Baltic 142 Canova, lo stato dell’arte della crociera a vela
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Lo stato dell’arte nella vela da diporto, Canova 142 è pronto a fare scuola. Quale che sia la parte della barca presa in considerazione Canova 142 è senza dubbio la “più” che vi può venire in mente. Ma di cosa stiamo parlando? Nientemeno che dell’ultimo progetto di Baltic Yachts che dovrebbe toccare l’acqua nella primavera del 2019. Un gigante del mare, 43,33 metri di lunghezza per 9 di larghezza fatto per girare il mondo. Niente “mentalità regata”, ma tantissima tecnologia ed un lavoro di progettazione mastodontico. E anche senza la parte “race”, questa barca è senza dubbio quanto di più avanzato tecnologicamente ci sarà in mare per quel che riguarda la crociera a vela.
Foil sì, ma niente regate, il focus è il comfort!
Se vi diciamo che una barca di 43 metri, con chiglia retrattile, foil DSS, un piano velico con randa square top e volanti è studiata per la crociera e l’easy sailing non prendeteci per pazzi, è tutto vero. Per il Baltic 142 le dimensioni sono nate in funzione di una cabina armatoriale a centro barca ed un ampio tender garage a poppa che hanno influenzato il layout interno. Il focus è appunto il comfort e con la cabina armatoriale a centro barca gli effetti “collaterali” del mare si sentono meno (per chi si trova all’interno). Se a questo accorgimento aggiungiamo che il beccheggio ed il rollio sono sensibilmente ridotti dai foil DSS capiamo anche il perché di questa soluzione tipicamente “race”. Ma non finisce qui.
Nelle ariette la grande randa square top e le volanti permettono di sfruttare al meglio le condizioni, ma bastano poi due persone per prendere una mano di terzaroli e non dover usare più le volanti. L’easy sailing è uno dei temi chiave in questa barca che nonostante le dimensioni può essere condotta senza problemi con equipaggio ridotto grazie al sistema di automazioni e semplificazioni di bordo. Numeri alla mano, due persone sono in grado di gestire tutto, comprese le centinaia e centinaia di metri quadri di vele, 18 metri di boma (oltre alle vele di prua) impresa tutt’altro che banale senza i giusti accorgimenti.
Comfort, cosa vuol dire in un performance cruiser di 43 metri?
“Cosa vuol dire comfort?”. Ha esordito il designer Lucio Micheletti, che ha curato il design del Baltic 142. Può sembrare una domanda banale, ma non lo è e vi spieghiamo subito perché. Su questa barca “comfort” ha significato creare vuoto e silenzio. Vuoto nel senso di spazio, cioè di camminamenti comodi e ampi. Silenzio nel senso di assenza di rumore dall’esterno. Una delle caratteristiche di Canova 142 è che non ci sono osteriggi in coperta e quindi il ricambio d’aria è principalmente affidato all’aria forzata. Creare un luogo che fosse come a “casa” sulla terraferma, ecco cosa vuol dire comfort su questo Baltic.
Un’altra chicca saranno le cabine flottanti con pannelli staccabili. Tutta la barca – e con tutta intendiamo anche ciò che le cabine di solito nascondono – sarà facilmente raggiungibile grazie ad un sistema di pannelli facilmente staccabili che semplificherà ogni tipo di intervento a bordo. Inoltre le cabine saranno costruite con un sistema particolare di pannelli intorno per ridurre al massimo rumore e vibrazioni.
La più green
Il mondo va verso l’elettrico e una barca all’avanguardia comeCanova 142 non poteva essere da meno. Anzi, fa di più, perché è completamente elettrica, non ha un motore termico ed è autosufficiente dal punto di vista energetico. Se si pensa che tutte le manovre sono comandate elettricamente si comprende, almeno in parte, la portata del lavoro tecnologico a bordo di questo scafo. Come si genera l’energia? Principalmente con il trascinamento dell’elica e a 14 nodi questa barca produce 20 Kw perdendo per l’attrito solo mezzo nodo.
Scheda tecnica:
- LOA: 43.33 metri
- DWL: 41.60 metri
- BEAM: 9.00 metri
- DRAFT: 6,50/ 3,80 metri
- Displacement: 145.000 kg
- Ballast: 49.000 kg
- Naval Architect: Farr Design Yacht
- Exterior Designer: Micheletti + Partners
- Interior Design: Baltic Yachts / Micheletti + Partners
Beppe Boniventi
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