developed and seo specialist Franco Danese
Se andate in mare da anni, siamo certi che a bordo e in banchina utilizzate i classici nodi: gassa d’amante, piano, parlato, savoia, bocca di lupo. Bene, ma si può fare di meglio. I nodi vanno variati a seconda della situazione e del tipo di oggetto al quale andremo a legare la cima. Qual è il nodo giusto quando si tratta di rimorchiare un’altra barca? E per fissare l’ancora alla cima? Per unire due cime, anche di spessore diverso? Per non parlare di quando vi accorgete che la cima che dovete usare si sta rompendo, e dovete eliminare la parte usurata, senza tagliarla.
UN MANUALE VIENE IN VOSTRO AIUTO
A ogni situazione, il suo nodo. Per quello noi ne abbiamo raccolti in un manuale più di quaranta, dividendoli per tipologia d’uso (di arresto, di appesantimento, decorativi, di avvolgimento, di giunzione, a occhio o gasse, scorsoi o a cappio, di accorciamento, di legatura, per la pesca), segnalandovi pregi e difetti di ciascuno di essi. Ogni nodo è mostrato in tutte le sue fasi di esecuzione. Ecco due esempi:
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