PROVATA. Swan 65, a bordo di una super barca. FOTO
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La nostra missione Swan 65 inizia dall’aeroporto di Malpensa, volo Easyjet con destinazione Barcellona, poi dal nostro albergo un trasferimento in macchina verso la EMV Marine a Badalona, il service center ufficiale di Nautor’s Swan dove vengono consegnati alcuni degli scafi nuovi e viene offerto il servizio di manutenzione e refit per i “cigni” che navigano in Mediterraneo.
Oggi la Nautor produce tre linee, la Maxi Swan Yachts con il 98′ e il 120′, la Club Swan Yachts per i modelli da regata (36′, 50′ e 125′) e la Swan Yachts per i modelli che reinterpretano in chiave moderna lo spirito originario di Swan, ovvero barche da crociera eleganti, rifinite al top e capaci di performance importanti a vela. Di quest’ultima linea, che comprende anche il futuro 48′, il 54′, il 60 FD, e il 78′, fa parte il nuovo 65′.
Barcellona ci accoglie con la primavera in esplosione, temperature quasi estive e una brezza da est crescente, che durante la giornata in mare è arrivata a toccare anche i 16 nodi con un’onda via via più formata.
Lo Swan 65 ci aspetta in banchina dopo che il team di EMV Marine, in collaborazione con i boat builders finlandesi di Nautor, hanno finito di allestirla e prepararla nei giorni precedenti. Il responsabile della linea Swan Yachts, Vanni Galgani, ci guida alla scoperta dei “segreti” della barca prima dell’uscita.
Il progetto di German Frers prevede una carena con doppia timoneria dove spiccano l’assoluta mancanza di spigoli e i volumi estremamente morbidi. La barca, il cui pescaggio più profondo previsto da progetto è di 4,2 metri con chiglia a T, esprime il suo massimo potenziale con uno sbandamento fino ai 30 gradi, performando in maniera ottimale nelle brezze medio forti ma anche in quelle più leggere come si conviene a un progetto all round.
Interessante l’opzione dei due piani velici, uno con accenno di square top alla randa, come nel modello da noi provato, e uno con un vero e proprio square ma senza la necessità di sdoppiare il paterazzo o aggiungere sartie volanti.
Il modello della nostra prova aveva in dotazione la lifting keel con un pescaggio da 2,80 a 4,20 e albero in carbonio.
La barca viene proposta in due versioni di layout esterno, una con un pozzetto completamente aperto che potremmo definire più “mediterranea” e una con un doppio pozzetto, uno dei quali è chiuso per offrire una maggiore protezione in caso di navigazioni a lunghissimo raggio. Il concept generale della barca è quello di un bluewater per le lunghe navigazioni con un’indole anche autenticamente sportiva. Una barca pensata per chi vuole navigare nel massimo comfort su un mezzo capace di dare soddisfazioni in lunghi bordi dalle velocità in doppia cifra o perché no anche nelle classiche regate offshore della grande altura.
A vela lo Swan 65 si conduce in maniera semplice e intuitiva, grazie anche a un sistema di manovre che prevede un captive winch, un verricello posizionato a centro barca sotto i paioli e collegato a un joystick in timoneria, per la regolazione della randa che nelle condizioni del nostro test di brezza robusta si è rivelato preciso ed efficiente, veloce in fase di lascata e potente in recupero. Con 15-16 nodi di vento è molto facile navigare in doppia cifra nella maggior parte delle andature, con punte costanti oltre i 9 nodi anche di bolina stretta.
Il resto delle manovre insistono su una doppia coppia di winch posizionati a ridosso della timoneria, con comandi elettrici. La maggior parte delle manovre della barca sono gestibili dalla consolle del timoniere.
Mauro Giuffrè
Il RACCONTO DEGLI INTERNI, TUTTE LE FOTO, I PARTICOLARII, I NUMERI E LE SENSAZIONI A VELA, SUI PROSSIMI NUMERI CARTACEI DEL GIORNALE DELLA VELA
SCHEDA TECNICA
Lungh. f.t. 20.11 m
Lungh. gall. 18.38 m
Largh max 5.62 m
Immersione (standard) 2.90 m 9.51 ft
Immersione (optional telescopic keel) 2.80 m/ 4.20 m
Dislocamento (light) 27,650 kg
Zavorra 7,000 kg
Motore Volvo D3 110 kW 150 Hp
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1 commento su “PROVATA. Swan 65, a bordo di una super barca. FOTO”
Penso che in caso di acquisto contratterò qualche dettaglio. A cominciare da quel pulpito di prua così esile senza rinforzi.