Da Verona ammoniscono: “La barca classica unico nido d’amore possibile”

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VERONA – Durante il Congresso delle Famiglie di Verona c’è stato spazio anche per una “stoccata” al mondo della vela. In un approfondimento dedicato ai luoghi di concepimento, si è parlato anche delle barche a vela. Che, per carità, vanno benissimo: a patto che…

Ubaldo Pescetti (nella foto) ha dichiarato: “Non leggo più il Giornale della Vela da quando parlate di foil e vele asimmetriche”

“I luoghi di concepimento di un figlio della famiglia tradizionale sono importanti almeno quanto il concetto di famiglia stessa”, ha detto Ubaldo Pescetti, portavoce del movimento Vela&Tradizione. “Per questo invitiamo i nostri appassionati di sport che vanno in barca a ripudiare come luogo di concepimento unità a vela che non siano strettamente classiche. In tal senso specifichiamo che per noi l’armo tradizionale, utilizzato da decenni, prevede randa, fiocco e spinnaker, ciò che va oltre questo schema va considerato come impuro”.

Le barche a vela vanno così, non vediamo il motivo di contaminare la purezza della navigazione con i cosiddetti “asimmetrici”, vele tipo Code 0, A0, fiocchetti a bassa sovrapposizione. Per non parlare delle vele avvolgibili senza cavo antitorsione, a mio avviso demoniache. Concepireste mai un figlio su una barca così?”.

Al bando anche il mondo dei foil, le “appendici” che fanno volare le barche: “Un’altra diavoleria degli ultimi anni arrivata dalla Coppa America che sta snaturando il vero spirito della vela (e in più, a quella velocità, il concepimento potrebbe risultare difficile dal punto di vista meccanico). Lo sanno tutti che la vera vela è quella dei J-Class, con la loro eleganza e maestosità”.

Secondo Pescetti, il primo sovversivo è stato “Enrico Forlanini, che già nel primo decennio del XX secolo era riuscito a far navigare un aliscafo a motore sul lago Maggiore in completo sostentamento aerodinamico. Da lì è degenerato tutto”.

Aprilio D’Entice

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4 commenti su “Da Verona ammoniscono: “La barca classica unico nido d’amore possibile””

  1. Tutto è possibile e non c’è mai limite al peggio ma…questa mi pare tanto enorme da essere inverosimile! Tanto enorme da considerarla un vero SCHERZO DA 1° di APRILE!

  2. Io voglio continuare a sperare che l’articolo, vista la data in cui è comparso (il 1° Aprile) sia solo uno scherzo ma mi preoccupa il fatto che nessuno del Giornale della Vela si sia presentato, eventualmente, a confermarlo!

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