Microplastiche, agire oggi o morire domani?
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La biologa marina e nostra collaboratrice Camilla Parenti dell’università Statale di Milano, è stata pochi giorni fa a un importante forum internazionale riguardante la situazione delle microplastiche nel mare: ci ha mandato un sintetico report e alcune foto preoccupanti.
Lanzarote ha ospitato la Conferenza Internazionale ‘Micro 2018’ dove si discutono e presentano circa 500 articoli sul tema della plastica, proposti da circa 1.500 ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Il Cabildo de Lanzarote, attraverso la sua Riserva della Biosfera, e la rete di ricercatori Marine Sciences For Society organizzano l’incontro in cui i 600 partecipanti della comunità scientifica internazionale che si trovano sull’isola, rinnoveranno l’impegno dell’ultima Conferenza Internazionale del 2016 dove è stata preparata la ‘Dichiarazione di Lanzarote’, per continuare ad analizzare le cause, gli effetti e soprattutto le soluzioni a questo problema globale.
Durante la settimana, sono stati condivisi circa 460 articoli proposti da più di 1.500 ricercatori provenienti da tutto il mondo, che permetteranno un progresso dettagliato e collaborativo sullo stato attuale delle conoscenze, individuando le responsabilità e costruendo soluzioni per affrontare il grave problema globale rappresentato dalla presenza di microplastiche in tutti gli angoli del mondo.
Sono stati esposti anche 175 grafici che illustrano questi studi e il problema della microplastica.
Nel 2016, la comunità scientifica riunita ha già mostrato una “diagnosi preoccupante” e ha espresso il suo massimo interesse a migliorare la comprensione del problema, la grandezza delle sue cause e dei suoi effetti. Oggi la situazione non è migliorata anzi, continua Camilla. Anche se rimangono molte incognite, l’opinione pubblica internazionale è già consapevole dell’ubiquità della plastica sul pianeta e dell’opportunità di prevenire il degrado degli ecosistemi interessati. “Come per i cambiamenti climatici, la situazione allarmante è strettamente legata all’attività umana”, dicono dal palco. La responsabilità di ridurre l’impatto dannoso sulla salute pubblica di alcuni additivi, associato alle conoscenze accumulate su altri tipi di impatto a livello chimico e meccanico, fanno sì che i partecipanti a MICRO 2018 si uniscano alla sfida di ridurre l’impronta plastica per migliorare la qualità della vita in diversi ecosistemi, compresa la salute umana.
T.O
Ecco alcuni importanti link:
http://www.cabildodelanzarote.com/tema.asp?sec=Noticias&idTema=17&idCont=21894
https://www.facebook.com/Aguitaconelplastico/
https://www.youtube.com/watch?v=2v2-EEmvdqE
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