ESCLUSIVO La superbarca di 40 metri My Song è caduta dal cargo che la trasportava!

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Mentre veniva trasportato a bordo di un cargo, dai Caraibi al Tirreno, il My Song, Baltic 130 (40 metri) di Pierluigi Loro Piana, è caduto in mare
: l’incidente è avvenuto tra sabato notte e le prime ore di domenica mattina, in Mediterraneo. Lo yacht era probabilmente diretto a Genova e il fatto è accaduto nel Golfo del Leone.

La sua destinazione finale sarebbe stata Porto Cervo, dove My Song avrebbe dovuto prendere parte alla Loro Piana Superyacht Regatta. La nave che trasportava la barca è la Brattingsbord della compagnia Peters & May. My Song ha un valore stimato di circa 30 milioni di euro.

Succede più spesso di quanto si creda (basti pensare alla quantità di container persi dai cargo che galleggiano nei mari del mondo e sono un pericolo per chi naviga): all’inizio del 2019, una barca a motore, un Monte Carlo Yachts 70, era volato giù dal ponte della nave che lo stava trasportando dall’Europa a Miami per il salone nautico in Florida, ed era affondato in pieno Atlantico.


COME’ERA LA SUPERBARCA DI LORO PIANA

My Song è stata varata nel 2016. Per la progettazione Loro Piana (ex titolare dell’azienda che porta il suo nome chiamato “re del Tasmanian” grazie alla leadership nei tessuti di lana di altissima qualità famosi in tutto il mondo. La Loro Piana è stata venduta nel 2013 alla multinazionale del lusso LVMH) si è rivolto al binomio che aveva già realizzato la sua barca precedente, Reichel Pugh e Nauta. La peculiarità di questo maxi yacht, come tutte le barche di Pigi, è che vengono utilizzate sia in crociera, sia in regata (vincendo!).

14232402_1314327681911258_7105071642257777911_nSCAFO E COPERTA
Le linee d’acqua sono dello studio californiano Reichel Pugh, tutto il resto è opera della milanese Nauta Design. La costruzione è stata affidata alla finlandese Baltic Yachts. Questa maxi barca vela di 40 metri, la più’ grande mai realizzata da Nauta, è un concentrato di innovazione e di stile. E’ lunga 39,62 e larga 8,52 al baglio massimo, pesa solo (!) 120 tonnellate ed ha una chiglia retraibile che pesa 30 tonnellate passando da un pescaggio minimo di 4,80 m a 7.00 m. La costruzione, sofisticatissima, è in composito con abbondante uso di carbonio. La propulsione è assicurata da un motore Cat 8.7 di 8.700 cc di cilindrata con 6 cilindri in linea, la propulsione ha un sistema retraibile all’interno dello scafo.

Reichel-Pugh-Nauta-130NUMERI DA RECORD
L’imponente piano velico con randa di 530 metri quadrati, genoa da 380 mq e gennaker da 1.300 mq consente prestazioni da brivido, degne di un multiscafo. Sulla carta il nuovo My Song raggiunge in navigazione dislocante i 16.5 nodi di velocità, in planata a vela può raggiungere i 28 nodi. Altri numeri da record: il serbatoio del carburante ha una capacità di 7.000 litri con un’autonomia di oltre 450 ore di navigazione (più di 18 giorni!) e ha 2.400 litri d’acqua a bordo che abbinata al dissalatore rende il My Song, in teoria, una barca che può navigare senza mai fermarsi in un porto.

GIRARE IL MONDO “FACILE”
Da vedere, ve lo possiamo assicurare, è bellissima. Tra le particolarità che abbiamo potuto notare dallo sguardo dalla banchina: l’enorme terrazza poppiera e un trincarino (capo banda)  alto 30 cm e largo altrettanto che funge sia da punto di appoggio quando la barca è sbandata sia da seduta in navigazione o quando l’imbarcazione è ferma. Non siamo stati a bordo della barca ma il progetto, che abbiamo sbirciato, prevede la zona prodiera tutta riservata all’armatore con uno spazio per l’ufficio. Sintomo che nell’idea dell’armatore c’è la voglia di fare lunghe, lunghissime navigazioni. Con una barca così girare il mondo a vela sarà come andare a Milano in bicicletta da casa in ufficio.

I NUMERI DI MY SONG
Lunghezza fuori tutto 39,62 m
Lunghezza al galleggiamento 36,78 m
Baglio massimo 8,52 m
Pescaggio 4,80/7,00 m
Dislocamento leggero 105,00 t
Zavorra 36,25 t (pinna e bulbo)
Materiale scafo Carbon pre-preg/Corecell sandwich
Serbatoio carburante 7000 l
Serbatoi acqua dolce 2400 l
Motorizzazione Caterpillar C8.7 480kW/650hp + Baltic RPS
Sup. velica randa 530 mq
Sup. velica genoa 380 mq
Asimmetrico 1.300 mq
Architettura Navale Reichel/Pugh Yacht Design
Concept, Deck and Interior design Nauta Design
Project Management Nigel Ingram, MCM

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17 commenti su “ESCLUSIVO La superbarca di 40 metri My Song è caduta dal cargo che la trasportava!”

  1. Credo che sia assurdo nn traversare con una barca del genere e sottoporla a dei stress nn indifferenti dovuti ai colpi di mare di un cargo! Decisone dovuta s cosa? Costi nn credo visto che può navigare a vela e nn s motore! Forse il crew nn ha esperienze oceaniche? Ottima scelta.

    1. Direi che meglio sarebbe avere un minimo di preparazione tecnica prima di dare valutazioni circa stress dovuto ad eventuali “colpi di mare”. Centinaia di barche da regata vengono trasportate da un campo di regata ad altro via nave. Importantissimo il vaso od invasatura utilizzato/a per la caricazione ed il rizzaggio a bordo. La barca non è rimessata su un piazzale. Tralascio costi ed usura dovuti ad un trasferimento da Caraibi a Mediterraneo di una barca come questa.
      Franco Tedde

    2. e’ un argomento per certi versi complicato, ma si puo’ semolificare: “fingendo” di essere io l’armatore, considerando tutti gli elementi ( il vissuto, la passione assoluta per il mare, le possibilità finanziarie notevolissime, la disponibilità di disporre delle più qualificate manovalanze, il fascino estremo della traversata oceanica, il livello di controllo su tutto, quanto a tecnologia…..e…..) e ……che da decenni VERI marinai, VERI appassionati, VERI “ardimentosi”, come si diceva una volta – senza contare le imprese estreme, di chi si è voluto sfidare oltre l’ immaginabile, affrintando l’oceano con un trabiccolo imbarazzante e SENZA SCORTE DI ACQUA E CIBO (riuscendo nell’impresa!)…..
      …….considerando tutto questo, alla fine della fiera non può che APPARIRE ASSURDO, un paradosso direi, decidere di affidare il GIOCCATTOLO ESTREMO, che pochi uomini al mondo possono concedersi, costato quanto un ospedale, affidare, dicevo, COTANTA MERAVIGLIA AL TRASPORTO SU CARGO (!!!) anzichè GODERE DEL PIACERE ESTREMO E INCONTENIBILE DI EFFETTUARE SUBITO LA TRAVERSATA IN PRIMA PERSONA….(!!!!)….; TRADOTTO
      sarebbe come ordinare la più emozionante delle supercar estreme ( e costosissima ) e farsela trasportare nella “tratta” più bella di sempre da un camion apposito….il che significa in un certo senso sfidare il destino, che paradossalmente si “vendica” per questa inqualificabile insensatezza….

  2. Isabel Albiach

    the Company who was contracted for the shipping of My Song was Peters and May. This is not shown on the today´s news. Name of vessel BRATTINGSBORG

  3. Trasferire una barca con queste caratteristiche e una passeggiata da Caraibi a meditrane, non capisco il motivo di trasferimento con un cargo.

    1. Ecco un commento fuori luogo, nessuno ha scritto di volerla comandare per la traversata. Una barca del genere ha un equipaggio dedicato più che esperto quindi la scelta del trasferimento su un cargo (per me incomprensibile) non è di certo dovuta a quello, probabilmente l’armatore aveva fretta.

    2. Belle risposte….tutti bravi quando succede il disastro…se attraversava l’oceano a vela e prendeva un container, perso in mare da qualche cargo, ed affondava…che avreste detto? con tutti quei soldi perché non la trasferisce in cargo.
      Quel tipo di barche sono belle ma perché funzioni bene lo scafo deve rimanere il più rigido possibile per cui si preferisce non stressarle trasferendole in cargo.
      Io sono semplicemente dispiaciuto perché una bella barca come quella non meritava quella fine.

  4. Pingback: Incroyable. Un célèbre voilier de 40 mètres tombe à la mer depuis le pont d’un cargo… ! | Jean-François Gacougnolle

  5. Nicola Pellegri

    Un trasportatore se è così serio, non accetta un invaso che a suo parere crei qualche rischio, piuttosto rifiuta l’operazione.
    Quindi cari signori e’ inutile “mettere le mani avanti” quasi per attribuire la responsabilità all’ armatore o a chi ne fa le veci’ altro segnale di poca serietà’ questo a mio parere.

  6. Quando si ha la presunzione di dare giudizi e fare commenti bisognerebbe conoscere i fatti . Chiacchere da bar….Mi spiace solo sapere che una barca così bella non ci sia più.

  7. Mi dispiace sia per la perdita di una barca così bella che per l’armatore.Credo ci sarà ampia materia per gli avvocati.

  8. Che dire…condoglianze all’armatore e per quanto riguarda ai commenti letti:
    Ogni testa è un piccolo mondo, bravi tutti, belle osservazioni.
    Io sarei distrutto psicologicamente e penso che d’istinto prenderei per il naso il primo che mi passa davanti…si intende, dalla rabbia.

  9. La vela mi piaceva perché ognuno la poteva fare a modo suo e, un po’, anche con mezzi economici limitati. Kite surf, piccole derive, piccoli e medi cabinati. Poi alcuni cafoni arricchiti hanno deciso che doveva essere una gara a chi mostrava di avere più soldi e ce l’aveva più lungo. I numerosi episodi di malcostume, arroganza, cafonaggine, mancanza di rispetto per chi ha barche più piccole confermano la mancanza di cultura marinara di questi arricchiti. Peccato per la barca, che era bella, ma assolutamente esagerata. Ritengo che winch e manovre siano tutti motorizzati o idraulici, quindi…
    Qualcuno mi spieghi che vuol dire questo spreco, che allontana l’uomo dal mare, e perché dovremmo provare sentimenti positivi per uno ha potuto spendere 30.000.000 di € e che poi li ha persi nel più stupido e meno “marino” dei modi. Ma sarà assicurato… prepariamoci e vedere il prossimo 170 piedi!

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