TENDENZE Addio bimini e rollbar: meglio il tendalino smontabile in carbonio
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
E se da oggi, per avere ombra e protezione a bordo, diceste addio a bimini o tendalini pesanti e ingombranti, che hanno bisogno di rollbar dedicati?
Si chiama Helios ed è un sistema di tendalini smontabili ultraleggeri pensato in particolare per barche piccole e medie. Consiste in montanti in fibra di carbonio e un set di bicchieri per il fissaggio. Il numero di pali normalmente è 2 o 4 per imbarcazione, ma sta a voi la scelta.
La robustezza della fibra di carbonio rende questi pali il supporto più stabile per il vostro tendalino. Nessuna vibrazione significa un’esperienza di navigazione più silenziosa all’ancora, ma anche in navigazione.
ECCO COME SCEGLIERLO
I pali in fibra di carbonio sono disponibili nella finitura carbonio a vista, tipica di Exit Carbon, l’azienda produttrice, oppure possono essere personalizzati con un colore a vostra scelta.
1. Scegliete tra quattro lunghezze (150 cm, 175 cm, 200 cm, 225 cm), tre diametri (32 mm, 38 mm, 60 mm), e due angolazioni (0° o 6°).
2. Scegliete il bicchiere di fissaggio più adatto per la vostra imbarcazione. Con un bicchiere inclinato potete seguire le linee della sovrastruttura della vostra barca o rendere più ampia la copertura a livello delle spalle, mantenendo un perimetro limitato sul ponte.
3. Decidete come collegare il tendalino: con un semplice anello se ha una cinghia regolabile oppure con uno stopper tipo Clamcleat sul lato, se ha una cima fissa.
LO MONTATE E SMONTATE IN UN ATTIMO
Infilate i leggerissimi pali nei bicchieri rivestiti in Delrin, dove la tensione del tendalino montato li blocca in posizione. Sganciando il tendalino, si sfilano senza sforzo e potete appenderli a una paratia o sotto il coperchio del gavone con le clip a scatto in acciaio inox dedicate. I prezzi partono da 180 euro.
QUI LE INFO DETTAGLIATE SUL PRODOTTO
QUI LE SPECIFICHE E I PREZZI
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Paterazzo, a cosa serve e perché è importante che sia regolabile
La forma delle vele si modifica con la tensione delle drizze, il punto di scotta, i carrelli, e poi c’è il caro vecchio paterazzo, una manovra che ancora oggi, nonostante su alcuni cruiser sia fisso o sparisca del tutto, è
Addio all’Aga Khan, il principe che ha fatto innamorare della vela gli italiani con Azzurra
Si è spento a Lisbona (Portogallo) all’età di 88 anni Karim Aga Khan, il principe ismailita, imprenditore e filantropo, fondatore tra l’altro della Costa Smeralda, dell’omonimo Yacht Club e soprattutto promotore della sfida italiana di “Azzurra” all’America’s Cup. Un leader
Strambare il gennaker con vento leggero, “late main”: quando la randa arriva in ritardo
In un’era in cui, anche nel mondo delle regate d’altura a compenso, gli spinnaker simmetrici e i tangoni stanno gradualmente scomparendo in favore di bompressi e asimmetrici, sapere manovrare con buona tecnica il gennaker sarà utile anche per partecipare alle
Come l’AI farà andare più veloci le barche (in barba alla cavitazione)
Come un team svizzero sta utilizzando l’intelligenza artificiale per combinare ventilazione e cavitazione e battere il record di velocità a vela Cavitazione, un problema risolvibile? Durante la Coppa America abbiamo parlato più volte dei limiti fisici contro cui i designer