Il prossimo 30 gennaio torna il premio più prestigioso della vela italiana, il Velista dell’Anno, giunto alla sua 27esima edizione. Anche in questo 2019 sarete voi a scegliere chi sarà il più grande (e tutti gli altri vincitori di “categoria”).
In realtà, potete cominciare a dire la vostra già da ora: come? Indicandoci il vostro candidato aggiungendolo al “sondaggione” che abbiamo creato nel nuovo gruppo facebook dedicato al Velista dell’Anno (GDV – Il Velista dell’Anno). Farlo è semplicissimo, basta cliccare “aggiungi opzione” in fondo al sondaggio (vedi foto a lato) e inserire il nominativo. Ben vengano anche le autocandidature!
Ma intanto, è giunto il momento di rivivere, anno dopo anno, le storie dei Velisti dell’Anno, dal 1991 ad oggi (QUI trovate l’albo d’oro completo).
Nel 2008 il premio di Velista dell’Anno toccò a Matteo Miceli. Il velista romano (che adesso, dopo il naufragio al largo del Brasile durante il suo giro del mondo “green” del 2015 ha recuperato la sua barca a impatto zero Eco 40) classe 1970, nel 2007, a bordo del cat non abitabile Biondina Nera ottiene un nuovo record di traversata, in solitaria: dalle Canarie alla Guadalupa in 14 giorni, 17 ore e 52 minuti.
UN AVVENTURIERO DI RAZZA
Miceli non era nuovo a queste imprese: Matteo dimostra subito di avere due profonde passioni: la vela e il mare. Ancora non cammina e già ha il suo posto a bordo del Flying Junior. Le uscite in barca si susseguono, prima seguendo i pazienti insegnamenti del padre Enrico, poi frequentando i corsi di vela della Lega Navale, a Ostia d’estate, sul Lago di Bracciano d’inverno. A nove anni scopre il windsurf e riceve dallo zio la sua prima tavola, un Ten Cate di 18 chili lungo più di 3 metri. Questa disciplina gli fa provare un’ebbrezza indicibile che lo accompagnerà per tutta l’adolescenza, ma ha anche il merito di fargli scoprire la sua grande manualità. Inizia facendo piccole riparazioni e via via si cimenta con le basi della costruzione nautica.
UN VELISTA-COSTRUTTORE
Dalle tavole da surf e le derive Matteo compie i suoi primi passi come operaio specializzato, passando dalle sperimentazioni con vetroresine e carbonio alla sua prima avventura imprenditoriale come giovanissimo costruttore, dall’insegnamento all’attività di broker, per giungere infine a compiere vere e proprie imprese sportive e grandi navigazioni. Un percorso che, allora come oggi, è sempre costellato di traguardi. Nel lavoro, è stato prima apprendista, poi dipendente, infine socio titolare dei Cantieri d’Este, a Fiumicino dove oltre a costruire, continua a sperimentare sempre nuovi materiali e tecniche. Sul piano sportivo, nel 2005, affronta con Andrea Gancia un’impresa che lo fa emergere tra i velisti moderni: con Biondina Nera, un catamarano non abitabile di 20 piedi da lui costruito, compie la traversata atlantica facendo registrare il record mondiale…
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – VINCENZO ONORATO (2007)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – GABRIO ZANDONA’ (2004)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – FLAVIO FAVINI (2003)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – LORENZO BRESSANI (2002)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – VASCO VASCOTTO (2000)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – PAOLO CIAN (1999)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – TOMMASO CHIEFFI (1998)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – ALESSANDRA SENSINI (1997, 2001, 2005, 2009)
LA STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – FRANCESCO DE ANGELIS (1996)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – GIOVANNI SOLDINI (1995)
LE STORIE DEI VELISTI DELL’ANNO – ROBERTO FERRARESE (1994)
Le tue informazioni non verrano mai cedute a terzi
1 Comment
[…] Sorgente: Velista dell’Anno Hall of Fame | Matteo Miceli, l’oceano nel sangue (2008) […]