Michael Schmidt: una bella storia di vela e di passione
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Lo abbiamo incontrato a bordo della sua nuova creatura, l’Y7 (Leggi QUI la prova), e Michael Schmidt aveva tutta l’aria di essere un uomo che oggi, e forse molto spesso nella sua vita, fa solo quello che gli piace e produce solo le barche che lo affascinano. Camicia bianca fuori dai pantaloni, capello lungo e a piedi scalzi, sorriso contagioso, è quasi impossibile non sentirsi a proprio agio chiacchierando con lui.
Ma l’uomo che abbiamo davanti è certamente uno dei più grandi protagonisti della nautica degli ultimi 30 anni. Prima velista e regatante, protagonista delle sfide tedesche all’Admiral’s Cup negli anni ’80, poi manager e costruttore di barche, fondatore di un colosso mondiale come Hanse, e poi ancora ideatore di un marchio “visionario” come Y Yachts. La storia di Michael Schmidt è quella di un uomo che nel suo lavoro è riuscito a coniugare passione e business.
LA CADUTA DEL MURO E LA CREAZIONE DI HANSE
A fine anni ’80 fiuta il momento positivo post caduta muro di Berlino e in quella che era stata la Germania dell’Est, a Greifswald per la precisione, fonda nel 1990, in un vecchio capannone, il cantiere Hanse. Inizialmente il cantiere si occupa principalmente di riparazioni, ma presto le prospettive cambiano. Il suo obiettivo è chiaro: le barche da crociera pura fino a quel momento erano lente e a volte poco al passo con i tempi. Schmidt vuole proporre qualcosa di nuovo, non delle barche da regata, ma dei modelli comodi che navigassero molto bene a vela, ma a patto che costassero poco. Per fare questo serve un modello di produzione industriale e dei designer innovativi: la scelta ricade su due nomi che da lì a poco sarebbero diventati importanti: Friedrich Judel e Rolf Vrolijk. Compra da un cantiere svedese in fallimento, la Rex Marin, degli stampi e realizza l’Hanse 291, che al Salone di Amburgo del 1994 sarà un successo. La prima pietra di un cantiere che diventerà un colosso.
LA NASCITA DI Y YACHTS
Nel 2011 Schmidt decide di lasciare e vendere Hanse, ma in mente ha qualcosa di nuovo, non intende fermarsi. Vuole continuare a produrre barche, ma questa volta non preoccupandosi del mercato, o meglio, non avendo il mercato come focus principale. Vuole semplicemente produrre le sue barche, quelle che piacciono a lui, barche dal design ricercatissimo, con tocchi stilistici non convenzionali, veloci, lussuose.
Nasce così la Y Yachts, che in questi primi anni di vita ha avuto tra i suoi protagonisti designer come Lorenzo Argento e Luca Brenta. Un marchio fuori dagli schemi, che non smetterà di sorprenderci anche nei prossimi anni. Barche che si porteranno dietro il DNA di Michael Schmidt: un pò regatante, un pò visionario; uno yachtsmen fantasioso. Barche che avranno, usando una metafora, un sorriso contaggioso, la camicia fuori dai pantaloni e i piedi scalzi, senza mai perdere una naturale eleganza.
Mauro Giuffrè
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