Dan Lenard ce l’ha fatta! 4.000 miglia da Cadice ad Antigua senza strumenti né motore
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Lontano dai riflettori, tutti puntati su Maserati e Giovanni Soldini, primi sul traguardo (con record) alla RORC Caribbean ad Antigua (e sull’avventura di Tullio Picciolini e Giammarco Sardi, che hanno appena concluso il loro tentativo di record tra Dakar e Guadalupa su un cat non abitabile), c‘è un altro marinaio che ha portato a termine la sua piccola grande impresa.
IL SENSO DI DAN PER L’OCEANO
Si chiama Dan Lenard, è famosissimo come designer, in quanto è co-fondatore, assieme a Carlo Nuvolari, dello studio di progettazione navale Nuvolari Lenard. Quella grande eccellenza italiana che ha messo la firma sui megayacht più all’avangurdia, dai Perini agli Oceanco, dai Palmer Johnson ai Ferretti.
Le sue abilità veliche erano sconosciute ai più (anche se, chi lo conosce bene, sa che ha passato la gioventù in Adriatico tra Laser e Flying Junior), ma le ha dimostrate navigando in solitario a vela senza motore, né strumenti, né bussola o sestante (proprio come gli antichi navigatori) da Cadice, dove era partito il 20 gennaio scorso, ad Antigua (dove è arrivato ieri), quasi 4.000 miglia seguendo la rotta del secondo viaggio di Cristoforo Colombo verso le Indie.
“Voi saprete dove mi troverò, io no”, aveva scherzato prima di salpare, avendo a disposizione giusto un transponder per inviare la propria posizione a chi lo seguiva. Poi solo la sua vista, il sole, le stelle e l’orologio.
BARCA FRANKENSTEIN
“Chissà che barca spaziale si sarà progettato il re dei superyacht per tentare questa impresa”, si era domandato qualcuno. E invece. Invece Lenard ha mollato gli ormeggi a bordo di Scia, un 33 piedi (10 metri) che noi abbiamo definito “barca Frankenstein”, perché realizzata riciclando i pezzi di altre imbarcazioni.
Ce l’aveva descritta così: “Un patchwork di pezzi di imbarcazioni precedenti, la più ‘nuova’ ha otto anni. Abbiamo riciclato parti di barche in diversi stati di costruzione, abbiamo accoppiato scafo e coperta di imbarcazioni diverse vecchie di 10 anni, l’albero è di un Bavaria Match 35, il timone è di un’altra barca. Per crearla, abbiamo utilizzato 100 chili di resina per i vari accoppiamenti. Poi con il nostro lavoro di designer abbiamo pensato a darle una forma esteticamente accettabile”. E aveva scherzato: “Ci è costata di meno di un Figaro!”.
ECO-IMPRESA
Il suo obiettivo era quello di raggiungere le coste della Florida per il Miami Boat Show (14-18 febbraio), ma a causa dei venti leggeri non ce l’ha fatta per pochi giorni (adesso è fermi ad Antigua e non sappiamo quando riprenderà la navigazione). Di certo non era alla caccia di alcun record: non ha comunicato niente a nessuno, è partito in sordina, zitto zitto. Lo ha fatto per promuovere la bellezza della navigazione a vela come modo di viaggiare “eco” a impatto zero, oltre che richiamare l’attenzione sulla necessità di un’azione immediata e concreta per la salvaguardia del mare.
Bravo Dan, ti promuoviamo sul campo ambasciatore di Medplastic (il progetto che abbiamo lanciato per la tutela del Mediterraneo) e ti aspettiamo per farci raccontare la tua avventura!!!
QUI VI AVEVAMO PRESENTATO L’AVVENTURA DI DAN LENARD
SCOPRI TUTTE LE NEWS A TEMA MEDPLASTIC
TEMPO DI AGIRE
Time to Take Action (tempo di agire) è lo slogan di Medplastic, il progetto del Giornale della Vela e di Barche a Motore per la salvaguardia del Mediterraneo. Iscrivetevi al gruppo Facebook MedPlastic Team, lì potete postare notizie, progetti, fotodenunce, video. In più, se avete progetti strutturati da proporre che pensate possano essere utili alla “causa”, mandate una mail a savethemed@gmail.com. www.medplastic.org
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Luna Rossa si offusca sul più bello: American Magic vince e fa 4-1
Terza giornata di semifinali della Louis Vuitton Cup, con il campo di regata di Barcellona che torna ad essere interessato dal vento leggero, tra i 6 e gli 8 nodi da Sud. Condizioni difficili per gli AC 75, che dovranno
Luna Rossa implacabile, 4-0 su American Magic e finale a un passo
Seconda giornata di semifinali di Louis Vuitton Cup, con condizioni meteo quasi fotocopia rispetto a quelle di ieri, con un po’ più di brezza oggi e un’intensità prevista fino a 13-15 nodi, saliti poi fino a 19. Vento perfetto per
Luna Rossa soffre, rimonta e fa 2-0 contro American Magic
Soffia forte il Mistral nel Golfo del Leone ma non arriva a Barcellona, dove invece c’è una brezza da sud intorno agli 8-10 nodi per il primo giorno di semifinali della Louis Vuitton Cup, valide come selezione dello sfidante per
Vele d’epoca 2024, una storia d’amore per la vela
L’Imperia International Sailing Week 2024 apre sotto l’ombra di una giornata di maltempo proibitivo che vede le 41 barche iscritte forzate in banchina. Mare formato fuori e sprazzi di pioggia in porto, però, non scoraggiano equipaggi e appassionati, che qui