ESCLUSIVA – A tu per tu con Jean Luc Van den Heede. VIDEO
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Sorride Jean Luc Van den Heede, ha il volto scavato dalle rughe ma appare decisamente in forma dopo 211 giorni di mare e dopo la vittoria del Golden Globe (leggi QUI). Siamo sulla sua barca, sul Rustler 36 Matmut, dove la nostra corrispondente Francesca Goi lo ha intervistato. Sono passate 24 ore dal suo arrivo, c’รจ stata una grande festa a Les Sables, il freddo dell’Oceano รจ un ricordo lontano ma i suoi occhi e le sue parole ne parlano ancora. In quest’intervista senza filtri, in esclusiva per il Giornale della Vela, vi raccontiamo chi รจ Jean Luc Van den Heede, qual รจ la sua visione della vela e delle sfide, e come si รจ comportato, cosa ha pensato, durante i momenti piรน difficili del suo Golden Globe. Crediamo che la sua impresa da velista e marinaio sia di portata epica, le critiche che la nostra testata ha sollevato durante l’evento sono state rivolte alle contraddizioni dell’organizzazione e non nei confronti dei suoi partecipanti, ci teniamo a ripeterlo ancora una volta. Onore quindi al vincitore, al velista, al marinaio e al regatante Jean Luc Van den Heede.
Di seguito il video/audio originale in inglese, sotto la traduzione in italiano.
Come hai dormito stanotte su un letto stabile?
Non ho dormito molto, avevo problemi, non so perchรฉ, ho dormito solo 5 minuti ieri tra le interviste, e quando ero nel mio letto non si muoveva e io pensavo, era strano ed ero sorpreso, perchรฉ per la maggior parte del tempo io ho dormito bene in mare. Ieri sera cโรจ stata una grande festa, sono rientrato a mezzanotte e fino allโuna o alle due non riuscivo a dormire, cosรฌ si ho avuto problemi a dormire.
Hai corso tante diverse sfide, Vendรฉe Globe, Global Challenge, Golden Globe, Mini Transat etcโฆper fare quello che fai e per farlo bene non basta solo essere un buon velista, raccontaci chi รจ Jean Luc Van den Heede.
Mi piace essere in mare, mi piace essere nel mezzo del nulla e attraversare lโOceano, mi piacciono le sfide, fare qualcosa dove non sei sicuro di arrivare, se sei sicuro di arrivare, se sei sicuro di essere primo, non รจ la stessa cosa. Io non sapevo cosa sarebbe successo, quando sono partito il primo luglio su questa barca, io non sapevo a cosa andavo incontro. Eโ una nuova storia, una nuova regata. Mi piacciono le nuove regate, ero al primo Vendรฉe Globe che era una nuova regata, ero alla prima Mini Transat che era una nuova regata, mi piacciono le nuove sfide, quando sono partito per il primo Vendรฉe Globe non sapevamo nulla, alcune persone pensavano che nessuno sarebbe tornato. Si poteva solo immaginare cosa sarebbe successo ed essere cosciente di non sapere come sarebbe finita ma credere di potercela fare, mi piace questo, mi piace la suspense, ma mi piace anche la competizione, perchรฉ in ogni competizione cโรจ suspense. Ho bisogno nella mia vita di avere obiettivi, ogni tipo di obiettivi, realizzato un obiettivo penso al prossimo. Sono arrivato ieri e adesso non ho obiettivi (ride) o meglio come dice mia moglie โnon ne hai ancora, ma riparliamo di questo tra un giorno”.
Raccontaci cosa รจ successo quando hai danneggiato lโalbero, se pensavi di abbandonare la regata o cosa ti passava per la testa
Quando ho visto lโalbero che si muoveva in quel modo ho detto โรจ finitaโ, non cโera altra opzione che interrompere la regata. Mi sono messo col vento in poppa andando piano e ho iniziato a pensare, se non volevo terminare la regata dovevo riparare lโalbero, cosรฌ ho provato a ripararlo nel miglior modo possibile, ma credevo che lโalbero fosse andato, non potevo navigare con un albero cosรฌ, era da cambiare, da ricomprare, cosรฌ ho pensato se continuo la regata e si rompe faccio un armo di fortuna e posso arrivare ovunque, posso ripararlo e si puรฒ rompere o magari no, e ho provato ad arrivare a Les Sables, ed eccomi qui.
Con sorpresa hai affermato di non avere mai avuto paure per se stesso? Che emozioni hai provato durante questi 211 giorni?
Non saprei (ride) io credo molto in me stesso, credevo nella mia barca, cosรฌ non credo di avere avuto problemi, anche se avevo scuffiato sapevo che la barca era forte, sapevo come lโavevo preparata, non ho avuto paura. Ho un carattere positivo, penso di essere ottimista. La mia esperienza mi ha sicuramente aiutato, รจ molto differente quando parti intorno al mondo per la prima volta o quando parti per la sesta. Sai dove stai andando.
Cosa consiglieresti a chi รจ un appassionato di vela e si sente inspirato da te e da quello che hai fatto?
Se qualcuno ha passione รจ bello, il problema รจ che tante persone non hanno passione, cosรฌ io penso sia molto importante avere obiettivi e passione e se vuoi fare una cosa prova a fare tutto il meglio possibile per essere soprattutto ben preparato per andare in fondo alla tua passione, ma la cosa piรน importante รจ averla la passione.
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