SPECIALE GENOVA – Winch elettrico: perché si, perché no. La parola all’esperto

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Al Salone di Genova siamo passati allo stand di Harken a trovare il direttore commerciale, Emanuele Cecchini. Cresciuto a Roma ma varesino di adozione, classe 1964, Cecchini ha un lungo palmares di successi velici. Ha regatato su Three Quarter Tonner, Half Tonner, Swan, monotipi quali Mumm 30, 36 e Melges 32. Ha preso parte a diverse Admiral’s Cup, Sardinia Cup, Mondiali Maxi e ai Mondiali 50′, che tra l’85 e il ’95 erano la vera anticamera della Coppa America. E’ stato a bordo di molti Moro di Venezia Maxi, e i mitici Mandrake di Giorgio Carriero. Questo per farvi capire che, quando si tratta di attrezzatura di coperta, i suoi consigli sono davvero preziosi.

Gli abbiamo posto due domande fatidiche: la prima è relativa ai winch elettrici. Conviene averli a bordo? Perché si e perché no? Poi abbiamo parlato di attrezzatura di coperta e come sceglierla. Ecco che cosa ci ha raccontato.

WINCH ELETTRICI A BORDO: PERCHE’ SI E PERCHE’ NO

ATTREZZATURA DI COPERTA, COME SCEGLIERLA

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “SPECIALE GENOVA – Winch elettrico: perché si, perché no. La parola all’esperto”

  1. Daccordissimo per il winch elettrico. Sul mio Oceanis 393 attrezzato esclusivamente con randa e genoa avvolgibili, con qualsiasi vento mi posso permettere di manovrare da solo le vele con il winch di coperta Harken, di misura più piccola rispetto ai winch di servizio del fiocco ma potentissimo e a due velocità. Senza di quello mi sarebbe risultato molto faticoso e a volte anche pericoloso non averlo, avendo più volte trasferito la barca da solo, a tappe giornaliere poiche non viaggio mai di notte, da Palau verso Portovecchio, poi Giglio, Riva di traiano infine Fiumicino Fiumara. Tra l’altro, ovviamente con aiuto di un compagno in coperta, risulta indispensabile per l’alzo in testa d’albero ovviamente con le dovute attrezzature di sicurezza quali banzigo professionale e imbragatura completa d’alpinismo…… poichè “dus” meglio che “Uan” –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

TEST Quanto ne sapete di carteggio? Mettetevi alla prova!

Ecco un test a bruciapelo su carteggio & affini, per riportarvi ai tempi dell’esame della patente nautica! Fateci sapere quante risposte giuste avete totalizzato con un bel commento: e non è valido documentarsi sul web, siate onesti! TEST CARTEGGIO 1

Torna in alto