Il fuoribordo è finito in acqua? Ecco come salvarlo
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State navigando ed il fuoribordo del tender finisce in acqua: è tutto perduto? Assolutamente no! Cercate di far scolare tutta l’acqua di mare e sciacquate con acqua dolce. Se non potete farlo subito meglio lasciarlo immerso, il sale seccandosi è più dannoso. Una volta recuperato levate le candele e asciugate il gruppo del motore con dell’aria compressa. Se non l’avete a bordo, potete facilmente trovarla in porto dal benzinaio. In alternativa usate un panno. Smontate il filtro della benzina e la pompa. Puliteli e asciugate il tutto con cura. Accedete al carburatore, smontatelo e accedete alla vaschetta per il getto. Asciugate tutto il circuito vigorosamente stando attenti a non danneggiare i galleggianti durante lo smontaggio e il rimontaggio. Con dello spray idrorepellente e lubrificante, irrorate l’intero motore, in modo da pulire bene soprattutto i contatti elettrici e le bobine. Rimontate le candele, ovviamente nuove, e provate con il cordino per l’avviamento a ruotare leggermente l’albero motore, se sentite il movimento poco fluido, meglio chiamare un meccanico. Se tutto va bene provate ad avviarlo e lasciando il motore al minimo lasciate che l’olio lubrifichi la meccanica.
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1 commento su “Il fuoribordo è finito in acqua? Ecco come salvarlo”
in caso il fuoribordo finisca in acqua, non credo il che il problema più grosso sia rifarlo partire, quanto recuperarlo sul fondale.
Almeno per me. Poi magari ci sono diportisti con sottomarino attrezzato infilato nel gavone