Enrico Malingri alla ARC: “Stiamo navigando fortissimo” (con una barca di serie)
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Enrico Malingri è alla ARC (traversata atlantica da Gran Canaria a Saint Lucia per velisti “amatoriali”) a bordo dell’Hanse 505 Anita di Andrea Sironi. “La mia prima traversata su una barca di serie”, come ci ha raccontato nella prima puntata (ricca di consigli su come allestire una barca “normale” per le lunghe navigazioni). Ecco la seconda parte del suo racconto dall’Atlantico (e i segreti che stanno permettendo alla barca di viaggiare forte: al momento in cui scriviamo è al 36mo posto su quasi 200 barche, prima tra le italiane).
Anita day 6 – 21:03.63N 28:02.407W
E’ mattina, sono le 8,30. Togliamo una mano di terzaroli, ieri sera l’abbiamo messa per alleggerire la barca che planava in poppa su di un mare formato e vento tra i 22/26 nodi, ora siamo a 18/20 in calo. L’equipaggio ormai rodato da qualche giorno di mare gira come un orologio, Andrea all’albero molla la mano e noi dal pozzetto tiriamo la drizza, Tintin (al secolo Enrico Sironi) sicuro al timone sventa la vela per la manovra.
E’ bello vedere come con pochi giorni di mare, 24 ore su 24, il livello sia salito, come avevo predetto il “Master in downwind sailing” procede spedito. Il morale è altissimo, abbiamo sino ad ora ottenuto un risultato di classifica insperato per una barca di serie, sapevo che potevamo far bene ma una strategia di navigazione e di assetto di vele ci hanno permesso di essere oggi qui a vedercela con i 60/80 piedi.
L’ARMA SEGRETA DI ANITA
La nostra arma segreta? Il gennaker murato sul tangone, Anita inoltre si è rivelata competitiva tra i 12 ed i 18 nodi, quando le barche più grandi e pesanti non raggiungono la loro velocità critica.
A bordo si sono formati dei team naturali che prevedono alla vita quotidiana, il “team pesca” con Alberto e Federico che hanno già fornito due Dorado (le nostre “lampughe”, ndr) alla mensa di bordo, le comunicazioni satellitari gestite da Alberto, la tattica di regata Enrico/Alberto/Pietro, l’analisi delle posizioni delle altre barche gestite da Pietro, la supervisione generale di Andrea e Tintin su tutto.
IN CAMBUSA GLI ARROSTI DI OLDANI
Ma c’è un aspetto fondamentale che contribuisce al generale stato di benessere, la “Cambusa”, la stessa è gestita da tale Scuschi (al secolo Renato S.). Ci sono leccornie stivate in ogni remoto pertugio della barca, alle 18.00 apre il Yellow Bar che propone ai villeggianti un fantastico aperitivo al tramonto, con prosciutto iberico e vino bianco. Il menu alterna pesce fresco ad arrosti sottovuoto di Oldani, paste e risotti, prime colazioni complete.
IL COMPORTAMENTO DELLA BARCA
Anita macina miglia tutto sommato si comporta bene, sono riuscito ad attrezzare la coperta con parecchi rinvii fatti con anelli low friction e dynema dsk 78 impiombato, metodo robusto, leggero ed economico per non dover acquistare una miriade di bozzelli.
La carena Judel Vrolijk è di alta qualità, mi ha impressionato il passo con 12/15 nodi. Poi quando aumentano il vento e le onde, dimostra un limite verso i 10/11 nodi di velocità, non stacca e plana, complice il peso totale della barca. C’è da dire che siamo anche molto carichi, tutto l’armamentario da crociera, 100 mt catena inox da 10 mm., canotto fuoribondo, suppellettili di ogni genere, ricambi, gasolio e acqua. La carena con 2/3 tonnellate in meno sicuramente avrebbe migliori performance.
Parlavamo di benessere, qui alla “Ocean Relax Spa” non squillano i cellulari, un grande stacco dalla vita elettronicamente controllata che facciamo tutti i giorni. La nostra dalla partenza all’arrivo, è andata in Pause, a perte il distacco e il contatto con i nostri affetti per il resto è un grande ristoro per la mente, che ha modo di rilassarsi. Un beneficio a cui pensare quando qualcuno si domanda perché attraversi l’oceano a vela per piacere.
Bene, torniamo al lavoro. Bisogna decidere se strambare sullo scarso di vento a 90° da Est, o resistere sul bordo verso Ovest ed incassare la scelta di essere scesi a sud nei giorni passati.
Un abbraccio a tutti ed a risentirci.
Enrico Malingri
Anita (Hanse 505) partecipa alla ARC 2018 con a bordo Andrea Sironi, Alberto Sironi, Renato Sironi, Enrico Malingri Di Bagnolo, Federico Gallo, Pietro Sironi ed Enrico Sironi.
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