciale, ma non di più!
Buone notizie ma spiegate pure le qualità della barca il motore tutto le lunghezze fare i modo che chi ha bisogno di imparare, dare sicurezza per nuovi approcci al mare grazie
A mio parere, il costo di una barca usata la fa il mercato e non si può generalizzare. Nel mio caso nel 2012 acquistai un Oceanis 393 Clipper, del 2005 refittata completamente nel 2010, esattamente la barca che cercavo per le mie esigenze. Per cercarla ho girato l’Italia da nord a Sud fino a trovarla, il cui prezzo fu in media superiore alle altre viste, ma essendo la migliore di tutte per freschezza e dotazioni, ovviamente presi quella. Morale, se mi fossi dovuto attenere ad un parametro matematico tabellare….. ancora la starei cercando e non avrei girato con “lei” più volte tutta la Sardegna, la Sicilia, e mezzo Tirreno.
Buongiorno, io sto cercando un Bavaria 40 anno 2008/2010 chiedo all’autore dell’articolo se sa indicarmi chi applica quotazioni con tali svalutazioni. Grazie mille. Un cordiale saluto. Guido Ghisi
Al contrario di un auto, quando si parla di unita’ a motore o vela, e si vuole certe cratteristiche, ad esempio una certa metratura – ad esempio 48-50 piedi, flybridge, con una forbice di anni, ad esempio 2007-2010, il mercato non e’ enorme. In uno stesso momento vi possono essere tra le 50 e le 100 unita’ in vendita in tutto il mediterraneo che rispettino tale criterio. Quindi come in ogni altro settore economico i prezzi dovrebbero dipendere da quanti potenziali acquirenti vi siano in quel momento. Un periodo di crisi dovrebbe privilegiare compratori con la liquidita’ subito disponibile, che magari riescono a chiudere un acquisto perche’ trova il venditore che ha bisogno di vendere. In altri periodi magari succede il contrario. Questa elasticita’ del prezzo non sembra essere parte della mentalita’del tipico broker del diporto italiano.
Sono d’accordissimo con Paol. Sto infatti vendendo il mio Oceanis 393, personalmente arricchita negli anni al punto che dal 2012 ci ho speso circa 20.000 euro, e non ho certo incluso rimessaggio, porti, carenaggio o qualsiasi altro costo di normale manutenzione bensì cose come 2 bagni elettrici Sanitrit, Serbatoi Waste, 200 watt di Solbian con 2 MPPT separati, elettronica da Shuttle della Nasa ecc ecc ma nonostante questo, il broker ti spinge a vendere sottocosto…. e questo non va bene. Io per convincerlo ho fatto questo esempio sottolineando l’unicità e l’esclusività del mezzo… Ho un Land Rover Defender del 1996 perfetto ed arricchito da diversi gadget costosi tra motore e carrozzeria. Da polizza ass. varrebbe 1000 euro, ma se cerchi quest’auto in Italia, alle stesse condizioni, non la trovi e giammai ci riuscissi, per un rottame gli devi dare 8.000 euro. La mia sta in ottimo stato e se la vuoi mi devi dare 12.000 euro, perchè tanto non la trovi…… morale: una barca a vela superaccessoriata e ottimamente tenuta, non puoi pretendere che venga venduta al costo di un rottame che galleggia a malapena.
Sono d’accordissimo con Paol. Sto infatti vendendo il mio Oceanis 393, personalmente arricchita negli anni al punto che dal 2012 ci ho speso circa 20.000 euro, e non ho certo incluso i costi annuali bensì cose come 2 bagni elettrici Sanitrit, Serbatoi Waste, 200 watt di Solbian con 2 MPPT separati, elettronica da Shuttle della Nasa ecc ma nonostante questo, il broker ti spinge a vendere da fame…. e questo non va bene. Io gli ho fatto questo esempio sottolineando l’unicità e l’esclusività del mezzo… Ho un Land Rover Defender del 1996 perfetto ed arricchito da diversi gadget costosi tra motore e carrozzeria. Da polizza ass. varrebbe 1000 euro, ma se cerchi quest’auto in Italia, alle stesse condizioni, non la trovi e giammai ci riuscissi, per un rottame gli devi dare 8.000 euro. La mia sta in ottimo stato e se la vuoi mi devi dare 12.000 euro, perchè tanto non la trovi…… morale: una barca a vela superaccessoriata e ottimamente tenuta, non puoi pretendere che venga venduta al costo di un rottame che galleggia a malapena.
Sono d’accordissimo con Paol. Sto infatti vendendo il mio Oceanis 393, personalmente arricchita negli anni al punto che dal 2012 ci ho speso circa 20.000 euro, e non ho certo incluso i costi annuali bensì cose come 2 bagni elettrici Sanitrit, Serbatoi Waste, 200 watt di Solbian con 2 MPPT separati, elettronica da Shuttle della Nasa ecc ma nonostante questo, il broker ti spinge a vendere da fame…. e questo non va bene. Io gli ho fatto questo esempio per sottolineare l’unicità e l’esclusività del mezzo… Ho un Land Rover Defender del 1996 perfetto e superaccessoriato. Da polizza ass. varrebbe 1000 euro, ma se cerchi quest’auto in Italia, alle stesse condizioni, non la trovi e giammai ci riuscissi, per un rottame gli devi dare 8.000 euro. La mia sta in ottimo stato e se la vuoi mi devi dare 12.000 euro, perchè tanto non la trovi…… morale: una barca a vela superaccessoriata e ottimamente tenuta, non puoi pretendere che venga venduta al costo di un rottame che galleggia a malapena.
La barca, diversamente dall’auto (anche se ci sono eccezioni), non è un mezzo di trasporto. Non lo è. L’auto la uso principalmete per andare al lavoro, a fare la spesa, a portare i figli a scuola. La barca no. E’ una passione. Va da se che il valore che il venditore da alla propria barca è quasi sempre sopravvalutato, vale a dire sopra la disponibilità a pagare di un nuovo aquirente.
Questo non vuol dire che non ci sia in giro un compratore che apprezzi esattamente le stesse cose e sia disposto a pagare quanto richiesto. Inoltre spesso non ci sono tante barche dello stesso modello usate sul mercato ed è quindi difficile fare un confronto.
I lparagone con le auto d’epoca non regge, per tanti motivi…..una barca usata è sempre un oggetto usato che deve svolgere una funzione , non essere collezionata…..quindi perde valore rispetto al nuovo per tanti motivi….innovazione, logoramento, affidabilità