Vento in poppa, corrente contraria, barca a 0 nodi: quando la regata è un inferno. VIDEO
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Da Roscoff a Roscoff, con un percorso strategicamente complesso tutto dentro il Canale della Manica, per 450 miglia totali, con una lunga tratta costiera definita dagli stranieri come “infernale”. Questa è la Solitaire du Figaro (la regata in solitario, a tappe, con somma dei tempi) con i nuovi monotipi di Beneteau, i Figaro 3. Nella mischia c’è anche il nostro Alberto Bona su Sebago a lottare per le prime trenta posizioni (dopo le prime tre prove è 33mo con diversi big francesi alle sue spalle, a certificare la difficoltà della regata) a una tappa dal termine.
Ma la terza frazione verrà ricordata probabilmente come la più dura e strategicamente complessa di quest’edizione, tra bassi fondali, vento leggero e correnti impetuose. Perché? Per le fortissime escursioni di marea che hanno dato vita a flussi di corrente da incubo, dei veri e propri fiumi che i solitari hanno spesso dovuto risalire con enorme fatica, a volta rassegnandosi a restare delle ore fermi, magari anche filando l’ancora per evitare di finire a scogli (cosa che è invece successe al bravo Tanguy Le Turquois, foto sotto).
Le immagini che vi proponiamo di seguito hanno dell’incredibile, la barca inquadrata è quella di Yoann Richomme (uno dei velisti che sono stati coinvolti da Beneteau nello sviluppo del progetto e che è attualmente in testa alla regata con un’ora di vantaggio sul secondo, dato che la Solitaire si vince con la somma dei tempi delle tappe, come il giro d’Italia in bici). La barca ha l’asimmetrico a riva, quindi il vento da dietro, ma la corrente contraria. Il Risultato? Ferma, a pochi metri dagli scogli.
https://www.facebook.com/lasolitairedufigaro/videos/2404341629850146/
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