
Le previsioni della vigilia sono state confermate, è stata la Giraglia Rolex delle big. Vento forte nella prima parte che ha premiato la fuga delle barche lunghe e plananti, vento in calo nella seconda parte di regata a sbarrare la strada a una possibile rimonta in tempo compensato delle barche più piccole. A volte le lunghe vanno così e la Giraglia 2019, salvo sorprese nelle classifiche definitive, è stata vinta dal Maxi 72 Caol Ila di Alex Schaerer che al momento è dato in testa nella classifica IRC overall, quella che assegna il premio generale della regata. Alle sue spalle il maxi 77 Jethou di Peter Ogden, terzo l’IRC 52 Arobas di Gerard Logel. Prima barca italiana in classifica è il Tp 52 Macchia Mediterranea di Giampiero Russo, decimo.
E’ andata un po’ meglio nella classifica ORC, che ricordiamo viene premiata alla Giraglia Rolex, ma non assegna la vittoria generale della prova offshore. Ai primi due posti due Club Swan 50, Stella Maris di August Schram, e Skorpios di Dmitry Rybolovlev. Prima italiana, al terzo posto, il Cookson 50 Endlessgame di Pietro Moschini.
IL MANCATO RECORD DI RAMBLER
Sessanta i minuti che hanno separato l’equipaggio di Rambler 88 di George David dal record di Esimit Europa 2 di Igor Simcic (14H56M16S) alla Rolex Giraglia. Per il Maxi americano una line honours dolce amara per aver mancato di un soffio il record che resiste dal 2012…
Rambler, fino a ieri favorito dai pronostici in banchina – e dal tracking online – fino a poche ore dall’arrivo era dato per certo circa la cattura del record. Il vento, che ha sempre soffiato impetuoso fin dalla partenza a Saint Tropez, si è ritirato a poche miglia dall’arrivo, rallentando così la sua galoppata verso il Principato di Monaco. Il Maxi di George David ha chiuso comunque con il tempo di 16Hrs00M35Sec, tagliando la linea d’arrivo a Monaco alle 4.35 del mattino.