Prima regola della sportività in regata: le decisioni della Giuria vanno accettate e rispettate, anche se si ritiene di aver subito un torto. Eppure un anziano velista di Lovere, 75 anni suonati, proprio non riusciva ad accettare il fatto che, a seguito di una protesta, il trofeo challenge della Coppa Porta Soling del 2013 (messo in palio dall’Associazione Velica Alto Sebino) da lui inizialmente vinto in acqua, fosse stato assegnato a un altro equipaggio.
Per cinque anni ci ha rimuginato fino a quando l’estate scorsa ha deciso di entrare in azione. Così ha fatto irruzione nella sede dell’AVAS che custodiva il trofeo con il nome del vincitore di ogni anno e lo ha portato via mettendolo su una credenza nel suo appartamento.
Non c’erano prove del furto, ma la voce nel comune sul lago d’Iseo si era iniziata a girare, anche messaggi sui social lasciavano intendere il “colpevole”. L’uomo ha tolto la targa e l’ha sostituita con una riportante l’anno 2013 e il suo nome. Poi si è tradito postando la foto con la coppa sui social. Da qui le conseguenti indagini e la successiva denuncia di furto aggravato.
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