Storie di Rolex Giraglia: le planate del First 31.7 Tekno. VIDEO
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A detta di molti è stata una delle più belle edizioni della Rolex Giraglia degli ultimi anni. Dura a tratti, soprattutto nella parte iniziale di bolina, divertente e adrenalinica poi nella discesa in poppa verso lo scoglio della Giraglia. Ce la facciamo raccontare dal nostro collaboratore Bacci del Buono, imbarcato a bordo del First 31.7 Tekno di Piero Arduino che ha chiuso al 22mo posto in ORC overall, secondo in ORC B e nella combinata costiere-lunga.
IL RACCONTO ON BOARD
La Giraglia è sempre la Giraglia ma come tutte le cose, ogni edizione ha una vita a sé. Quest’anno, sin dai primi giorni delle regate costiere a Saint Tropez, il clima era un po’ “strano”. Rispecchiava forse quello che il meteo proponeva, ovvero scarsa pressione e cielo coperto. Solo due delle tre giornate di costiere hanno prodotto risultati e, se durante il secondo (lunedì) è stato proprio impossibile dare gli start per mancanza di vento, nel terzo lo si è dato per il rotto della cuffia. Molte le barche che partecipavano 297 totali, di cui 243 sono partite per la lunga.
Mercoledì finalmente comincia la vera e propria Giraglia, la Lunga! Le previsioni meteo erano incerte. Si vociferava di una bolina iniziale fino alla Cavalaire con non troppa pressione, e poi una poppa verso lo scoglio con intensità a scemare intorno alle 20. La magia di questa lunga si è svelata fin da subito, con una non usuale partenza in poppa, senza disimpegno, che ha permesso agli equipaggi di issare spi appena tagliata la line dello start. Il goal quindi era di riuscire a partire avanti agli altri ma liberi dagli scarti degli spi. Tekno è partita subito molto bene trovandosi libera e in testa alla flotta delle piccole per approcciare le due mede all’uscita dal golfo di Saint Tropez,, tirare giù spi e cominciare quella che è stata una splendida bolina. Molta pressione, 20 nodi in prua con l’onda che minuto dopo minuto si formava sempre di più. Molte barche proprio in questo tratto hanno avuto problemi. 3 hanno disalberato, altre anno avuto avarie al timone. Tante le vele strappate. Girata in tempo record la boa di Cavalaire, comincia la poppa che a detta di tutti è stata una delle più divertenti degli ultimi anni (alla Giraglia s’intende!). Cominciata con 25 ma arrivata anche a 37 nodi, la pressione che ci ha spinti fino in Giraglia è stata molto costante.
Issato lo spi dopo poche miglia dal giro di boa di bolina, Tekno ha letteralmente volato verso lo scoglio più famoso del Mediterraneo toccando velocità in planata di 14 nodi, grazie anche al mare formato che avevamo poppa.
Il risultato è che all’alba del secondo giorno di regata stavamo approciando la giraglia… Con un 31.7!!! Girato lo scoglio, la pressione è drasticamente diminuita e non ci restava altro da fare che andare a cercare il NE previsto nel pomeriggio
La nostra prua quindi ha puntato 10/20° N per andare incontro alla pressione che sarebbe dovuta entrare con grande intensità. Volendo credere a questa previsione abbiamo scelto di trovarci nel vento più alti possibile, per sfruttare lo l’angolo di discesa dello spI e chiudere l’approccio a Monaco replicando le performance del primo giorno. Sfortunatamente tutto il vento che era previsto non si è palesato, spingenoci timidamente, sotto gennaker verso il traguardo. Questa scelta non ha pagato molto poiché proprio nel tratto Giraglia-Monaco, abbiamo perso le oltre 12 miglia che avevamo preso sugli avversari.
A 4 miglia da Monaco il vento cala e una leggera brezza (3-5 nodi) ballerina, ci spinge a fatica verso Il traguardo costringendoci a tanti e veloci cambi vela dettati dagl’importanti salti di direzione della pressione. Tekno taglia il traguardo alle 2:25 della seconda notte di regata. Risultato pazzesco se si pensa alla dimensione dell’imbarcazione, ma non abbastanza per conquistare il primo gradino del podio in ORC B, che ci sfugge. Si posiziona infatti seconda sia in combinata che nella lunga, nella quale dista solo 11 minuti dalla vetta della classifica. Tekno chiude la lunga 22 in ORC overall, secondo in ORC B.
Bacci Del Buono
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