A 76 anni parte per il giro del mondo su un catamarano nuovo di zecca (e cerca equipaggio)
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“Non è che l’idea di fare il giro del mondo in barca mi sia venuta all’improvviso. E’ sempre stata un mio chiodo fisso e ora, dopo aver lavorato una vita, finalmente posso realizzare il sogno”. A parlare è Pino Lasalandra, 76 anni, albergatore di Roma. Ad agosto salperà da Fiumara Grande (il porto nel braccio del Tevere che delinea il confine sud di Fiumicino), sul suo nuovo e superaccessoriato catamarano Nautitech 54 (16,30 x 8,55 m), verso le Canarie: da lì, a novembre, partirà per i Caraibi con la flotta della ARC (Atlantic Rally For Cruiser, traversata atlantica non competitiva fino a Saint Lucia) per poi navigare esplorare il Pacifico (via Panama) e lanciarsi nel giro del mondo (World ARC).
42 ANNI DI ESPERIENZA E TANTE MIGLIA
Pino, che cerca equipaggio per la sua grande avventura – in calce potete candidarvi! – non è un marinaio alle prime armi: “Per 42 anni ho avuto monoscafi e ho navigato in lungo e in largo”, racconta: “Appena acquistai la mia prima barca, un ketch Westerly Conway 36 (11 metri), mollai gli ormeggi di Fiumara Grande verso il Mar Nero, navigando fino in Turchia, nel Bosforo: ho avuto la possibilità di vivere una Turchia diversa, ancora selvaggia. Con pochi marina e tanta ospitalità. Tornando verso l’Italia feci sosta anche in alcune meravigliose isolette greche”.
Dopo il Westerly Conway arriva una barca dal concept meno ‘oceanico’, un Jeanneau Espace 1300 (13,50 m): “Con lei ho navigato per tutto il Mediterraneo, arrivando fino al Portogallo”.
Ma Pino, esploratore nato, vuole uscire dai confini mediterranei e opta per una barca più ‘marina’: “Mi orientai verso un Nauticat 50 e quella è stata la mia compagna per 17 anni: la acquistai a Turku, in Finlandia, e da lì costeggiai fino a portarla a ‘casa’. Con lei ho compiuto la mia prima traversata atlantica: ai Caraibi ho girato molto, Cuba, Granada e tante isolette”.
STREGATO DAI CATAMARANI
Proprio in acque caraibiche Lasalandra viene a contatto con il mondo dei catamarani: “Ne vedevo tantissimi, usati dai privati e dalle società di noleggio, così mi sono detto: perché non passare ai multiscafi anch’io? In effetti sono comodi, veloci, e in grado di ospitare più persone a bordo. Ho iniziato a cercare la barca giusta, scandagliando i saloni nautici (soprattutto quello di La Grande Motte) e alla fine, nel 2017, mi sono orientato sul Nautitech 542″.
“E’ una barca bella grossa – a Pescara, dove allora tenevo le mie barche, sono dovuto passare da un posto singolo a uno doppio – dotata di ogni comodità. Dispone di un elettronica allo stato dell’arte ed è equipaggiata nei mini dettagli per le lunghe navigazioni. E’ proprio la barca ideale per quello che ho in testa”.
GIRATE IL MONDO CON PINO!
Dopo l’arrivo ai Caraibi con la ARC, come vi abbiamo anticipato, Pino farà rotta verso le San Blas, poi via Panama arriverà alle Galapagos e alle Marchesi, poi l’Australia (dove conta di fermarsi un po’ perché ha dei parenti), l’Indiano, il Brasile e la risalita dell’Atlantico verso il Mediterraneo (le tappe seguiranno lo schedule della World ARC). “Ho 76 anni ma fisicamente sono a posto, se non lo faccio adesso non lo faccio più. E cerco compagni per navigare assieme, velisti esperti pronti a condividere alla pari questo sogno: basta sapere l’inglese ed essere ‘mentalmente predisposti’ a lunghe navigazioni a vela, vedrete che ci divertiremo!”
Volete salire a bordo del Laura IV, il catamarano di Pino, e partire per il giro del mondo? Candidatevi mandando un curriculum alla mail crewnautitech@outlook.com
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