Siete bloccati in porto per il maltempo durante la crociera in barca? Siete appassionati di pesca e volete provare a ingannare l’attesa pescando un po? Bene, basteranno poche mosse e il gioco è fatto ma a patto di procurarsi una super esca. La tecnica di cui vi parliamo oggi è molto semplice, faremo la tipica pesca a galleggiante, conosciuta anche nelle varianti bolognese o inglese. La possiamo praticare dalla barca ormeggiata a un pontile o da una banchina, per insidiare spigole e saraghi principalmente, ma cercando anche il “colpaccio” all’orata.
Ma vi parlavamo di una super esca. di cosa si tratta? Del cosiddetto “gamberetto fantasma”. E’ un piccolo gambero diffusissimo lungo le nostre coste, che vive tra le rocce nei bassi fondali, o attaccato sotto i pontili galleggianti. Per catturarlo dovremo avere un guadino a maglie strette o uno di quelli da acquario. I nostri amici gamberetti sono difficili da individuare perché si mimetizzano molto bene con l’ambiente circostante, ma una volta individuati scoprirete che sono anche molto curiosi e davanti a una mano tesa, ferma, si avvicineranno per toccarla con le loro antenne. A quel punto, delicatamente, li faremo entrare nel nostro guadino. Le zone in cui li cercheremo saranno appunto i pontili, o le zone di scogliera dove si formano delle pozze d’acqua riparata: aguzzate la vista e li troverete.

La montatura che useremo sarà quella classica per la pesca con il galleggiante. Una canna da 6 metri se peschiamo da una scogliere, dalla barca basta anche una cannetta da spinning di 3 metri o similare, un mulinello di taglia contenuta imbobinato con lo 0,16 e un finale non superiore allo 0,12. Il gamberetto andrà innescato con un amo molto piccolo, anche del 14, dalla coda e può rimanere vivo a lungo.