Che edizione quella della Bol d’Or Mirabaud: le immagini e i video della tempesta che ha investito gli equipaggi della storica regata sul lago Lemano, in Svizzera, hanno fatto il giro della rete. (foto di apertura di Loris von Siebenthal)
Ma non è la prima volta che la flotta di una regata si ritrova a dover affrontare una burrasca improvvisa. Anche in Italia e nel Mediterraneo abbiamo avuto delle belle “sventolate”. Percorrendo a ritroso gli ultimi anni, ce ne vengono in mente subito tre (ce ne sono sicuramente altre, ricordatecele con un commento!).
GIRAGLIA, BURRASCA CANAGLIA – 2016
Vi ricordate la Giraglia del 2016? Vento e mare hanno mietuto tre “vittime”: a 60 miglia da Genova, il Grand Solei 341 Mariel di Federico Massari, 20 miglia dopo aver doppiato lo scoglio della Giraglia, ha lanciato il May Day per aver perso il timone. E’ intervenuta la Guardia Costiera francese che ha inviato un elicottero.
Un’altra imbarcazione, un Comet 45S, Ireal di Alberto Pagliano, con 11 velisti a bordo, ha chiesto aiuto alla Capitaneria di Porto di Genova dopo avere rotto il timone 25 miglia davanti alla Spezia. Poi X-Elor, X-412 di Daniel Gallina ha avuto un’avaria ed è stata soccorsa, all’una di notte, dalle motovedette della guardia costiera cinque miglia davanti a Portofino. Qui sotto tutte le storie della Giraglia della tempesta:
LE STORIE DELLA GIRAGLIA DELLA BURRASCA
HO PERSO LA GIRAGLIA PER SALVARE UNA BARCA
SALVI! ORE DI PANICO ALLA GIRAGLIA
COSI’ ABBIAMO PASSATO INDENNI LA BURRASCA
IL RESOCONTO DELLA BURRASCA DA BORDO DEL GIANIN VI
QUELLA TEMPESTA SUL LAGO DI GARDA – 2003
Come abbiamo avuto modo di vedere alla Bol d’Or, quando il lago “s’incazza” sono guai. Sono incredibili le immagini del Trofeo Gorla del 2003, sul Lago di Garda: “Vento a 65 nodi, 75 uomini tratti in salvo”, si legge sul sito del Volontari del Garda (http://www.volontaridelgarda.it, da cui sono tratte queste foto).
La grossa barca con le terrazze, sdraiata con l’albero dentro al giardino di una villa sul lungolago è Esimit (ex Riviera di Rimini): lunga 60 piedi, andava fortissimo in tutte le regate “marine”, dalla Giraglia alla Barcolana. Come ricorda il velista Francesco Ansaloni su Facebook, “quell’anno ebbero l’idea (che poteva sembrare bizzarra, date le dimensioni della barca) di portarla sul Lago per sfidare i famosi Classe Libera del Garda: questa è la fine che fece assaggiando l’acqua dolce”.
CHE BARCOLANA SAREBBE SENZA BORA? – 2000
L’edizione 2000 della Barcolana fu davvero memorabile: arrivò la bora e “stese” un bel po’ di partecipanti. Il video qui sotto mostra l’arrivo con 55 nodi d’aria!
QUI IL BELLISSIMO RACCONTO DELLA BARCOLANA 2000 DI MAURO FORNASARI
SCOPRI TUTTE LE NEWS DI GENTLEMEN & SKIPPERS
ENTRA NEL CLUB DEL GIORNALE DELLA VELA
Ti piace il nostro punto di vista sul mondo della vela? Allora non devi far altro che entrare nel club e iscriverti alla nostra newsletter gratuita, per ricevere ogni settimana le migliori news di vela selezionate dalla nostra redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “Iscrivimi”.
ISCRIVITI GRATIS
ABBONATI E SOSTIENICI
Hai visto quanta carne al fuoco? Se apprezzi il nostro lavoro abbonati al Giornale della Vela. Non solo ricevi a casa la rivista ma ti facciamo un regalo unico: accedi all’archivio storico digitale del Giornale della Vela e leggi centinaia e centinaia tra i migliori articoli apparsi sulle pagine del GdV dal 1975 ai giorni nostri! ABBONATI SUBITO
3 commenti su “Uragano all’improvviso | Storia di tre regate italiane finite in tempesta”
Il fortunale alla Coppa dall’orso 2013
Si eravamo sotto gennaker con 15 nodi e all’improvviso dal largo il groppo a 65 nodi. Un minuto almeno sdraiati con l’albero in acqua , tre centimetri più giù e l’acqua sarebbe entrata sotto coperta.Tagliata la drizza recuperato il gennaker dalla mura riusciamo a virare verso il largo e a scongiurare gli scogli al Mesco.
E di nuovo verso Chiavari. Jdi Coppe
Non dimentichiamo la Roma per 2 dell’aprile 2004 con un morto e una barca affondata