Paul Whiting, quel gran genio dimenticato dello IOR
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Vi raccontiamo cosa è successo qualche giorno fa in redazione. “Chi è il progettista di Pendragon (la barca di 70’ Nicola Paoleschi protagonista delle regate lunghe, 151 Miglia e TAG Heuer Vela Cup a Pisa)”, ha chiesto qualcuno. “Il neozelandese Laurie Davidson”, ha risposto un altro.
“Sapete che Davidson faceva parte di un ‘trio’ di giovani progettisti kiwi che ha rivoluzionato il mondo dello IOR, la stazza con cui si correvano le regate di altura fino al 1998?” è intervenuto il direttore Luca Oriani. “Due sono ancora vivi, Bruce Farr e, appunto, Davidson. Ma c’è chi dice che il più geniale fosse Paul Whiting, scomparso in mare dopo la Sydney Hobarth del 1980, sulla sua barca”.
PAUL WHITING, CHI ERA COSTUI?
Molti dei redattori più giovani, fatto questo nome, hanno mostrato il loro miglior sorriso interrogativo quasi a chiedere “Chi era costui?”. Whiting, nato nel 1952, faceva parte della nuova generazione di progettisti kiwi “autodidatti”. Iniziò a progettare a 16 anni la sua prima barca, il Reactor 25, che ebbe un buon successo (70 esemplari venduti). Il suo primo scafo a dislocamento leggero fu lo Stinger, un half tonner del 1974.
La sua barca più famosa è il Magic Bus, nata alla fine del 1975. Doveva essere una barca che seguisse l’idea del Farr 727 vincitore l’anno precedente della Quarter Ton Cup, cioè con un dislocamento leggero e con forme tipiche di una deriva. Whiting disegnò così Magic Bus, che nel 1976 vinse la Quarter Ton Cup a Corpus Christi, in Texas.
Progettò successivamente Candù, ottavo alla Half Ton Cup di Trieste e Newspaper Taxi, un half-tonner a deriva mobile protagonista e vincitore di moltissime regate d’altura.
Smackwater Jack (11,95 m) è la prima barca da lui ideata per il mondo degli One Tonner: costruita nel 1977, è la barca su cui il progettista trovò la morte assieme alla moglie Alison, John Sugden e Scott Coombes alla Hobart to Auckland del 1980 in una tempesta… L’imbarcazione andò dispersa e solo nel 2008, scrivono i giornali neozelandesi, sarebbe stata trovata un parte del pozzetto lungo le coste dell’isola.
Una barca strana Smackwater Jack (foto in apertura e a sinistra), con quella poppa larghissima per l’epoca (in controtendenza con le poppe a “V” degli anni ’70) che anticipava i tempi e una tuga squadrata e antiestetica realizzata in fretta e furia perché, secondo i regolamenti IOR, non aveva sufficiente altezza sottocoperta.
Abbiamo postato un’immagine sui social chiedendone nome e progettista e vi siete sbizzarriti! Molti sono andati “a farfalle”, qualcuno ha mancato la risposta ma ha centrato il tipo di barca e pochissimi ci hanno preso (Maurizio Manzoli, Domenico Boffi, Gl Priz). Quei pochissimi che conoscono il genio di Paul Whiting, scomparso a 27 anni in Pacifico.
Eugenio Ruocco
(le immagini sono tratte dal bellissimo blog http://rbsailing.blogspot.com)
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1 commento su “Paul Whiting, quel gran genio dimenticato dello IOR”
Giusto per non rimanere indietro rispetto al mio amico Gi Priz, ricorderò che tra i progettisti neozelandesi c’era anche Jim Young (un po’ più agé del gruppo Holland/Farr/Davidson/Whiting) che disegnò Heatwave, One tonner di fine anni ’70.