Tullio Picciolini e Giammarco Sardi si sono ribaltati con il loro Ocean Cat di 20 piedi a 180° in pieno Oceano, a 750 miglia dai Caraibi, durante il loro tentativo di record sulla rotta Dakar-Guadalupa. Una situazione difficilissima da risolvere, perché gli scafi di un catamarano non presentano punti ideali per fare leva con il corpo e la larghezza della barca rende quasi impossibile raddrizzarla. Ma loro ci sono riusciti e sono ripartiti. Come hanno fatto? (foto di copertina di Andrea Falcon)

L’IPOTESI DI MALINGRI
Ce lo spiega Vittorio Malingri, l’attuale detentore del record e “persona informata sui fatti” visto che è l’ex proprietario del cat di Picciolini e Sardi: “Il sistema di raddrizzamento che avevo ideato sul catamarano è composto da un tubo, imperniato esattamente sotto l’albero, che normalmente sta ripiegato sotto al trampolino e che spunta dalla poppa. Quando si scuffia, si può dispiegare questo tubo e lo si orienta dalla parte opposta all’albero (quindi fuori dall’acqua), con un angolo di circa 45°, fissandolo su uno dei due scafi con un piccolo paterazzo o un sistema di paranchi.
Quindi basta arrampicarsi su di esso per aumentare la leva. Nella nostra traversata, avevamo predisposto anche un sacco da 200 litri, grande come un fusto (che è valido sia come ancora galleggiante che come “contenitore”, chiudendo la cima dell’imbuto). Lo cali nell’acqua tramite un paranco, dal tubo, che diventa come la benna di una gru, e cominci a tirare su il sacco. Sicuramente si saranno arrampicati sul tubo e avranno utilizzato anche il sacco pieno di acqua! Non ero a bordo, ma questo è l’unico modo per tirarsi su!”.
Tullio Picciolini e Giammarco Sardi stanno provando a battere il record sulla rotta Dakar-Guadalupa con il catamarano di 20 piedi (6 metri) non abitabile Ocean Cat. (E.R. e M.G.)
LA STORIA DEL RECORD
Dakar-Guadeloupe è la rotta omologata dallo Speed Record Council di World Sailing, la federazione internazionale della vela, per il record di traversata atlantica, senza assistenza, di un equipaggio di due persone a bordo di un catamarano sportivo non abitabile di 20 piedi (6 metri). L’attuale record, stabilito dagli italiani Vittorio e Nico Malingri, è di 11 giorni 1 ora 9 minuti e 30 secondi, migliore di 10 ore rispetto al precedente primato dei francesi Pierre-Yves Moreau e Benoit Lequin e dell’equipaggio Miceli-Gancia. Nel 2011 la coppia Miceli-Picciolini tentò di battere il record francese a bordo di “Biondina nera” naufragando per il rovesciamento del catamarano e la rottura dell’albero.
7 commenti su “Scuffiano a 180° con il cat in Atlantico: si raddrizzano e ripartono! Ecco come hanno fatto”
Io avrei un sistema molto più semplice e facilmente realizzabile
Ce ne parli, Gaetano!
La redazione del Giornale della Vela
Quale?
Sicuramente ci sono altri tipi di sistemi, io ne conosco altri, molto semplici, ma questi signori hanno i scafi carichi di strumenti e provviste!!
Oggi si è scritta una splendida pagina di Sport e forse anche di vita: oggi la Vela ha dimostrato che di fronte alle avversità più difficili che nella vita possono presentarsi, con il giusto impegno e senza mai perdersi d’animo, si riesce a mettere in atto una soluzione. L’impresa realizzata oggi dai due velisti italiani Tullio e GianMarco, raddrizzare un catamarano girato a 180° in pieno oceano, è scuola di vita!! E per questo, vale forse più di un Record,
Bravissimi! e…bravisssimo anche Vittorio Malingri, un vero Maestro di Mare.
Non so se sia il caso di parlarne… Visto che c’e il fior fiore della vela… Ma da ing. Una idea c’è la avrei…
Splendida soluzione, bravo Vittorio e bravo l’ equipaggio