Tragedia in Atlantico. Le ricerche del velista solitario francese Stephane Thomas (57 anni), che avrebbe dovuto prendere parte alla prossima Mini Transat, si sono interrotte questa mattina.

COSA E’ ACCADUTO?
Il suo Mini 650 (numero di scafo 975) è stato avvistato sabato scorso da un aereo Atlantic 2 della marina francese a 3 miglia da Brest (Bretagna), senza nessuno a bordo, e rimorchiato a terra. Thomas aveva lasciato Lorient il 22 luglio e aveva doppiato la Île de Ré per poi arrivare in Irlanda e compiere le 1.000 miglia necessarie alla qualificazione per la prossima Transat. Avrebbe dovito poi riportare la sua barca a Lorient, ma si sono perse le sue tracce, il primo appello di ricerca è apparso su un forum dei marinai.
La sua barca, una di quelle di progettate da David Raison, aveva la tipica prua tonda che siamo ormai abituati a vedere nel mondo mini. Stéphane Thomas aveva chiamato la sua barca a vela “Aelig”, che significa “piccolo angelo” in bretone. E’ stato a bordo di Aelig che ha partecipato alla Mini Pornichet Select lo scorso aprile, finendo 55° su 60 concorrenti: poi il Mini Fastnet in doppio, con il fratello, dove però si era ritirato.
I concorrenti della Transgascogne 2019 rispetteranno un minuto di silenzio alle 14:00 prima della partenza da Laredo della seconda tappa della regata prevista per le 14:08.
2 commenti su “Tragedia in Atlantico: velista scomparso mentre tentava di qualificarsi alla Mini Transat”
Circa il minista disperso (morto): avete mai visto un minista (e qualunque altro velista) legarsi? Io no. Io mi lego sempre di notte anche in bonaccia assoluta e di giorno sopra i 20 nodi. E regato o navigo sempre in equipaggio. Di solito vengo deriso. E a nulla serve raccontare di quella volta che sono finito in acqua in regata a gennaio, per fortuna i 40 nodi di quel giorno erano da terra e il mare sottocosta era bello piatto. Così in 5 minuti mi hanno recuperato. Se no morivo a un miglio dal porto di Rapallo. Legatevi ragazzi. Buon vento a tutti e condoglianze alla famiglia del povero Stephane.
Grazie per diffondere la tua esperienza.