E’ iniziata l’estate e i cacciatori di plastica del Medplastic Team ci stanno mandando tantissime foto delle loro “catture”! D’altronde, basta poco: munitevi di un retino o di un mezzo marinaio, e partecipate anche voi al grande contest “No Plastic” per salvare il Mediterraneo (è facilissimo, in calce troverete il regolamento). Ecco chi sono i cacciatori più attivi di questi giorni:
Il premio “creatività” va a Marta Del Carlo e il suo compagno Giacomo, che da Marina di Grosseto ci mandano quest’opera d’arte realizzata con i rifiuti trovati sulla spiaggia!
Bravissima anche Tunny Fish, nome d’arte di Carla Illuminati, che nel procidese ha tirato a bordo dei grossi gonfiabili:
Timothy Lucie-Smith, già vincitore della scorsa edizione del contest, è un infaticabile cacciatore di plastica con il suo retino, questi sono solo alcuni degli scatti che ci ha mandato dalla sua crociera tra il Cilento e la Sicilia:
Grosse “catture” anche per i ragazzi di Second Star Sailing tra cassette di polistirolo perse dai pescherecci, gonfiabili e grovigli di reti da pesca:
Complimenti anche ai cacciatori Franco e Ugo Zammit, anche loro in navigazione nel sud Italia…
…e a Simon Mamo, soprattutto per la “posa”!
E siamo solo all’inizio, cacciatori di plastica!
TEMPO DI AGIRE
Time to Take Action (tempo di agire) è lo slogan di Medplastic, il progetto del Giornale della Vela e di Barche a Motore per la salvaguardia del Mediterraneo. Iscrivetevi al gruppo Facebook MedPlastic Team, lì potete postare notizie, progetti, fotodenunce, video. In più, se avete progetti strutturati da proporre che pensate possano essere utili alla “causa”, mandate una mail a savethemed@gmail.com. www.medplastic.org
Le tue informazioni non verrano mai cedute a terzi
2 Comments
parliamo tanto della plastica e va bene ! ma quando risolveremo il riciclo della vetroresina delle imbarcazioni da rottamare? macinare il materiale in sabbia fine da riutilizzare come inerte da impastare con bicomponente per fare nuovi scafi, potrebbe essere un’idea? o per fare altri manufatti tipo bricole sintetiche o doghe simil-legno per pavimentare i pontili galleggianti al posto del teak? giratela ad Ingemar: forse ci cavano qualcosa.
Ciao Paolo ci siamo occupati dell’argomento e ad oggi ci sono pochissimi centri e pochissimi incentivi a riguardo è una grave pecca del nostro ordinamento, in Francia è più facile smaltire gli scafi. ciao