Un Mylius così non si era mai visto
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Mylius è pronta a sbarcare ufficialmente nel mondo dei racer. Se le incursioni nel mondo performance del cantiere italiano sono assai note, tutte i Mylius sono infatti concepiti per l’utilizzo doppio, croceristico e sportivo, questa volta parliamo di un progetto espressamente concepito per regatare ai massimi livelli, pur restando una barca versatile anche in altri contesti.
Il Mylius 60CK è un progetto completamente nuovo, l’evoluzione in chiave sportiva del Mylius 60FD. Un offshore-racer & performance cruiser. Uno yacht concepito per prendere parte da protagonista nelle più importanti regate di altura, ma anche dotato di spazi e di comfort tali da poter essere un eccellente yacht per le crociere estive in mediterraneo.
Il concept del progetto, su espressa richiesta del suo primo armatore Guido Paolo Gamucci (armatore dei Cippa Lippa, n.d.r.), è stato sviluppato prevedendo un sistema di canting-keel di ultima generazione ottenendo un sostanziale incremento della stabilità con un pescaggio non eccessivo (3.500 mm) considerate le dimensioni della barca.
Con la costruzione interamente in carbonio (le strutture del fondo sono realizzate con tessuti pre-preg) e la riduzione del peso in zavorra, resa possibile dalla canting-keel, i valori del dislocamento sono stati contenuti sotto le 15.0 ton in condizioni lightship. I volumi di carena sono stati totalmente ripensati per le maggiori velocità ed i minori angoli di sbandamento previsti in progetto: la nuova carena è dunque caratterizzata da maggiori rapporti LOA/LWL e Bmax/Bwl, volumi di prua più pieni, sezioni centrali più svasate per incrementare la stabilità di forma, uscite di poppa estremamente piatte, ed infine da una riduzione dell’immersione del corpo canoa e da un rocker meno accentuato. Grazie all’incremento di stabilità fornito dal sistema canting-keel, il 60 CK offre un generosissimo piano velico, ed i valori della superficie velica relativa upwind e downwind si attestano su valori prossimi a quelli di un racer puro.
Il piano di coperta, pur conservando i canoni distintivi di Mylius, è stato ripensato per un uso maggiormente sportivo: le timonerie sono state spostate in posizione più avanzata, il trasto randa è alla loro poppavia, i winch drizze sono posizionati ai lati del tambuccio, mentre i winch primari, quelli della scotta randa (sistema alla tedesca) ed i winch del back sono in linea ai lati del pozzetto.
L’impianto di movimentazione dei winch di bordo è idraulico (PTO su motore termico principale) per l’uso in regata, tuttavia le batterie agli ioni di litio installate a bordo hanno la capacità di fornire la potenza necessaria per le movimentazioni in crociera.
Gli interni sono stati progettati in chiave leggera e sportiva, con largo uso di carbonio, pur conservando il necessario comfort per la crociera sportiva. L’attento studio dei livelli e delle disposizioni interne ha permesso di contenere gli ingombri del sistema canting-keel interamente sotto il pagliolo, ed anche la cassa del canard foil è posizionata in modo da non interferire con gli spazi vivibili. Il Layout offre un’ampia cabina armatore con bagno dedicato a prua, due cabine ospiti con bagno a poppa, la cabina marinaio all’estrema prua. La cucina ed il tavolo carteggio sono rispettivamente sulla sinistra e sulla destra della scala di accesso a poppavia dell’ampia dinette centrale. Sono previsti inoltre armadi per gli effetti personali in ogni cabina e ampi spazi per lo stivaggio degli indumenti e delle attrezzature da navigazione.
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