Team New Zealand ha detto si: da Malta una nuova sfida (molto italiana) alla Coppa America
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Era nell’aria e adesso è arrivata l’ufficialità, il quarto team sfidante per l’America’s Cup del 2021 a Auckland è Altus, in rappresentanza del Royal Malta Yacht Club, la prima volta nella storia della Coppa di Malta. Lo skipper sarà il britannico Ian Percy, veterano della Coppa e vincitore di tre medaglie olimpiche. Una sfida che sarà anche molto italiana dato che il Team Principal di Altus sarà l’italiano Pasquale Cataldi, CEO dell’omonima multinazionale attiva nel settore immobiliare e del life style, con sede legale a Brescia e operativa a Firenze.
Non è ancora nota la composizione del sailing team, ma è lecito aspettarsi una componente italiana. Una buona notizia per la Coppa dato che si tratta di una sfida credibile anche se sulla carta non competitiva come gli altri tre sfidanti, Luna Rossa, American Magic e Ineos Team Uk. Sembra definitivamente tramontata l’ “avventura” di Columbus 2021 che ha ufficializzato con dichiarazioni a mezzo stampa il “divorzio” dallo Yacht Club Imperia, Yacht Club che avrebbe cercato nelle ultime settimane di smarcarsi da Columbus per stringere una partnership con un altro sindacato. Sarà quindi un po’ Altus la seconda sfida italiana anche se la bandiera a poppa della barca sarà quella maltese, dato che non sembrano esserci all’orizzonte novità tricolori in arrivo. New Zealand ha formalmente annunciato di avere accettato anche una seconda sfida la cui identità non è nota, ma che realisticamente sarà o la seconda americana o l’olandese guidata da Simon Tienpont, tra le 8 ricevute alcune delle quali però non hanno i requisiti per essere accettate. In teoria i giochi saranno così chiusi, dato che al momento ad Auckland sono state approntate solo sei basi, una per il defender e cinque per gli sfidanti, e il governo kiwi non sembra intenzionato a concedere ulteriori investimenti logistici alla Coppa America. Un governo neozelandese tiepido nei confronti del ritorno dell’America’s Cup in patria, a conferma che la decade segnata dall’egemonia di Ellison non ha fatto bene all’immagine della Vecchia Brocca.
Mauro Giuffrè
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