“Conosco delle barche” di Mannick, la canzone “velica” che è uno splendido inno alla vita
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
In uno dei nostri pellegrinaggi in rete, alla ricerca di notizie, ci siamo imbattuti in una splendida canzone scritta dalla cantautrice francese Mannick (Marie Annick Retif) e dedicata a Jacques Brel (a cui più volte, erroneamente, è stata attribuita), “Je connais des bateaux” (“conosco delle barche”), che siamo certi apprezzerete.
La canzone, tratta dall’album “Le temps de l’amour” (1977), è un inno a vivere la vita senza mai tirarsi indietro né rimandare e Mannick utilizza una metafora “velica”.
Il testo, tradotto in italiano, è più o meno così, in calce vi rimandiamo alla canzone su Youtube:
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
ASCOLTA LA CANZONE
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Luna Rossa si offusca sul più bello: American Magic vince e fa 4-1
Terza giornata di semifinali della Louis Vuitton Cup, con il campo di regata di Barcellona che torna ad essere interessato dal vento leggero, tra i 6 e gli 8 nodi da Sud. Condizioni difficili per gli AC 75, che dovranno
Luna Rossa implacabile, 4-0 su American Magic e finale a un passo
Seconda giornata di semifinali di Louis Vuitton Cup, con condizioni meteo quasi fotocopia rispetto a quelle di ieri, con un po’ più di brezza oggi e un’intensità prevista fino a 13-15 nodi, saliti poi fino a 19. Vento perfetto per
Luna Rossa soffre, rimonta e fa 2-0 contro American Magic
Soffia forte il Mistral nel Golfo del Leone ma non arriva a Barcellona, dove invece c’è una brezza da sud intorno agli 8-10 nodi per il primo giorno di semifinali della Louis Vuitton Cup, valide come selezione dello sfidante per
Vele d’epoca 2024, una storia d’amore per la vela
L’Imperia International Sailing Week 2024 apre sotto l’ombra di una giornata di maltempo proibitivo che vede le 41 barche iscritte forzate in banchina. Mare formato fuori e sprazzi di pioggia in porto, però, non scoraggiano equipaggi e appassionati, che qui
3 commenti su ““Conosco delle barche” di Mannick, la canzone “velica” che è uno splendido inno alla vita”
Veramente gradevoli filmato e canzone. Grazie
Gianpiero
Veramente gradevoli filmato e canzone. Grazie
Gianpiero
A dire il vero non è possibile essere categorici rispetto all’autore dei versi. Sul web non ci sono elementi tali da poter attribuire all’uno o all’altra la paternità/maternità del testo con certezza. L’unica cosa certa è che l’album da cui è tratta la canzone si chiama “Le temps de l’amour (Mannick chante Brel, Ferrat, Reggiani…)” quindi, apparentemente il testo sembra essere di Jacques Brel… ovvero, come nell’album “Alice canta Battiato”, i testi delle canzoni non sono di Alice Bissi, bensì di Franco Battiato.