Roma per Tutti: Endlessgame primo al traguardo dopo una bolina durissima
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Bolina, bolina e ancora bolina. Aprile è un mese in grado di dare situazioni meteo complesse e quest’inizio di primavera non ha risparmiato la flotta della RomaX1, X2, XTutti, che è stata impegnata nella risalita da Lipari in condizioni meteo abbastanza dure, con un Maestrale fresco. A tagliare per primo il traguardo di Riva di Traiano è stato il Cookson 50 Endlessgame di Pietro Moschini, skipper Pietro D’Alì, categoria XTutti, che ha coperto le oltre 500 miglia di percorso in poco più di 76 ore. Numerosi i ritiri nel resto della flotta durante la risalita del Tirreno. Endlessgame al momento è accreditato per la vittoria in IRC overall, mentre la classifica ORC appare molto più incerta e molto potrebbe dipendere dalla situazione meteo nelle prossime ore, con vento in calo. Da monitorare il Sydney 39 Sirbiss.
Nella Roma x2 è in corso un vero testa a testa tra il Comet 45s Libertine e il Figaro 3 Muttley.
Nella X1 il Figaro 2 Tintorel sembra avere fatto il vuoto alle proprie spalle.
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CHE BARCA E’ IL COOKSON 50
In giro per il mondo, il Cookson50 riscuote da anni importantissimi successi in tutte le regate d’altura (compresa la mitica Sydney Hobart o la RORC 600 Caribbean): eppure comincia ad essere piuttosto “datata”, visto che la prima barca del cantiere neozelandese (chiuso definitivamente qualche mese fa) è stata varata nel 2004.
LA MANO DI FARR
Quali sono i segreti di questo racer-cruiser “sempreverde”, lungo 15,24 metri (al galleggiamento 13,85) e larga 4,33? Innanzitutto la bravura del progettista che l’ha firmata, nientepopodimeno che Bruce Farr, che ha optato per uno scafo a dislocamento ultraleggero (solo 7 tonnellate) che strizza l’occhio ai TP52, con baglio esasperato e slanci pressoché nulli, ma nel contempo ha deciso di affidarsi a un bordo libero piuttosto alto per ottimizzare l’altezza nel sottocoperta e renderlo comodamente abitabile anche in crociera.
SOTTO LA CARENA
La chiglia basculante con pinna in acciaio e bulbo in piombo (3,00 m di pescaggio, comandata idraulicamente con inclinazione massima di 35° e opzionalmente allungabile a 3,25) e il canard centrale a prua dell’albero contribuiscono a migliorare le performance in navigazione. Un altro punto di forza è la facilità di conduzione: soprattutto oggi che il trend progettuale mira alla riduzione dell’equipaggio necessario a portare la barca. Soluzioni che oggi potrebbero sembrare scontate, ma che 12 anni fa non lo erano affatto.
MATERIALI AL TOP
Anche i materiali sono di prim’ordine. Lo scafo è costruito in stampo femmina ed è realizzato in fibra di carbonio con cuore di schiuma Corecell. I laminati sono infusi con resina epossidica, consolidati sottovuoto e a calore controllato. I punti di carico sono rinforzati con laminati di carbonio. La coperta viene fornita completa di winch e stopper, carrello della randa e tutto ciò che serve affinché la barca sia pronta a navigare nel migliore dei modi (escluse le vele): la doppia timoneria è in carbonio montata su piedistalli anch’essi in carbonio. La superficie velica totale è di Il motore standard è uno Yanmar da 54 cavalli con saildrive.
SOTTOCOPERTA “MINIMAL”
Sottocoperta il design è improntato al razionalismo, senza fronzoli ma dotato di una certa eleganza. Due cuccette a poppa singole a poppa, a dritta e sinistra, l’ampio quadrato, con cucina e divani a L e tavolo da carteggio in carbonio ultraleggero, la cabina armatoriale doppia a prua con un piccolo bagno. Niente male per una barca che è nata in primis per correre.
PREZZO? MOLTO ALTO, MA VALE LA SPESA…
Il prezzo? Molto alto, e tiene il mercato come non mai: difficilmente troverete un modello usato (anche del 2006, vecchio di dieci anni quindi) a meno di 350.000 euro (così sarebbe una superoccasione, noi abbiamo visto modelli che ne costano anche 430.000). Se però ne avete la possibilità, e state cercando una barca che vi consentirà di togliervi – sicuramente, aggiungiamo noi – belle soddisfazioni in regate d’altura e tra le boe, senza precludervi la crociera in famiglia, non possiamo che consigliarla.
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