AGGIORNAMENTO Cosa è successo davvero al superyacht My Song
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
My Song, il Baltic 130’ (40 metri) di Pieluigi Loro Piana, come vi abbiamo anticipato, è stato perso dal cargo che la stava riportando dai Caraibi a Genova. Doveva essere presente alla Loro Piana Superyacht Regatta che inizia il 3 giugno a Porto Cervo. Invece quello che è diventato un relitto si trova in questo momento nel Mare Nord Baleari all’altezza del Golfo del Leone.
L’armatore Pigi Loro Piana aveva deciso, per il ritorno in Mediterraneo (dopo che My Song aveva settato il nuovo record della RORC Transatlantic Race – Lanzarote-Grenada, 2.865 miglia – impiegando solo 10 giorni, 5 ore, 47 minuti e 11 secondi) in tempo utile per partecipare alla Loro Piana Superyacht Regatta senza stressare la barca, di caricarla su una nave: «Evitiamoci preoccupazioni e facciamogli fare il viaggio caricata su un cargo…». In effetti ora le preoccupazioni sono tutte della compagnia armatrice Peters & May e delle assicurazioni coinvolte visto che si parla di circa 40 milioni di valore assicurato.
Secondo quanto si è potuto ricostruire tra bocche cucitissime e indagini in corso, il dramma si è consumato nelle prime ore della mattina di domenica 26. Il cargo Brattingsborg, nave con bandiera panamense lunga 138 metri e varata nel 2010, aveva caricato My Song a ST. Johns (Antigua & Barbuda) lo scorso 7 maggio. Ultima tappa prima di Genova il porto di Palma di Mallorca da cui era partito il sabato con condizioni serie: burrasca da nordovest 8 in atto.
Durante le prime ore di domenica 26 c’è stato un non meglio identificato incidente a bordo che ha causato la perdita del 130’. Pare, ma la notizia è da verificare, che questa caduta fuoribordo abbia causato danni anche ad altri yacht trasportati.
Quel che è certo è che il Brattingsborg avrebbe provato a recuperare la nave e che al momento è in corso un’inchiesta che deve accertare la dinamica dei fatti. C’è da dire che se le condizioni erano quelle immaginibili a decine di miglia dalla costa con 40 nodi di mistral il recupero della barca di Loro Piana non sia stata un’operazione affrontabile.
È tuttavia probabile che il mare molto agitato in zona sia solo una delle cause e che, ma sono ipotesi, il cedimento di una rizza, uno dei cavi con arridatoi per tenderli usati per tenere fisso un oggetto mobile durante i movimenti, violenti e disordinati, della nave abbia ceduto instaurando una serie di eventi che hanno portato alla perdita del carico.
La scelta di portare uno yacht di 40 metri via cargo per un tragitto del genere tra Antigua e Genova ha un costo che si aggira tra i 150 e i 200mila dollari.
EDIT – La Brattingsborg alle 17 di ieri è ripartita verso Genova. Intanto, come si vede in questa foto a lato che mostra la nave prima della partenza, My Song è stata caricata a bordo alberata: sulla base delle foto del relitto, risulta evidente che nell’incidente abbia perso l’albero.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
VIDEO Cos’è il Para Sailing e perché la vela è davvero di tutti
Una giornata in mare con gli atleti del Team Para Sailing di Punta Ala a bordo dei piccoli Hansa 303. Cosa abbiamo imparato? Che la vela può essere il mezzo ideale per abbattere le barriere, dissolvere il concetto di normalità
Le “magnifiche sette” barche del 2025 secondo gli americani
Il premio Boat of the Year organizzato dalla rivista americana Cruising World ha emesso i suoi verdetti, incoronando le barche che più sono piaciute nel mercato d’oltre oceano. Per la prima volta da quando esiste questo premio le 16 candidate erano
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
Woy 26, un daysailer giovane, essenziale e in legno
Quando pensiamo a un tipo di barca dove conti prima di tutto il divertimento a vela non possiamo che immaginare un daysailer, il perfetto prototipo della barca per le uscite giornaliere. Barche dove i progettisti una volta tanto possono preoccuparsi
9 commenti su “AGGIORNAMENTO Cosa è successo davvero al superyacht My Song”
Direttore lo sai quanta stima ho di voi ma scrivere “Durante la traversata di andata verso i Caraibi, lo scorso autunno, My Song aveva avuto qualche problema così l’armatore Pigi Loro Piana avrebbe detto in vista del ritorno in Mediterraneo: «Evitiamoci preoccupazioni e facciamogli fare il viaggio caricata su un cargo…».” è una mistificazione della realtà. Vi ricordiamo che MY SONG nella traversata verso i Caraibi non solo non ha avuto nessun problema, ma ha corso la regata della RORC Transatlantic race, vincendola. Fatto peraltro da voi raccontato puntualmente: https://www.giornaledellavela.com/2018/12/05/rorc-transatlantic-my-song/
Luca Pedol / Nauta Yachts
Che imperizia ,che approssimazione lasciare l’albero montato .
Se devi togliere l albero conviene rientrare navigando.
un albero in carbonio su uno yacth di 120 ton è irrilevante
Concordo i due commenti precedenti appieno. Poi….quando i guai uno se li vai a cercare….qualche motivo ci sarà…
…..
Già, qualche motivo ci sarà 😉
In riferimento al commento di Luca Pedol,penso,senza nulla togliere alla responsabilità di chi trasporta una così meravigliosa barca,che un rientro dai Caraibi all’Europa possa essere ben più impegnativo di una andata!
questo è sicuro, l’Atlantico da Ovest verso Est è meno simpatico che al contrario. Io ho solo puntualizzato smentendo che la barca abbia avuto problemi tecnici all’andata, ha fatto la Rorc Transatlantic Race e l’ha vinta in tempo record. E infatti il Giornale della Vela, come sempre molto corretto in questi casi, ha accettato di rettificare correggendo la frase di cui parlavo. Saluti cordiali.
L’imperizia e’ attribuibile ad aver utilizzato una nave/armatore (scelta dallo spedizioniere selezionato da Loro Piana) non adeguato e di aver evidentemente affidato le operazioni di carico e rizzaggio a personale inadeguato. La responsabilita’ viene comunque attribuita al comando nave che per altro si è avventurato in navigazione con Mistral forza 8 nel Golfo del Leone quando è normale, in questi casi, ridossarsi sulle Baleari.