Se pescate questo pesce dovete liberarlo. Rischiate multe salate

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Bella la pesca a traina in crociera, ma attenzione alle prede. Proprio in questi giorni le nostre coste vengono invase da piccoli tonnetti di varie specie, in particolare alletterati, tombarelli e tonni rossi. La pesca del tonno rosso è regolata da una precisa norma che vi riporteremo più in basso, catturarli ci espone al rischio di pesanti sanzioni. Ma come fare a distinguere le varie specie di tonno? Vi aiutiamo con queste tre foto.

Il tonnetto rosso si riconosce perché quando esce dall’acqua mostra delle tipiche strisce verticali dal dorso alla pancia.
Il tombarello si riconosce grazie alla “tigratura” scura sul dorso, simile a quella degli sgombri.
Il tonnetto alletterato si riconosce per la tigratura sul dorso e per i puntini neri in prossimità della pancia, poco dietro le branchie.

 

IL TESTO DELLA NORMAI

In ossequio alle vigenti normative internazionali (Raccomandazione ICCAT 14-04) ed europee (Reg. CE n.302/2009, come integrato e modificato dal Reg. UE n.500/2012), con Circolare n.12780 del 15 giugno 2010, la Direzione Generale della Pesca e dell’Acquacoltura del Mi.P.A.A.F.​ ha inteso disciplinare l’esercizio delle pesca sportiva/ricreativa della risorsa tonno rosso.

In particolare, il menzionato provvedimento prevede il rilascio, a cura dell’Ufficio circondariale marittimo nella cui giurisdizione ricade il porto base dell’unità da diporto interessata, di una specifica autorizzazione con validità triennale e rinnovabile alla scadenza.

Tale nulla-osta si riferisce all’unità da diporto (che, naturalmente, deve essere di nazionalità italiana), per cui non è necessaria la presenza a bordo del soggetto che ne ha fatto richiesta.

Dal punto di vista tecnico operativo sono previste le seguenti limitazioni:

  • divieto di catturare più di un esemplare al giorno;
  • periodo di pesca consentito dal 16 giugno al 14 ottobre, con possibilità di proseguire fino al 31 dicembre, solo ed esclusivamente con la tecnica del catch and release;
  • taglia minima di cattura fissata a 30 kg. o 115 cm. di lunghezza alla forca (misurata, cioè, dall’estremità della mascella superiore all’estremità del raggio più corto della coda);
  • obbligo di presentare all’Autorità marittima, entro 24 ore dallo sbarco, la pertinente dichiarazione di cattura;
  • divieto di commercializzare gli esemplari catturati.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “Se pescate questo pesce dovete liberarlo. Rischiate multe salate”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Sono una velista migliore dopo l’Academy di Caprera

Si è concluso il Master del campione Roberto Ferrarese alla Academy del Centro Velico Caprera. Abbiamo raccolto la testimonianza di Fiamma Briziarelli, velista super esperta e istruttore del centro velico da quando aveva 18 anni, che ne è rimasta entusiasta.