La linea Keepsailing ha segnato l’ingresso di Montura, leader dell’abbigliamento tecnico outdoor e per la montagna, nel mondo della vela. E le soluzioni sperimentate in acqua adesso servono per produrre capi migliori in ogni ambito.
Sono passati più di cinque anni da quando Roberto Giordani, il proprietario di Montura, storico marchio italiano di abbigliamento dedicato alla montagna ed all’outdoor, con l’aiuto dell’amico architetto Claudio Caramel (fondatore dell’Arkanoè Sailing Team Melges24) ha deciso di sondare una nuova via, “dal verticale all’orizzontale”, sviluppando una linea di capi pensati per la vela, dal nome Keepsailing.
Cinque anni di test approfonditi alla ricerca delle migliori performance, partendo dalle analogie che accomunano il mondo dell’outdoor e della montagna a quello delle barche, per poi individuarne le differenze.
Ad esempio, i capi indossati dagli alpinisti sono pensati per un corpo in costante movimento e con elevato stress fisico, mentre nella vela sportiva, a volte, si sta fermi in falchetta a prendere secchiate d’acqua in faccia.
Sulla base anche di questi presupposti sono stati studiati e testati a lungo i tessuti. Come ad esempio il Goretex Pro per la “Conero Jacket”, capace di un’impermeabilità pari a 28.000 colonne d’acqua (o per i “Conero Pants” rinforzati in kevlar).
All’inizio di questa nuova avventura, gli sviluppatori dei prodotti dell’azienda nata in Trentino e con sede anche in Veneto pensavano che fosse sufficiente realizzare solo lo strato esterno, cerate e salopette, sfruttando come intimo e strati intermedi i prodotti derivanti dal catalogo per la montagna.
Ma non è stato così, poiché si è reso necessario adattare anche gli strati interni per massimizzare ergonomia e traspirabilità. E adesso gli studi compiuti per la linea Keepsailing, in una sorta di processo inverso, sono utilizzati per migliorare anche i capi dell’outdoor.
L’IMPORTANZA DEI TESTER
Siano capi di abbigliamento o calzature per la montagna o per il mare, l’importante è non tradire la filosofia di Montura riassunta nel motto “searching a new way”: prima di lanciare un prodotto, occorre testarlo in ogni condizione, sempre alla ricerca di una nuova soluzione, una traccia mai percorsa, una nuova via. Per questo sono stati individuati alcuni tester chiave, ognuno di loro specchio di una diversa ‘faccia’ della vela.
Con gli oceanici Gaetano Mura e Michele Zambelli sono stati testati i capi dedicati al ‘grande freddo’. Analoga operazione compiuta con l’equipaggio di Enrico Tettamanti, che a bordo del “Solaris 72 Kamana” ha attraversato il Passaggio a Nord-Ovest navigando da occidente verso oriente.

Nel mondo delle regate d’altura e dei monotipi, Montura collabora con Enrico Zennaro e con i ragazzi di Arkanoè Sailing Team (di cui è responsabile Sergio Caramel, consulente tecnico di Montura) sui Melges 24. Con un coach d’eccezione, l’olimpionico sloveno Karlo Hmeljak, la giovane squadra parteciperà ai Mondiali Melges 24 di Villasimius ad ottobre.
L’evento costituirà l’ultimo test per i nuovissimi capi che Montura sta per lanciare sul mercato a completamento della linea Keepsailing. I test in corso non riguardano soltanto il mondo della vela sportiva, ma anche quello di chi nella nautica ci lavora, collaborando con i rigger di Velamania, con OneSails, con 69Fsailing e con FragliaVelaRiva per testare i prodotti anche in ambito professionale.
Last but not least, Montura è da sempre attenta al sociale e all’editoria: nel primo caso sostiene alcuni progetti di sport inclusivo, tra cui spicca il sostegno all’associazione “Diversamente marinai”. In campo editoriale è al varo un nuovo libro per i tipi di “Montura Editing” a firma di Enrico Tettamanti.
Tutte le attività sociali e solidali di Montura, al pari dei prodotti, sono consultabili sui siti aziendali www.montura.it e www.monturastore.com e potranno essere toccate con mano in alcuni degli appuntamenti più importanti del mondo della vela, dal Salone nautico di Genova alla Barcolana di Trieste, fino al METS di Amsterdam.