Come da tradizione il Giornale della Vela guarda con grande attenzione anche al mondo dei catamarani e dei multiscafi in generale. Vi proponiamo oggi la prima puntata di un lungo Speciale dedicato al mondo dei due e tre scafi, un settore sempre più in espansione dove tutti i cantieri stanno iniziando a investire.
Il mercato li chiede e i cantieri rispondono. Ma sintetizzare il boom dei catamarani semplicemente così sarebbe riduttivo, in realtà questo fenomeno è più ampio e con varie sfaccettature che partono dal boom del mercato del charter e proseguono con una vera e propria crescita della qualità e dello stile della produzione a due scafi.
Partiamo dal dato più eclatante. A confermare che il mercato dei catamarani ormai è tutt’altro che un fenomeno secondario ci sono i numeri del charter e i dati che arrivano dai marina. Il catamarano e’ diventato, prima nei Caraibi e da qualche anno anche in Mediterrnaeo, il re del noleggio per le sue caratteristiche (comodo/facile/stabile/pescaggio irrisorio), tanto che oggi rappresenta il 50% per cento del mercato mondiale del noleggio e il 40% di quello Mediterraneo. E non è tutto qui. Essendo così richiesto sul mercato del noleggio, il catamarano può diventare anche un buon affare da un punto di vista economico.Oggi tante compagnie anche in Italia come Mad Max (www.madmaxcharter.it), North Sardinia (www.northsardiniasail.it) e Settemari (www.settemariyacht.it) offrono formule di acquisto con rendimenti, grazie ai programmi di gestione, che azzerano i costi di e/o addirittura riducono la spesa iniziale a tal punto da farlo diventare un investimento redditizio. Questi piani di gestione sembrano essere la più interessante novità di questo mercato: l’armatore paga una percentuale della barca e l’altra viene coperta da un leasing, ma i costi di quest’ultimo vengono pagati, generando anche un guadagno, dalle settimane in cui l’armatore lascerà in gestione il catamarano alla società, che con uno skipper, obbligatorio, lo noleggia per generare la rendita.
LA RISPOSTA DEI MARINA
A fare un assist ai produttori di catamarani, finalmente ci pensano anche i marina. Impossibile continuare a sostenere la politica del “catamarano paga il doppio”. Complice anche il progressivo aumento della larghezza dei monoscafi, ormai nella maggior parte dei porti anche in Mediterraneo iniziano a esserci delle offerte mirate per i catamarani, o moli dedicati come il Mooring Cats di La Spezia, sia per i mesi freddi che per la stagione crocieristica. Nella peggiore delle ipotesi può capitare di pagare una volta e mezza rispetto a un monoscafi di pari lunghezza. Analizzando invece l’aspetto progettuale, pensate a cosa erano i catamarani da crociera 20 anni fa da un punto di vista estetico. I cat a vela da crociera erano quelli che per la maggior parte venivano definiti dei “cassoni”, barche dall’estetica discutibile che sotto tela avevano dei chiari limiti in molte condizioni.
COME CAMBIANO I CAT
Oggi sembra di essere andati avanti di diverse ere, e in effetti è così, perché sull’imput del pubblico i cantieri hanno iniziato a costruire catamarani sempre più curati nelle soluzioni dedicate al comfort ma soprattutto più curati esteticamente. I catamarani si fanno interpreti di una tendenza che, piaccia o meno, riguarda gran parte del pubblico dei diportisti: la ricerca degli spazi. Sempre più appassionati sostituiscono la casa delle vacanze con la barca e i due scafi sono quelli che intercettano meglio quest’esigenza. Non a caso le zone esterne dei catamarani sono organizzate seguendo concetti simili a quelli di una villa: il pozzetto posteriore è in totale continuità con il quadrato interno, quasi come fosse una piccola terrazza sul mare attigua alla zona cucina interna di una casa. I sempre più frequenti pozzetti anteriori li possiamo pensare come degli angoli salotto di un giardino, dove potere fare un simpatico aperitivo baciati dai raggi del sole. La tuga è sempre più spesso contornata da finestrature continue che non hanno solo una ragion d’essere legata alla luminosità interna, ma servono a mettere in stretta correlazione gli ambienti interni e quelli esterni di, proprio come avverrebbe in una casa per le vacanze estive.
Nel frattempo si sono evolute le linee d’acqua e oggi anche i modelli meno sportivi sono in grado di esprimere prestazioni veliche quanto meno sufficienti in tutte le andature, l’offerta del mercato per altro non manca di accontentare anche i palati più esigenti: di fianco alla tipica produzione dedicata alla crociera e al charter, esistono modelli ibridi, autenticamente sportivi, che mixano il comfort con prestazioni di altissimo livello e costruzione tecnologica all’avanguardia. E non è ormai una rarità vedere anche cat da crociera che montano derive verticali regolabili che, se usate correttamente, garantiscono performance di bolina notevoli e medie di percorrenza generali impensabili per un mono carena. Perché una cosa è certa: le prestazioni medie di un cat, anche dal disclocamento pesante, in determinate condizioni sono gioco forza superiori a quelle di una barca a scafo singolo di pari lunghezza. Un’altra novità importante è che la galassia dei catamarani non è più solo francese, anzi, oggi gli attori sulla scena vengono da ogni parte del mondo e anche l’Italia sta cominciando a dire la sua con dei prodotti decisamente interessanti come lo sono, per esempio, Ice Yachts e Ita Catamarans, che hanno puntato su delle barche di alta gamma a tecnologia costruttiva avanzata. Un concetto simile a marchi come HH, che arriva dalla Cina, o la australiana (ma anche questa con sedi operative in Cina), McConaghy. E i colossi storici cosa fanno? Marchi come Lagoon o Fountaine Pajot restano in serrata competizione, ma sembra proprio che questo status faccia bene a entrambi dato che i loro modelli più recenti hanno puntato in alto, innovando sia le forme che le soluzioni per il confort. E se la concorrenza non fosse abbastanza, proprio Beneteau (del cui gruppo fa parte Lagoon), ha deciso di lanciare il suo marchio, Excess, che non vorrà essere in concorrenza diretta con i due big citati ma piuttosto alternativo o complementare, una gamma con un’impronta più sportiva e grintosa, che punta anche a un pubblico più ricercato e giovane. In ultimo va detto che quella dei catamarani è una delle mode del momento. Un settore che è stato in grado di presentare molte innovazioni nelle ultime stagioni, una cosa che piace e attira pubblico. Questo anche perché si tratta di un mercato meno saturo. Riuscire a distinguersi è quindi più facile, innovare è più semplice. La festa su due scafi è appena all’inizio.
NON PERDERE LA PROSSIMA PUNTATA IN USCITA IL 24 DICEMBRE ALLE ORE 18