SUPER TECNICA: a pesca in crociera con le vele issate
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Siete in vacanza in barca a vela? State provando a pescare a traina ma vi limitate a fare “l’acqua a fettine” senza ottenere nessun risultato? Se vi trovate in questa situazione vi diamo una super dritta per cambiare direzione e portare in tavola qualche pesce.
La migliore esca per i cacciatori estivi (per esempio i tonnetti alletterati, le lampughe, gli sgombri) l’abbiamo sotto gli occhi ma non ne siamo consapevoli: l’ombra della nostra barca e le nostre vele. Funziona così: nelle giornate molto calde e con poco vento, a mare piatto, i pesci riducono drasticamente l’attività e vanno alla ricerca dell’ombra. Per questo spesso le zone migliori sono a ridosso di pontili o intorno a una nave ormeggiata al largo. Ma se non abbiamo nulla del genere nei paraggi sfrutteremo la nostra barca. Spegniamo il motore, alziamo le vele e anche se navigheremo a 2,5-3 nodi al massimo va bene ugualmente, anzi è quasi meglio che l’essere più veloci. A quel punto fileremo in acqua le nostre lenze (preparate come vi abbiamo spiegato QUI) ma a una distanza ridottissima dalla nostra poppa, ad appena 8-10 metri, esattamente nella nostra scia. I pesci, con un po’ di fortuna, saranno incuriositi dall’ombra della nostra barca e dalla sagoma della nostra chiglia e, senza il disturbo del motore, si avvicineranno alla nostra barca trovando sul loro cammino le nostre esche.
Ricordate: pescate responsabilmente, rispettate le taglie minime di ogni specie e prelevate solo le quantità massime previste a norma di legge.
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